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Abolizione test di ingresso Medicina

La riforma per l'accesso ai corsi di laurea in Medicina ha fatto un passo avanti significativo: niente più numero chiuso e test d'ingresso per il primo semestre nei corsi di Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Veterinaria

Con il sì della 7ª Commissione del Senato, il disegno di legge rivoluziona le modalità d'accesso per una delle più ambite facoltà universitarie, puntando a una selezione basata sulle competenze acquisite e sul merito. 

Vediamo cosa cambia per tutti i futuri medici.

Indice

  1. Test Medicina: verso l’abolizione del numero chiuso
  2. Obiettivo della riforma: una selezione più equa e sostenibile
  3. Le parole del ministro Bernini: “Aboliamo il numero chiuso e i test d’ingresso”
  4. Più orientamento e formazione mirata

Test Medicina: verso l’abolizione del numero chiuso

Con questa riforma, l’accesso a Medicina non richiederà più un test d'ingresso

Tutti gli studenti interessati potranno iscriversi direttamente al primo semestre senza dover superare prove selettive. Questo semestre avrà, tuttavia, la funzione di filtro: un periodo in cui gli studenti affronteranno esami fondamentali, i cui risultati saranno decisivi per proseguire o meno nel percorso medico.

La riforma è stata annunciata dal Ministero dell’Università e della Ricerca (Mur), che ha confermato come il cambiamento miri a rispondere alla carenza di medici in Italia.

Obiettivo della riforma: una selezione più equa e sostenibile

Il cuore della riforma è quello di costruire un sistema di selezione più equo e accessibile. La selezione sarà ora basata su criteri come i crediti formativi e la posizione in una graduatoria nazionale, permettendo di premiare le competenze reali degli studenti e la loro costanza.

In questo modo, si vuole garantire un accesso più sostenibile per gli Atenei e il Servizio Sanitario Nazionale, creando un percorso più inclusivo per chi desidera intraprendere la carriera medica.

Le parole del ministro Bernini: “Aboliamo il numero chiuso e i test d’ingresso”

A esprimere la portata di questo cambiamento è stato il ministro dell'Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini

In una nota, ha dichiarato: “Questa giornata rappresenta un passo storico per garantire a tutti i ragazzi l'opportunità di diventare professionisti in ambito medico. Il fabbisogno di futuri nuovi medici è di 30mila professionisti in più nei prossimi sette anni. Per soddisfarlo abbiamo già aumentato i posti disponibili per i corsi di laurea in medicina e chirurgia e veterinaria”. 

E ancora: “Ma con oggi rivediamo completamente i criteri di selezione. Per il primo anno aboliamo il numero chiuso e i test d’ingresso, ma prevediamo un semestre-filtro con esami caratterizzanti, i cui risultati saranno comunque riconosciuti per percorsi formativi alternativi”. 

“In questo modo”, ha concluso Bernini, “non solo investiamo nelle giuste aspirazioni dei nostri ragazzi, ma garantiamo anche una preparazione di qualità attraverso un’offerta formativa d’eccellenza”, ha spiegato Bernini.

Più orientamento e formazione mirata

Il Mur ha sottolineato anche l'importanza di fornire orientamento già negli ultimi anni delle superiori per aiutare gli studenti a comprendere appieno le richieste e le sfide della carriera medica

Gli studenti potranno contare su percorsi mirati di preparazione e, qualora non riuscissero a superare il filtro del primo semestre, avranno comunque i crediti acquisiti riconosciuti per altri percorsi universitari.

Una strategia, questa, che non solo ottimizzerebbe le risorse, ma che assicurerebbe una preparazione di qualità in un settore fondamentale per il futuro del Paese.

Data pubblicazione 16 Ottobre 2024, Ore 12:00
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