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Concetti Chiave

  • Lucrezia Borgia, figlia di Rodrigo Borgia, è circondata da leggende di intrighi e incesti, con matrimoni strategici orchestrati dal padre per alleanze politiche.
  • Maria Bellonci, nel suo romanzo "Lucrezia Borgia", cerca di raccontare la verità su Lucrezia, basandosi su documenti attendibili e dipingendola come promotrice di cultura.
  • Contrariamente ad altri autori, Bellonci non condanna Lucrezia per i suoi eccessi, ma mette in luce anche i suoi impegni politici e culturali, facendola apparire più reale e umana.
  • Alla corte estense di Ferrara, Lucrezia Borgia contribuisce a un periodo di fioritura culturale, attirando poeti, musicisti e letterati, tra cui Ludovico Ariosto e Pietro Bembo.
  • Il rapporto intellettuale con Pietro Bembo si traduce in un epistolario che riflette la bontà ed eleganza di Lucrezia, mentre Ariosto le dedica parti del suo "Orlando Furioso".

In questo appunto si propone un tema sulla figura di Lucrezia Borgia, figlia illegittima di papa Alessandro VI, la cui vita è oggetto di interesse di molti studiosi per le leggende che si narrano su di essa. In particolare, si approfondirà il ritratto che di essa ha fatto Maria Bellonci nella sua opera “Lucrezia Borgia” pubblicata nel 2003 da Mondadori. Lucrezia Borgia: Tema articolo

Indice

  1. Lucrezia Borgia: biografia
  2. Lucrezia Borgia nelle parole di Maria Bellonci
  3. Lucrezia Borgia alla corte estense di Ferrara

Lucrezia Borgia: biografia

Lucrezia Borgia, figlia di Rodrigo Borgia, nacque a Subiaco

, in provincia di Roma, nel 1480.


Intorno alla sua figura sorgono numerosi episodi e racconti di intrighi e incesti. A soli tredici anni sposò Giovanni Sforza, cosicché le due potenti casate potessero suggellare la loro alleanza. Il matrimonio però durò poco, infatti, quando Rodrigo Borgia salì al soglio pontificio, nel 192 con i nome di Alessandro VI, decise di annullare il matrimonio tra i due per dare in sposa la figlia ad Alfonso d’Aragona, figlio del re di Napoli Alfonso II. Anche questo matrimonio però ebbe vita breve, suo fratello Cesare Borgia infatti, fece strangolare il marito per le sue mire al potere. La donna per la terza volta, all’età di soli ventuno anni, sposa Alfonso d’Este. Quando però due anni dopo, nel 1503, il padre Alessandro VI e il fratello Cesare Borgia, detto il Valentino, moriranno, finalmente la donna sarà libera dagli interventi della famiglia nelle sue vicende personali. Presso la corte degli Estensi, dove ormai viveva, si dedicherà al mecenatismo rendendo Ferrara una delle culle del Rinascimento. Intorno alla sua figura inizieranno ora a girare importanti personalità come Ludovico Ariosto e Pietro Bembo che contribuiranno ad accrescerne la fama. Condusse però una vita raccolta, vittima del nome che portava. Nel 1519 morì per un aborto.

Per ulteriori approfondimenti sui Borgia vedi qui

Lucrezia Borgia nelle parole di Maria Bellonci

La vita di Lucrezia Borgia è fitta di leggende, a partire dal suo modo di vivere alle sue abitudini. L’intento di Maria Bellonci, il cui romanzo “Lucrezia Borgia”, ruota appunto intorno alla sua figura, è quello di raccontare la verità su questo personaggio storico, considerato irriverente e originale. Nel farlo, l’autrice si rifà a molti documenti attendibili. Nasce da qui la biografia di Lucrezia, una donna dapprima sottomessa al volere del padre, papa Alessandro VI, e poi più consapevole della propria funzione politica. L’autrice narra in modo oggettivo non solo le vicende sentimentali, i matrimoni e nello stesso tempo gli amori con altri uomini, come quello con il poeta Pietro Bembo, ma anche gli impegni politici della protagonista come duchessa di Ferrara. Eppure, al contrario di altri autori che scrissero di lei, la Bellonci non sembra condannare Lucrezia per i suoi eccessi, ma, anzi, pare voglia assolverla. Infatti da questo libro si ha un’immagine della protagonista non solo impegnata politicamente, ma anche promotrice di cultura. Purtroppo, però, lei venne usata dal padre per creare alleanze politiche tramite accordi matrimoniali con vari signori. La Bellonci vuole smentire anche le leggende su Lucrezia vista come assassina dei propri mariti. Pare infatti che gli omicidi siano stati tramati dal fratello Cesare, il quale però non sempre riuscì nel suo proposito a causa di Lucrezia stessa, che tentò di aiutare i mariti a fuggire da una morte certa.
Maria Bellonci, perciò, scrive anche in modo soggettivo, poiché tra le righe si può capire che, a differenza di altri scrittori, lei non voglia romanzare la vita della protagonista, ma solo mettere in luce i difetti e i pregi di Lucrezia Borgia, che sembra in questo modo più vicina a noi, più reale, con le sue debolezze e i suoi punti di forza.

