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Stop test ingresso Medicina 2025

Niente più test d’ingresso per entrare a Medicina: la tanto discussa riforma sull'accesso alle facoltà sanitarie per eccellenza sta ufficialmente per diventare realtà. Dopo anni di polemiche e frustrazioni da parte degli studenti, il Parlamento si appresta a dare il via libera definitivo alla legge che rimodula il numero chiuso (senza toglierlo) per le facoltà di Medicina, Odontoiatria e Veterinaria.

La ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, ha definito questa svolta “una rivoluzione copernicana, un salto quantico irrimandabile”, spiegando che il nuovo sistema dovrebbe entrare in vigore già dall’anno accademico 2025-2026.

Al posto del tradizionale test, ci sarà un semestre filtro, durante il quale gli studenti dovranno dimostrare di avere le competenze necessarie per proseguire gli studi.

Vediamo nel dettaglio cosa cambierà con questa riforma attraverso le parole della ministra.

Indice

  1. Stop al test d’ingresso: come funzionerà il nuovo sistema?
  2. Bernini: “Basta turismo universitario forzato e costosissimo”
  3. Un addio definitivo al test a crocette

Stop al test d’ingresso: come funzionerà il nuovo sistema?

Secondo quanto previsto dal disegno di legge, tutti gli studenti potranno iscriversi liberamente al primo semestre di Medicina, affrontando un percorso di selezione basato sugli esami piuttosto che su un test iniziale.

Previsti due esami comuni, con altrettanti appelli a dicembre: uno all’inizio e uno alla fine del semestre. Solo chi supererà queste prove potrà continuare il percorso di studi.

La ministra Bernini ha sottolineato che non si tratterà di un meccanismo arbitrario, ma di un sistema più equo rispetto al vecchio test d’ingresso, spesso criticato per essere un filtro basato su quiz mnemonici che richiedono una preparazione costosa.

"Basta con il test generale generico basato su una costosissima formazione di sottobosco", ha dichiarato Bernini in Aula alla Camera, al termine della discussione generale sul ddl, come riportato da ‘Ansa’.

Bernini: “Basta turismo universitario forzato e costosissimo”

Per rendere la selezione più meritocratica, il nuovo semestre introdurrà un sistema di crediti formativi certificati, che potranno essere utilizzati anche per altre materie affini nel caso in cui lo studente non riesca a proseguire il percorso in Medicina.

Inoltre, la ministra Bernini ha assicurato che il governo ha già aumentato di 30mila posti i corsi di laurea in Medicina e Chirurgia e che il numero continuerà a crescere nei prossimi anni.

Prima “chi non superava il test era costretto a un turismo universitario forzato costosissimo, magari per rientrare in Italia con modalità non compatibili con la nostra offerta formativa”, ha ricordato la Ministra.

Un addio definitivo al test a crocette

Il test di Medicina, così come lo abbiamo conosciuto, dunque sta ufficialmente per scomparire. Questa è la novità più importante: “Il test a crocette non esiste più, il numero chiuso così come lo abbiamo conosciuto non esiste più”, ha dichiarato Bernini tra gli applausi della maggioranza in Aula.

L’obiettivo della riforma è quello di offrire agli studenti una possibilità di accesso più equa, basata sulle loro reali capacità e non sulla loro abilità a rispondere a quiz mnemonici.

Nel frattempo, il governo è già al lavoro sui decreti attuativi della riforma, che dovranno stabilire nel dettaglio come verrà applicato il nuovo sistema di selezione.

“Sui decreti delegati attuativi della riforma correrò tantissimo in modo da darvi il tempo per analizzarli”, ha concluso Bernini.