
Con la pubblicazione della graduatoria definitiva dei test d’ingresso alle facoltà di Medicina e Odontoiatria per l’anno accademico 2019/2020 finisce una fase importante ma ne inizia una fondamentale.
È il momento dei dubbi, delle scelte da fare o da rimandare (per chi può). Insomma, è in queste settimane che gli aspiranti medici decidono parte del proprio destino. Il tempo di gioire per il risultato è davvero poco; per qualcuno restano solo poche ore per passare all’azione. Iscriversi immediatamente, attendere i primi scorrimenti, aspettare ancora un po’. Perché il meccanismo è piuttosto complesso e le strade da prendere possono essere molteplici: ecco alcuni consigli.
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Graduatoria medicina 2019, gli assegnati
Solo i più bravi, paradossalmente, non avranno opzioni a disposizione: i candidati che accanto al nome vedono la scritta “assegnato” dovranno formalizzare l’iscrizione presso la sede indicata entro 4 giorni lavorativi dalla data di pubblicazione della graduatoria, che grosso modo sarà la prima scelta indicata al momento dell’iscrizione al test. Se non lo faranno saranno definitivamente fuori dalla graduatoria.
Graduatoria medicina 2019, prenotato: immatricolarsi o aspettare lo scorrimento
I problemi, semmai, ci sono per la grande schiera dei “prenotati”; ragazzi che, pur avendo brillantemente superato il test, con un punteggio anche alto, non sono riusciti ad accaparrarsi uno dei posti messi a concorso dall’università preferita; cosa che riguarda soprattutto gli atenei più ambiti, come Milano, Padova e Bologna.Per loro, ora, si aprono due scenari: o immatricolarsi nella sede scelta per loro dal Miur (sempre entro 4 giorni lavorativi) oppure attendere i vari scorrimenti. La prima scelta conviene quasi sicuramente a chi è rimasto fuori di parecchio dalla città in cima alle sue preferenze; almeno si conosce sin da subito dove si studierà. Il piano B, al contrario, potrebbe fare al caso di non ce l’ha fatto per poco a entrare nell’università dei suoi sogni: sperando in qualche rinuncia potrebbe riuscire lo stesso a entrare. Ma la confusione, in queste ore, regna sovrana; e forse è anche giustificabile.
Graduatoria medicina, quando conviene lo scorrimento
Un modo per orientarsi nella propria scelta potrebbe essere il Punteggio Minimo Effettivo che occorre per entrare al primo colpo in una sede (quindi, alla prima uscita della graduatoria il 1 ottobre). In alcune università può essere molto alto (nelle più richieste, come la Bicocca di Milano o Padova); in altre medio (alla Federico II, ad esempio); in altre basso, per modo di dire (Catanzaro è storicamente tra le meno richieste). Anche se molto dipende pure dal numero di persone che hanno indicato lo stesso ateneo.In ogni caso, basandoci sull’esperienza degli scorsi anni, si possono dare delle indicazioni sulla scelta più saggia da fare. Se, ad esempio, vi trovate entro 200 posizioni oltre il Punteggio Minimo per rientrare della vostra scelta avete buone possibilità che riuscirete a entrare lì (tranne che nelle università blasonate), forse già con il primo scorrimento del 9 ottobre, in tempo utile per iniziare l’anno accademico con tutti gli altri. Va infatti considerato che qualcuno rinuncia sempre (400 in media ogni anno) e che altri hanno svolto anche il test d’ingresso per i corsi in lingua inglese.
Anche per chi si trova tra i 200 e i 500 posti oltre il Punteggio Minimo ci sono buone chance, anche se probabilmente non subito. Ma se, tra le prime scelte, figurano gli atenei più affollati è forse il caso di valutare la sede a cui siete prenotati . Discrete, invece, le opportunità per chi figura entro le 1000 posizioni in eccesso, ma è bene che cominciate a scartare le prime scelte; bene che andrà saranno le opzioni secondarie quelle destinate a voi.
Graduatoria medicina, quanto aspettare prima di immatricolarsi?
Entro la fine di novembre, solitamente, quasi tutti sapranno dove frequenteranno le lezioni di Medicina e Odontoiatria. E per quelli che si trovano al confine tra l’essere dentro o fuori ci saranno comunque altre possibilità: gli scorrimenti, infatti, vanno avanti fino all'esaurimento dei posti.Marcello Gelardini