Susanna Galli
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Ricorsi medicina

Subito dopo la pubblicazione della graduatoria nazionale del test di medicina 2019, sono continuate ancora più frequenti le segnalazioni da parte di studenti e genitori in merito alle numerose irregolarità riscontrate durante il test di quest’anno. A dirlo un comunicato stampa di Consulcesi, network legale che tutela anche i diritti degli aspiranti medici. Il presidente Consulcesi, Massimo Tortorella, dichiara: "In oltre 20 anni non avevamo mai visto una cosa del genere, le irregolarità su cui stanno già lavorando i nostri legali confermano quello che abbiamo sempre sostenuto: il problema non è il Numero Chiuso in sé, ma la modalità di selezione dei nostri futuri medici?".

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Graduatoria medicina 2019: come presentare ricorso o segnalare le irregolarità

In questi giorni è importante segnalare al più presto le eventuali irregolarità riscontrate durante il test. Se si è convinti di aver subito un torto, ci si potrà rivolgere a realtà specializzate nel settore, che spesso forniscono assistenza anche online. Attenzione, anche nel caso in cui si decida di fare ricorso al Tar, va in ogni caso confermata la propria intenzione di rimanere in graduatoria.
In caso contrario la mancata comunicazione potrebbe precludere il risultato vincente di un eventuale ricorso, abbassandone di molto la probabilità.
La prima cosa da fare, a livello procedurale, è chiedere l’accesso agli atti e impugnare il bando entro 60 giorni dalla pubblicazione della graduatoria - per un ricorso ordinario - o entro 120 giorni per presentarne uno di tipo straordinario. Determinante poi è se, durante lo svolgimento della prova, sono stati messi a verbale dalla commissione qualsiasi tipo di avvenimenti non conformi con le indicazioni del bando.

Medicina 2019, le segnalazioni dagli atenei

Consulcesi comunica che gli Atenei interessati dalle irregolarità quest’anno, sono 27 su 41, distribuiti in 21 città. Circa il 79% delle irregolarità sono state segnalate dal Sud Italia. Le città in cui se ne sono contate di più sono Milano (7%), Napoli (10%) e Roma (18%).
Nel dettaglio, Consulcesi riporta che da Roma è stato segnalato l’intervento delle forze dell’ordine a causa della falsificazione da parte di alcuni studenti del proprio documento d’identità e 60 candidati sarebbero stati stati spostati in un’altra aula.
Sempre a Roma un ragazzo, che poco dopo si è detto giornalista, sarebbe stato trovato con un microfono nella camicia.
All’Aquila, invece, un gruppo di ragazzi si sarebbe accorto che alcuni studenti stavano copiando e, nel momento in cui hanno richiesto l’intervento dei carabinieri, sarebbero stati spostati, mentre chi barava sarebbe rimasto seduto senza che venissero effettuati ulteriori accertamenti. Da Pavia e Palermo segnalano una domanda su Leonardo da Vinci che, secondo i candidati, non avrebbe dovuto esserci, visto che il bando assicurava che le domande di cultura generale avrebbero interessato solo il ‘900. Da Firenze è stato evidenziato un errore di battitura nel testo che avrebbe confuso i candidati, mentre da Torino una mamma dichiara che al figlio (per cui erano previsti tempi di consegna più lunghi) sia stato fatto rispettare il limite normale di minuti.
Nella notte precedente il test inoltre, sarebbero stati rilevati dei picchi di ricerca sul web riguardanti cellule epiteliali, Khomeini e crisi missili Cuba, tutti oggetto di domande nel test.
Data pubblicazione 2 Ottobre 2019, Ore 11:17
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