Marcello G.
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scuole specializzazione medicina

Buone notizie per i giovani medici. Specie per coloro che, una volta presa la laurea, vorrebbero specializzarsi in una branca specifica. Uno dei momenti di maggior selezione, vista la storica carenza di posti, specie se la parametriamo con l’ampia schiera di aspiranti specializzandi che ogni anno rimangono fuori. Il Miur, infatti, ha appena pubblicato il decreto che individua il numero (e la distribuzione) dei contratti messi a disposizione dalle Scuole di specializzazione mediche sparse per i vari atenei d’Italia. Come detto, chi si appresta a intraprendere questa strada, avrà una bella sorpresa. Perché i contratti di formazione medica specialistica, rispetto a dodici mesi fa, aumentano: per l’anno accademico 2018/2019 i posti totali sono 8.776.

Scuole di specializzazione medica: tutti i posti e le quote riservate

Di questi, 8.000 sono finanziati con risorse statali (l’anno scorso erano solamente 6.200). A cui si aggiungono 612 contratti finanziati con fondi regionali (qui assistiamo a una live flessione, visto che per il 2017/2018 sono stati 640) e 164 contratti finanziati con risorse di altri enti pubblici e/o privati (qui, invece, l’aumento è rilevante visto che per il 2017/2018 sono stati appena 94, quasi la metà). Per quanto riguarda, invece, i posti riservati: 238 saranno ad appannaggio dei medici dipendenti del Servizio Sanitario Nazionale (194 i posti dello scorso anno), 24 i posti a disposizione del Ministero della Difesa (erano 29 nel 2017/2018) e 1 per le esigenze della Polizia di Stato (a fronte dei 7 dello scorso anno).

La distribuzione dei posti per il 2018/2019: dove ci sono più contratti disponibili

Osservando rapidamente la classifica delle Scuole col maggior numero di contratti che verranno messi a disposizione, al primo posto c’è la specializzazione in Anestesia, Rianimazione e Terapia intensiva e del dolore (con 926 posti è nettamente in testa); segue (con 616 posti) Pediatria; al terzo posto troviamo Chirurgia Generale (483 posti). Completano la top5 Radiodiagnostica (482 posti) e Medicina Interna (473 posti). Numeri consistenti anche per Medicina d’emergenza-urgenza (456 posti), Malattie dell’apparato cardiovascolare (408 posti) e Ginecologia e Ostetricia (358 posti). Tra le meno consistenti, invece, troviamo Scienze dell’Alimentazione (32 posti), Microbiologia e Virologia (31 posti), Audiologia e Foniatria (19). Oltre alle micro-scuole di Statistica sanitaria e Biometria (solo 4 posti) e Medicina Termale (una sola sede e appena 3 posti).

Bussetti: “Superare l’imbuto formativo. L’Italia ha bisogno di medici”

“Come promesso – sottolinea il ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti - abbiamo aumentato ulteriormente le borse di specializzazioni mediche, andando incontro alle esigenze di giovani professionisti e più in generale del nostro Paese. L’Italia ha bisogno di medici. Per questo stiamo anche ampliando la platea di studenti universitari che possono accedere ai corsi di Medicina e Odontoiatria. Dobbiamo ora continuare ad aumentare, anche per i prossimi anni, i contratti delle specializzazioni mediche per dare ai nostri laureati l’opportunità concreta di completare il proprio percorso, superando l’imbuto formativo che fa sì che non possano esercitare perché non specializzati”.
Data pubblicazione 9 Luglio 2019, Ore 13:29 Data aggiornamento 9 Luglio 2019, Ore 13:51
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