
La strada del ricorso, tuttavia, non deve sembrare un semplice salvagente per chi non ha superato il test: nel ricorrere alle vie legali, infatti, è necessario poter dimostrare di aver subito un torto o di non essere stati messi nelle condizioni appropriate per superare lo sbarramento. Regolamento alla mano, dunque, bisogna provare che non tutto si è svolto come avrebbe dovuto. Inoltre, esistono termini ben precisi per iniziare un percorso di questo tipo. Chi può fare ricorso, quindi, e quali sono le scadenze? Quante le probabilità di successo?
Per poter procedere, bisogna innanzitutto avere la possibilità di visionare il proprio elaborato (disponibile online dal 24 settembre) e aspettare che venga pubblicata la graduatoria nazionale nominativa (il 28 settembre). Ma per capire meglio quando e come intraprendere le vie legali, Skuola.net ha chiesto il parere di un esperto: Michele Bonetti, avvocato iscritto presso l’Ordine degli Avvocati di Roma e, dal 2016, patrocinante dinanzi alle Giurisdizioni Superiori, nonché Legale dell'Unione degli Universitari e della Rete degli Studenti Medi.
Negli ultimi anni, considerando i ricorsi collettivi, ha assistito ben circa diecimila studenti, ed è pronto a sostenere anche gli aspiranti ricorrenti del 2021. Il test per i corsi di Medicina e Chirurgia e di Odontoiatria, quest’anno, infatti, ha presentato non poche incongruenze e si prevede una pioggia di contestazioni.
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Il ricorso può essere proposto dinanzi al TAR del Lazio nei 60 giorni, ovvero nei 120 giorni con ricorso straordinario al Presidente della Repubblica.
Già in data 17 settembre 2021 (il 15 per veterinaria) alcuni candidati, ricordando il codice etichetta fornito durante il test, hanno già potuto vedere i risultati anonimi. Il prossimo 24 settembre 2021 i candidati potranno prendere visione del proprio elaborato, dei punteggi e del questionario con le schede risposte e anagrafiche, accedendo al portale personale di Universitaly.it e dunque sapranno con certezza come hanno risposto alle domande contestate; mentre in data 28 settembre 2021 verrà pubblicata la graduatoria nazionale nominativa con l’abbinamento dei punteggi e delle sedi, a cui poi seguiranno gli scorrimenti periodici per le assegnazioni.
Per la graduatoria di Medicina ed Odontoiatria, a oggi si può prevedere un punteggio minimo di ingresso presumibile di 37,30 punti, con possibile oscillazione al ribasso anche di mezzo punto dopo il primo scorrimento della graduatoria e di un ulteriore punto nei successivi scorrimenti.
Il ricorso può essere presentato, salvo casi peculiari, entro il 29 novembre 2021 per il ricorso al T.A.R. e entro il 26 gennaio 2022 per il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica (ciò vale, ovviamente, per i punteggi sopra 20, ovvero gli idonei delle graduatorie). Trattandosi di un ricorso d’urgenza con richiesta di ammissione con riserva, si consiglia di procedere il prima possibile.
In data 10 settembre 2021, il Ministero ha annullato un quesito, la Domanda n. 56 secondo l’ordine ministeriale, per la quale ha deciso di assegnare il punteggio pieno a tutti i candidati, indipendentemente dall’avere risposto/non aver risposto. Inoltre, ha apportato 3 correzioni al compito di Medicina: la Domanda n. 2 ha subito il cambio di risposta, inizialmente individuata dal MUR come “2”, nella risposta ora considerata corretta “0”; per la Domanda n. 21 ugualmente viene sostituita la risposta corretta da quella iniziale “A1 e A2” a quella attuale “nessuna”); infine anche per la Domanda n. 23 la risposta inizialmente indicata dal MUR “2400” è diventata la differente identificata come “1800”.
A nostro avviso vi sono altri due quesiti errati, le domande n. 26 e n. 28.
I candidati, insieme al professionista specializzato, devono capire come hanno risposto a tali quesiti e se, mediante la riacquisizione del punteggio di 1,50 e l’eventuale penalità di 0,40, superano l’ultimo ammesso all’esito degli eventuali scorrimenti.
Per calcolare la prova di resistenza, a mio avviso, si deve considerare un ulteriore punteggio di 1,50, o addirittura di 1,90, in quanto non solo il candidato e stato personalmente danneggiato dalla illegittima somministrazione del quesito, ma anche gli altri concorrenti hanno indebitamente ottenuto un bonus di 1,50 o di 1,90 per ogni domanda.
Errori evidenti sui quesiti come quelli verificatesi quest’anno, sono elementi che aiutano il ricorso?
Nel momento in cui l’Amministrazione giunge alla decisione di annullare plurimi quesiti di un test composto di 60 domande è chiaro che si espone alle contestazioni di tutti quei ragazzi che, magari per una manciata di punti o anche per una sola domanda, non riescano ad accedere al corso di studi ambito. L’evidenza degli errori nei quesiti è stata confermata da perizie di professionisti esperti nelle materie oggetto del test e deve essere condivisa dal Tribunale a cui si decide di ricorrere per far valere le proprie ragioni. Quest’anno sono molteplici le segnalazioni sull’inadeguatezza e sull’erroneità dei test sottoposti agli aspiranti Medici, Odontoiatri, veterinari ecc. In un momento storico così particolare, anche per l’emergenza pandemica e la patologica carenza di medici nel nostro paese, si deve pretendere che sia garantito, quantomeno, il rispetto dei principi della selezione di concorso; a prescindere da ciò permangono i dubbi sulla opportunità di un numero chiuso come quello che stiamo oggi affrontando e che non è neanche idoneo a selezionare i nostri futuri laureati.