
Procede la road map che porterà all'abolizione del test di Medicina. Nel corso di un evento svoltosi a Torino, la numero uno del Ministero dell'Università e della Ricerca è tornata a parlare della riforma che interesserà l'accesso al corso di laurea in Medicina e Chirurgia.
In particolare, il Ministro Bernini si è soffermata sulla validità dei test d'ingresso proposti fino ad oggi, sottolineando come non fossero per nulla caratterizzanti nell'ottica del futuro percorso universitario.
Gli argomenti “discutibili” del test di Medicina
L'intervento del Ministro Bernini è stato riportato dal portale OrizzonteScuola che ha citato i punti salienti: “Da anni si chiedeva l’abolizione di test che vertevano su argomenti discutibili”, ha affermato Bernini, riportando esempi di domande discutibili, come, per esempio, quelle vertenti sulla nascita di Giuseppe Garibaldi o sull’attrice Sandra Milo.
Domande e quesiti “non caratterizzanti” secondo Bernini che ha voluto replicare alle polemiche sorte in seguito alla decisione di abolire il test di Medicina.
La rimodulazione dell'accesso a Medicina
Una prova che, anche se rimodulata, in realtà, è solo rimandata.
Il nuovo sistema, infatti, prevede un semestre di studi nell'ambito delle materie scientifiche cardine del corso di laurea, come Biologia, Chimica e Fisica: “Gli studenti, anziché prepararsi a quiz di dubbia utilità, potranno dedicarsi a discipline che saranno loro utili per la vita formativa e universitaria”, ha spiegato il Ministro.
Terminati i sei mesi, sarà la volta del test che determinerà la graduatoria di accesso a Medicina o ad altri corsi di laurea nell’ambito delle scienze mediche.
A margine dell'intervento, Bernini ha inoltre annunciato l’istituzione di una commissione per la revisione della legge 240, che si occuperà anche della gestione del nuovo sistema negli atenei e dell’abilitazione scientifica nazionale.
Invitando, tra gli altri, al tavolo dei lavori anche il CNSU, il Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari.