
I test d’ingresso alle università e ai corsi di laurea con numero chiuso in questo periodo stanno facendo parecchio discutere: per via del lockdown, che ancora nessuno sa quando finirà, potrebbero diventare test da svolgere online piuttosto che dal vivo? Per ora nessuna certezza, ma questa proposta non è ancora stata scartata del tutto dal Ministro dell'Università e della ricerca Manfredi.
Scopriamo insieme cos’ha detto nelle ultime ore.
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Test d’ingresso potrebbero essere svolti online? Parla il Ministro dell’Università e della Ricerca
Durante un’intervista al “Messaggero”, il Ministro dell’Università e della Ricerca, Gaetano Manfredi, ha fatto luce su un argomento che in questi giorni ha dato luogo a molteplici speculazioni: i test d’ingresso da svolgersi da remoto, online. Questa modalità potrebbe riguardare i test a numero chiuso organizzati dalle singole università, mentre per quanto riguarda l'accesso programmato nazionale (medicina e odontoiatria, professioni sanitarie nelle università pubbliche, architettura, veterinaria, formazione primaria), Manfredi rassicura che il Ministero sta facendo il possibile, monitorando costantemente la situazione, affinché questi possano svolgersi senza intoppi, dichiarando che: “Il test per l'accesso programmato di Medicina è previsto per il 1° settembre, seguirà il giorno dopo Veterinaria e poi Architettura. Per il momento le date restano quelle, aspettiamo di vedere come andrà avanti l'emergenza: ci auguriamo che per il 1° settembre sarà possibile svolgere i test in maniera regolare.”
Test d’ingresso alle università online: come si potrebbero svolgersi?
Per quanto concerne invece dai test d’ingresso le cui date dipendono dalle singole università e che quindi non sono nazionali, il Ministro Manfredi afferma che l’opzione di svolgerli online potrebbe essere sempre più concreta man man che le date si avvicinano: “Le prove che vengono organizzate dai singoli atenei potrebbero svolgersi anche da remoto. Proprio per questo stiamo discutendo sulla possibilità di farli online, adottando ovviamente sistemi informatici e modalità che ne garantiscano la sicurezza.” Sembra quindi evidente che il Ministero sta ancora lavorando a come poter effettuare questi test per via telematica in sicurezza e garantendo a tutti i partecipanti anche l’effettiva validità e correttezza della prova.
Unione degli Universitari: rischioso svolgere test universitari online
Riguardo sull'eventualità di svolgere test universitari a distanza, innterviene Enrico Gulluni, coordinatore nazionale dell'associazione studentesca Unione degli Universitari: “Riteniamo questa possibilità un grande rischio e un salto nel buio. Come vediamo già per gli esami universitari scritti dove si ha un numero di centinaia di studenti, è molto complesso garantire la privacy, l’anonimato e l’imparzialità, figuriamoci nel caso di Medicina dove i partecipanti al test sono decine di migliaia.” Continua Gulluni: “Per non parlare poi di tutte le difficoltà che si avrebbero nel caso di studenti in condizioni economiche disagiate che non hanno le adeguate strumentazioni per svolgere il test come dispositivi elettronici e connessioni internet efficienti e affidabili.”"Riteniamo che questa condizione possa essere un’occasione per ripensare il modello d’accesso ai corsi di laurea di Area medica e sanitaria verso una direzione di apertura, avviando un percorso partecipato con le Università e con le organizzazioni studentesche" conclude Golluni.