
Il momento che tanti aspiranti medici aspettavano è arrivato. L'11 marzo alla Camera è previsto il voto finale della riforma per l'ammissione alla facoltà di Medicina, già approvata al Senato, come riporta 'Ansa'.
Si tratta dell'ultimo step dell'iter parlamentare della misura che porterà al superamento del test di ingresso, almeno come lo abbiamo conosciuto fino ad oggi: addio, quindi, al test con i quiz a crocette. Al suo posto, un sistema di accesso libero che selezionerà i futuri camici bianchi alla fine di un "semestre filtro" che testerà le loro competenze sul campo.
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Riforma accesso Medicina, già dal 2025 le novità: la promessa del Ministero
Poche ore, quindi - salvo stravolgimenti dell'ultim'ora - alla conferma: le novità saranno attuate con tutta probabilità già dal prossimo anno accademico 2025/26, in tutte le università pubbliche. Non è però tutto già deciso. Perché per far sì che il sistema funzioni, il Ministero dell'Università e della Ricerca dovrà mettere a punto i decreti attuativi, con gli ultimi dettagli, in tempi molto rapidi, cosa che fin dall'inizio la ministra Bernini ha promesso di fare.
Così ha dichiara la Ministra dalle pagine de Il Messaggero: "L'Università italiana volta pagina, gli atenei non si presenteranno più con l'insopportabile dicitura 'numero chiuso' ma con le porte aperte di chi ha l'ambizione di accogliere studenti e formarli per diventare bravi medici".
Come cambierà l'ammissione a Medicina
Si dirà, quindi, finalmente addio ai questionari e ai quiz del test di Medicina.
Il disegno di legge, infatti, prevede che tutti gli studenti potranno iscriversi liberamente al primo semestre di Medicina, affrontando un percorso di selezione che dovrebbe prevedere, secondo le prime indiscrezioni, due esami comuni, con altrettanti appelli, nel mese di dicembre. Chi supererà queste prove potrà continuare il percorso di studi.
Il numero chiuso non sarà però del tutto un ricordo, perchè i posti continueranno a essere limitati, anche se distribuiti alla fine del primo semestre e non più al momento dei test di ingresso. Tuttavia, parallelamente, si dovrebbe assistere a un aumento dei posti per i corsi di laurea in Medicina e Chirurgia, che dovrebbe essere costante anche nei prossimi anni.
Se ai candidati dovesse andare male anche in questo modo, comunque, non tutto è perduto. Verrà infatti creato un sistema di crediti formativi certificati, che potranno essere utilizzati in corsi di laurea affini nel caso in cui non si riuscisse a proseguire.