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Alvar Aalto
Nasce a Kuortane (Finlandia meridionale) da un inegnere agrimensore. Aalto deve sicuramente alla natura incontaminata in cui
nasce il suo stile architettonico vicino alla natura dei luoghi. Dopo il liceo, segue corsi di arte figurativa e nel 1921 si laurea in
architettura al Politecnico di Helsinki. Si forma all’interno delle due tendenze predominanti in nord Europa: il romanticismo
nazionale, dall’intento monumentale e nazionalistico, e il revival classicista. Il romanticismo nazionale trova la sua epopea in
Finlandia con la Kaleva, una raccolta di racconti popolari finlandesi, che porta in architettura alla costruzione di molti edifici,
perlopiù pubblici, di ispirazione neogotica e neoromanica come la Chiesa di Tampere, il Museo nazionale e la stazione di Helsinki,
etc. Il classicismo invece trova concretizzazione nella griglia ortogonale della città di Helsinki e con una serie di edifici
rappresentativi di disegno classicista. Anche durante gli anni ’20 del ‘900 si riprende questo stile basato sulla riscoperta di linee
pure e monumentali, il cui maggior esponente è Erik Gunnar Asplund, nella cui opera principale, la Biblioteca Comunale di
Stoccolma (1920-28), esprime la sua passione per le geometrie astratte che si richiamano anche alle opere di Ledoux e Boullée;
questa passione lo porterà ad avvicinarsi anche al Movimento Moderno e a diventare direttore dell’Expo di Stoccolma del 1930.
Aalto prenderà come maestri il classicista Asplund, il romantico Lindgren e Usko Nystrom, specialista nell’introduzione del granito
locale nell’architettura.
Nel 1923 apre uno studio proprio a Jyvaskyla, in cui realizza delle abitazioni di edilizia popolare (abitazioni a più piani di impronta
tradizionale) e una Casa degli operai(1923-24), inglobata con un circolo culturale e ricreativo, una sala per concerti-teatro, un
ristorante-bar e vari spazi per il ritrovo. La casa è costituita da un parallelepipedo su colonne di influenza dorica, con vetrate al
piano terreno e un’apertura sul fronte principale. semplificazione formale e traslitterazione del classicismo (Asplund). Altre
influenze nella poetica di Aalto son sicuramente il costruttivismo russo e il razionalismo tedesco, evidenti nella sede del quotidiano
“Turun Sanomat”, dove il volume solido, la struttura in cemento
armato a vista e le grandi vetrate costituiscono una vicinanza al
Movimento Moderno.
Questo connubio tra neoclassicismo e modernità è espresso nella
Biblioteca di Viipuri (1927-33):nuovo approccio ai materiali per la
scelta del legno, materiale tipico finlandese, usato per i pavimenti,
gli arredi e la controsoffittatura della sala conferenze, caratterizzata
da un andamento ondulato per facilitare la diffusione sonora della
sala. Lo studio dei lucernai conici che portano la luce dall’alto della
sala lettura è finalizzato al massimo sfruttamento della luce naturale.
L’attenzione che pone Aalto alle esigenze psicofisiche delle persone sono approfondite nel Sanatorio di Paimio (1928-33):
costruzione in cemento armato (ispirata al sanatorio di Zonnestral di Duiker); impostato secondo le forme razionali degli sviluppi
scientifici ma rispettando le sensibilità degli individui (L’Architettura
non è una macchine ≠ Le Corbusier); stanze destinate a sole due
persone con accorgimenti come la colorazione del soffitto, il
riscaldamento verso i piedi del letto e lo studio del lavandino per
evitare rumori, pensati per garantire il maggior benessere delle
persone; progettazione anche di arredi ad hoc per i malati, che
avranno grande successo e verranno prodotti industrialmente con la
fondazione della ditta Artek (1935). Caratteristica del Sanatorio è il
suo porti a metà tra l’architettura razionalista e l’architettura
organica di Wright, quest’ultima per il costante rapporto tra l’edificio
e la natura circostante, l’interno e l’esterno.
L’interesse di Aalto per il legno deriva sia dall’influenza romantica che dalle architetture popolari tipiche della Carelia; con questo
materiale l’architetto riesce sia a valorizzarne la funzionalità e l’estetica, anche attraverso processi di tipizzazione, sia a
sperimentare nuove tecniche, come quelle del legno curvato e dell’incollaggio delle fibre.
Nel 1931 si trasferisce ad Helsinki in cui costruisce l’abitazione e studio dell’architetto (1934-35) in struttura portante in tubi
d’acciaio riempiti di cemento, con rifiniture esterne a intonaco e legno.