
Diventa sempre più realtà la riforma sul test d'ingresso a Medicina, ormai a un passo dall'approvazione definitiva. Dopo anni di polemiche e continui cambi di rotta, sembra che il sistema di accesso alle facoltà mediche stia per essere rivoluzionato.
Dopo il via libera dato dal Senato, anche la Camera si prepara ad approvare il testo che riguarda le modalità di accesso a Medicina, Odontoiatria e Medicina Veterinaria. Ormai sembra, dunque, ufficiale che in sostituzione del test verrà introdotto un “semestre filtro”, aperto a tutti ma con una selezione "in itinere", che si sposta all’inizio del secondo semestre del primo anno di corso.
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Addio al test d'ingresso
Il disegno di legge che affida al Governo la delega per cambiare la legge 264/199 sul numero chiuso, secondo fonti riportate da ‘Il Sole 24 ore’ potrebbe ricevere il semaforo verde forse già questa settimana.
Cosa dovrebbe prevedere? L'abolizione del test d'ingresso a Medicina, Odontoiatria e Veterinaria a partire dall'anno accademico 2025/26. Tutti gli studenti quindi potranno iscriversi liberamente al primo semestre di Medicina e affrontare gli esami, che dovrebbero essere due, con due appelli a dicembre, uno all'inizio e uno alla fine. Si tratterà di prove comuni a tutti gli studenti, per garantire una certa equità nelle valutazioni.
Il testo della riforma
Il testo del DL sembra, peraltro, essere rimasto invariato dopo l’ultimo via libera al Senato di Novembre 2024.
Tre gli articoli:
- L’articolo 1 definisce l’ambito della riforma: riguarderà i corsi di laurea in Medicina e chirurgia, Odontoiatria e protesi dentaria e Veterinaria.
- L'articolo 2 definisce invece i principi e criteri direttivi che l'esecutivo dovrà seguire nella scrittura dei decreti delegati da emanare entro dodici mesi a partire da: 1) l'iscrizione aperta al primo semestre con un contingente "sostenibile" di posti deciso a livello centrale; e 2) i termini dell'ammissione per chi consegue i crediti (Cfu) comuni all'area bio-medica, sanitaria, farmaceutica e veterinaria, sulla base di una graduatoria nazionale.
- L'articolo 3: demanda ai decreti in arrivo la revisione generale della legge 264/1999 citata.
Il semestre filtro
Il Ministero dell'Università e della Ricerca (MUR) sta già lavorando ai decreti attuativi della riforma. Che potrebbero prevedere anche la possiiblità, per gli studenti che non supereranno gli esami del primo semestre o non otterranno un punteggio sufficiente per la graduatoria nazionale, di potersi iscrivere nuovamente al semestre filtro.
Inoltre, al momento della domanda, gli studenti dovranno indicare, oltre all'università in cui intendono svolgere il semestre filtro, anche altre sedi in cui sarebbero disposti a proseguire gli studi in caso di esito positivo.
Materie obbligatorie e modalità di svolgimento
Restano comunque ancora alcuni punti da definire, come le materie degli esami da superare obbligatoriamente (si parla di Biologia, Chimica e Fisica) e le modalità di svolgimento.
Dal punto di vista operativo, invece, un'ipotesi è che si utilizzino i metodi tradizionali, scritti o orali, con un meccanismo che renda i risultati ottenuti presso le varie università confrontabili a livello nazionale. L'idea di un quiz nazionale sembra, dunque, ormai avviata verso il tramonto.