Per ulteriori approfondimenti su Maria Bellonci vedi qui

Lucrezia Borgia: Tema articolo

Lucrezia Borgia alla corte estense di Ferrara

L’arrivo di Lucrezia Borgia alla corte estense di Ferrara, a seguito del suo matrimonio con Alfonso d’Este, segnò un periodo di fioritura culturale, sia per la stessa Lucrezia, che finalmente viveva lontana dagli intrighi familiari, sia per la città. Infatti Ferrara in quegli anni si riempì di poeti, musicisti e letterati, che animavano le sale della corte estense di commedie, poemi cavallereschi, e dispute sui temi più alla moda. Tutto questo fervore culturale fu indubbiamente reso possibile grazie alla figura di Lucrezia: educata secondo gli usi e costumi di Spagna e legata alla cultura francese, la donna introdusse la moda estera, la musica e le danze in città. A Ferrara instaurò anche un rapporto di tipo intellettuale con il poeta Pietro Bembo, a cui chiedeva di tradurre versi dalla lirica iberica, e con cui scambiava sonetti e lettere, accompagnandosi con lui in passeggiate e svaghi di corte. Da questo rapporto nacque anche un epistolario, nel quale il poeta raccolse alcune delle lettere che i due si scrivevano e nelle quali emerge un sincero ritratto della bontà ed eleganza di questa donna e del rapporto di “amore platonico” che legò i due. Grazie all’amicizia con Bembo, Lucrezia conobbe anche la poesia di Ariosto, che frequentava personalmente alla corte estense e tra cui nacque una sincera amicizia. Tanto che Ariosto dedicherà alla donna anche due luoghi della sua opera “Orlando Furioso”, XIII, 69-71: “Lucrezia Borgia, di cui d’ora in ora / la beltà, la virtù, la fama onesta / e la fortuna crescerà, non meno / che giovin pianta in morbido terreno” e XLII, 83, 1-2: “La prima iscrizion ch’agli occhi occorre, / con lungo onor Lucrezia Borgia noma”.

Per ulteriori approfondimenti sulla corte estense vedi qui

Domande da interrogazione

  1. Chi era Lucrezia Borgia e quale fu il suo ruolo storico?
  2. Lucrezia Borgia era la figlia illegittima di papa Alessandro VI, nota per i suoi matrimoni strategici e il suo ruolo di mecenate alla corte estense di Ferrara, dove contribuì alla fioritura culturale del Rinascimento.

  3. Come viene descritta Lucrezia Borgia nell'opera di Maria Bellonci?
  4. Maria Bellonci descrive Lucrezia Borgia come una figura complessa, non solo vittima delle ambizioni familiari ma anche promotrice di cultura e politica, cercando di smentire le leggende che la dipingono come assassina.

  5. Quali furono i principali matrimoni di Lucrezia Borgia e quali conseguenze ebbero?
  6. Lucrezia Borgia si sposò tre volte: con Giovanni Sforza, Alfonso d'Aragona e Alfonso d'Este. Questi matrimoni furono usati dal padre per alleanze politiche, ma portarono anche a intrighi e violenze, come l'assassinio di Alfonso d'Aragona orchestrato dal fratello Cesare.

  7. Quale impatto ebbe Lucrezia Borgia sulla corte estense di Ferrara?
  8. Alla corte estense di Ferrara, Lucrezia Borgia promosse un ambiente di fervore culturale, attirando poeti e artisti come Ludovico Ariosto e Pietro Bembo, e contribuendo a rendere Ferrara un centro del Rinascimento.

  9. Qual è il rapporto tra Lucrezia Borgia e Pietro Bembo?
  10. Lucrezia Borgia e Pietro Bembo ebbero un rapporto intellettuale e di "amore platonico", scambiandosi sonetti e lettere, e collaborando su progetti culturali, come la traduzione di versi dalla lirica iberica.

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