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Concetti Chiave

  • Gesù iniziò la sua predicazione in un contesto ebraico sotto dominio romano, rifiutando un ruolo politico e affermandosi come il Messia atteso.
  • San Paolo fu fondamentale per la diffusione del Cristianesimo, fondando comunità in diverse regioni dell'impero e ampliando l'accesso alla religione.
  • La Chiesa primitiva si organizzò con presbiteri e vescovi, mantenendo legami tra comunità e introducendo il battesimo come rito d'ingresso.
  • I cristiani furono visti come una comunità isolata e segreta, diventando spesso bersagli di persecuzioni e capri espiatori durante le crisi.
  • Il cristianesimo si diffuse grazie al bisogno di una nuova spiritualità, offrendo risposte più intime e soddisfacenti rispetto alle religioni tradizionali.

Il Cristianesimo

Gesù

Indice

  1. Le origini del cristianesimo
  2. La diffusione del cristianesimo
  3. La struttura della chiesa primitiva
  4. Persecuzioni e resistenza cristiana
  5. Il messaggio rivoluzionario di Gesù
  6. Crisi culturale e diffusione del cristianesimo
  7. Sincretismo e filosofia nell'impero

Le origini del cristianesimo

Gesù nacque in Giudea sotto il Principato di Augusto e cominciò a predicare a 30 anni; 3 anni dopo fu arrestato a Gerusalemme poiché era visto come un corruttore della religione e dopo un processo di fronte a Ponzio Pilato fu crocefisso.

Le origini della predicazione di Gesù vanno ricercate all'interno della tradizione ebraica, durante il dominio romano della Palestina. La figura di Gesù prosegue la tradizione dei profeti dell'Antico testamento. Molti videro in lui oltre che il portatore di un messaggio religioso anche una guida politica contro i Romani, ma lui rifiutò il ruolo politico attribuitogli dando alla sua predicazione unicamente un contesto religioso, infatti affermava di essere il Messia da sempre atteso dal popolo ebraico, il figlio di Dio. L'evoluzione del cristianesimo: dalle origini alle sfide dell'impero romano articoloCerto è che il Cristianesimo in origine fu una delle sette ebraiche diffuse in Palestina.

La diffusione del cristianesimo

Con Paolo di Tarso (S.Paolo), un ebreo convertito, il Cristianesimo si diffuse in molte regioni dell'impero, infatti grazie ai suoi viaggi missionari in Asia Minore (Antiochia, Efeso), Grecia (Corinto), Africa (Alessandria e Cartagine), Italia (Roma), furono fondate le prime comunità cristiane e il cristianesimo divenne una religione rivolta a tutta l'umanità.

La struttura della chiesa primitiva

La Chiesa inizialmente era numericamente insignificante, ma crebbe in continuazione. Le comunità di cristiani si riunivano a pregare sotto la direzione di presbiteri (o anziani) e le comunità locali erano controllate dai vescovi eletti dai fedeli; si diventava cristiani attraverso il battesimo (un rito purificatorio). Le varie comunità nel mondo erano in contatto tra loro e tra tutti i vescovi ebbe una particolare autorità il vescovo di Roma (il primo passo verso il papato). I Fedeli versavano un contributo alla comunità che serviva a mantenere i presbiteri ed i vescovi e ad assistere i più poveri e a riscattare i prigionieri cristiani.

Persecuzioni e resistenza cristiana

I pagani vedevano i cristiani come una comunità isolata e segreta, venivano definiti dalla società "poltroni, gente solitaria che evita la luce del giorno", inoltre il cristianesimo aveva creato anche problemi nelle famiglie c'era chi aveva aderito ad esso e chi lo rifiutava, quindi nei periodi di crisi divennero il "capro espiatorio", il bersaglio di tutti; erano odiati e visti la causa di ogni disgrazia.

Nonostante la società romana fosse ostile verso i romani, lo stato mostrò una certa tolleranza, a parte le crudeli persecuzioni eseguite da Nerone, che però furono disapprovate dagli stessi pagani; nonostante tutte le difficoltà, i cristiani aumentarono enormemente durante il III secolo d.C. e questo cominciò a costituire un problema e le persecuzioni aumentarono, soprattutto sotto Decio e Diocleziano. Lo Stato romano, che era aperto ad ogni forma di culto, perseguitò i cristiani perché politicamente formavano quasi uno stato dentro lo stato.

