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Concetti Chiave

  • Luigi XIV sale al trono di Francia nel 1643, ma la reggenza viene affidata a sua madre e al cardinale Mazzarino fino al 1661, quando decide di governare personalmente.
  • Luigi XIV riduce il potere della nobiltà di spada a favore della nobiltà di toga, centralizzando l'autorità e costruendo la reggia di Versailles come centro di controllo.
  • Il re revoca l'Editto di Nantes nel 1685, affermando il principio del cuius regio, eius religio, e stabilisce un regime assolutista in cui la parola del re è legge.
  • Per finanziare il suo governo, Luigi XIV e il ministro Colbert implementano monopoli di stato, colonie in America, e vendono cariche pubbliche alla borghesia.
  • Il modello di stato assoluto di Luigi XIV viene imitato da altri sovrani europei come Federico I di Prussia e Pietro il Grande in Russia, che trasformano i loro paesi in potenze militari.

Indice

  1. La reggenza di Anna D'Austria
  2. La fronda e la guerra civile
  3. Il governo personale di Luigi XIV
  4. La costruzione di Versailles
  5. Le riforme economiche di Colbert
  6. L'assolutismo di Luigi XIV
  7. La guerra di successione spagnola
  8. L'eredità di Luigi XIV
  9. L'influenza del modello assoluto

La reggenza di Anna D'Austria

Nel 1643 muoiono sia Luigi XIV che Richelieu e sul Trono di Francia sale Luigi XIV, il futuro re sole, che però è troppo giovane per governare, tanto è vero che la reggenza viene affidata alla madre, Anna D’Austria, la quale consegna il potere nelle mani del cardinale Mazzarino.

È lui a dover affrontare nel 1648 la cosiddetta Fronda, ovvero una violenta rivolta degli aristocratici che, ansiosi di restaurare i loro antichi diritti feudali, chiedono la convocazione degli stati generali e, non ottenendola, passano alle congiure contro il re.

La fronda e la guerra civile

Mazzarino sventa il complotto, ma la Francia precipita lo stesso nella guerra civile e la Fronda viene sconfitta solo nel 1653. In quei cinque anni il giovane sovrano capisce che il pericolo più insidioso per una monarchia è la nobiltà, dotata com’è di privilegi inattaccabili, fra cui il diritto di mantenere eserciti personali e quello di non pagare le tasse.

Il governo personale di Luigi XIV

Mazzarino muore nel 1661 e da quel momento Luigi decide di governare da solo, assistito da tre ministri del consiglio di stato che rispondono solo a lui. nelle province, invece manda gli intendenti, incaricati di far applicare le leggi e riscuotere le tasse. Sotto la direzione del sovrano, i ministri cominciano ad organizzare lo stato e per farlo tolgono potere alla nobiltà di spada consegnandolo alla nobiltà di toga. A questo scopo, Luigi ordina una inchiesta sulla nobiltà che gli permette di eliminare le famiglie ostili dalla monarchia, di rimpinguare le entrate fiscali e di dare ai ricchi borghesi i titoli rimasti vacanti.

La costruzione di Versailles

Tuttavia, per evitare che gli aristocratici si ribellino, conferisce loro incarichi onorifici ben remunerati che però li costringono a vivere a corte e, poiché a Parigi la residenza reale non è adeguata, fa costruire la regga di Versailles, che si trasforma per la nobiltà in una magnifica prigione dorata. Sul piano religioso, invece, nel 1685 revoca l’Editto di Nantes e da quel momento vale il principio del cuius regio, eius religio.

Le riforme economiche di Colbert

Per creare le fonti di denaro necessarie a governare, Luigi XIV e il suo ministro delle finanze, Colbert, met-tono in opera varie strategie: sottopongono a stretto controllo gli esattori incaricati di riscuotere le tasse; creano numerosi monopoli di stato, incrementano la fondazione di colonie in America, chiedono forti prestiti alla chiesa, vendono alla borghesia le cariche pubbliche.

L'assolutismo di Luigi XIV

Grazie a queste riforme, il re ha l’opportunità di compiere l’ultima mossa: governare senza convocare gli stati generali, azzerando il ruolo del parlamento. Luigi XIV porta così alla perfezione lo stato assoluto, uno stato in cui il re non solo afferma che la sua autorità gli deriva da Dio, ma si ritiene anche sciolto dalle leggi e quindi da ogni dovere nei confronti dei sudditi. Nell’assolutismo, infatti, è la parola del re che diventa legge.

La guerra di successione spagnola

Grazie a un esercito e a una marina fortissimi, il re Sole avvia una politica estera di espansione, ma questo provoca la reazione delle principali potenze europee che si coalizzano contro di lui e riescono a bloccarlo. Quando però muore senza eredi l’ultimo Asburgo di Spagna, Luigi pretende che il trono passi ad un suo nipote e provoca la guerra di successione spagnola contro gli Asburgo d’Austria appoggiati da mezza Europa.

L'eredità di Luigi XIV

Malgrado le numerose sconfitte subite dai francesi, il nipote del re ottiene il trono diventando il capostipite dei Borbone di Spagna, ma il conflitto ha impoverito il paese al punto che, quando nel 1715 il re Sole muore, la notizia viene accolta con gioia dai suoi sudditi.

L'influenza del modello assoluto

Il modello di stato assoluto viene imitato da Federico I di Prussia e dallo zar di Russia Pietro il Grande, che modernizza il suo paese e lo trasforma in una potenza europea: costruisce una flotta, crea due ponti ed edifica San Pietroburgo, ma l’agricoltura resta arcaica e improduttiva e permane un’enorme massa di servi della gleba.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le principali sfide affrontate da Luigi XIV durante la sua ascesa al potere?
  2. Luigi XIV affrontò la Fronda, una rivolta aristocratica, e comprese il pericolo della nobiltà con privilegi come eserciti personali e esenzioni fiscali.

  3. Come Luigi XIV riuscì a consolidare il suo potere e ridurre l'influenza della nobiltà?
  4. Luigi XIV ridusse il potere della nobiltà di spada a favore della nobiltà di toga, eliminò famiglie ostili, e assegnò incarichi onorifici per controllare la nobiltà.

  5. Quali strategie economiche furono adottate da Luigi XIV e Colbert per sostenere lo stato assoluto?
  6. Implementarono il controllo sugli esattori, crearono monopoli di stato, fondarono colonie, ottennero prestiti dalla chiesa e vendettero cariche pubbliche.

  7. In che modo Luigi XIV gestì la religione durante il suo regno?
  8. Luigi XIV revocò l'Editto di Nantes nel 1685, imponendo il principio del cuius regio, eius religio, uniformando la religione al volere del sovrano.

  9. Quali furono le conseguenze della politica estera espansionistica di Luigi XIV?
  10. La politica espansionistica provocò la coalizione delle potenze europee contro di lui, portando a conflitti come la guerra di successione spagnola, che impoverì la Francia.

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