I primi tempi, inoltre, i cristiani si rifiutarono di prestare il servizio militare e di fare carriera politica e cosa ancor più grave si rifiutavano di scarificare davanti all'imperatore in segno di fedeltà e questo prevedeva la condanna a morte e la prigione.

Il messaggio rivoluzionario di Gesù

Gli storici hanno studiato a lungo per capire se la predicazione di Gesù contenesse un messaggio rivoluzionario dal punto di vista politico. Nel Vangelo ci sono dei passi come ad es. il "Discorso della montagna" in cui si affermano la pari dignità di tutti gli uomini e dove si dice che "gli ultimi saranno i primi" e questo si contrapponeva al sistema gerarchico della società imperiale. Queste idee erano presenti anche nella filosofia antica, il cristianesimo, però, non solo le predicava, ma richiedeva che fossero messe in pratica e questo contribuì a migliorare. le condizioni di vita delle classi inferiori che, grazie alla pietà ed alla carità cristiana, avevano dei validi aiuti.

Crisi culturale e diffusione del cristianesimo

Un contesto di crisi culturale e religiosa

Il Cristianesimo si diffuse perché c'era bisogno di una spiritualità diversa in un'epoca di angoscia, c'era il bisogno di un rapporto più intimo tra uomo e Dio e soprattutto le religioni precedenti non davano risposte adeguate per la vita nell'aldilà. Per questo il cristianesimo trovò sempre più fedeli che potevano trovare risposte e rassicurazioni nel nuovo culto. Durante l'epoca imperiale progredirono anche altre religioni anche in Oriente (Iside e Mitra). La diffusione di nuovi culti avvenne anche attraverso l'esercito, infatti tra i soldati che vivevano per anni nello stesso accampamento nascevano delle idee che poi si diffondevano tra la popolazione; quindi si può affermare che il il carattere della religione nell'epoca imperiale era il "sincretismo", cioè la fusione dell'antica religione romana con le dottrine orientali.

Sincretismo e filosofia nell'impero

Gli uomini colti, pur non essendo contrari alla religione, dimostrarono maggior interesse per la filosofia. Nei primi secoli dell'impero ci fu una filosofia stoica (liberazione delle passioni, vivere secondo la natura), poi dal III secolo venne sostituita da un nuovo movimento filosofico: il neoplatonismo, fondato da Plotino che sosteneva che il mondo non è altro che una copia sbiadita della vera realtà, quella divina e lo scopo della vita umana è di liberarsi della materia affinché l'anima possa ricongiungersi purificata al dio.

Vi furono cristiani ammiratori del neoplatonismo, tracci Sant'Agostino.

All'inizio il Cristianesimo fu la religione delle classi modeste che erano attratte dal messaggio di speranza che propagandava; poi i cristiani cominciarono a frequentare le scuole superiori ed a tentare una sintesi tra religione e filosofia: nacque così la filosofia cristiana.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le origini della predicazione di Gesù?
  2. Le origini della predicazione di Gesù vanno ricercate all'interno della tradizione ebraica durante il dominio romano della Palestina, e Gesù proseguì la tradizione dei profeti dell'Antico Testamento.

  3. Come si diffuse il Cristianesimo nell'impero romano?
  4. Il Cristianesimo si diffuse grazie ai viaggi missionari di Paolo di Tarso, che fondò comunità cristiane in Asia Minore, Grecia, Africa e Italia, rendendo il Cristianesimo una religione rivolta a tutta l'umanità.

  5. Qual era la struttura della Chiesa primitiva?
  6. La Chiesa primitiva era composta da comunità di cristiani che si riunivano sotto la direzione di presbiteri e vescovi eletti dai fedeli, e i fedeli contribuivano economicamente per sostenere la comunità e assistere i più poveri.

  7. Perché i cristiani erano visti con ostilità nella società romana?
  8. I cristiani erano visti come una comunità isolata e segreta, e nei periodi di crisi divennero il capro espiatorio, essendo accusati di essere la causa di ogni disgrazia.

  9. Quali furono le ragioni della diffusione del Cristianesimo durante l'epoca imperiale?
  10. Il Cristianesimo si diffuse perché offriva una spiritualità diversa e risposte per la vita nell'aldilà, in un'epoca di angoscia e crisi culturale e religiosa, dove le religioni precedenti non davano risposte adeguate.

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