Concetti Chiave
- Le 13 colonie inglesi in Nord America erano colonie di popolamento con autonomia politica, caratterizzate da forti legami commerciali con l'Europa.
- Le colonie si dividevano in tre tipologie: settentrionali con omogeneità etica e religiosa, centrali con libertà religiosa ed economia agricola e commerciale, meridionali basate su piantagioni e lavoro schiavo.
- I rapporti tra coloni, nativi americani e schiavi africani erano complessi e spesso conflittuali, con i bianchi che rappresentavano una minoranza dominante.
- La Guerra d'indipendenza americana fu innescata da restrizioni commerciali inglesi e tasse impopolari, culminando nella Dichiarazione d'Indipendenza del 1776 e concludendosi con la pace di Versailles nel 1783.
- La Costituzione del 1787 stabilì una repubblica federale con un sistema di governo basato su equilibrio di poteri tra Congresso, Presidente e Corte Suprema.
Indice
Le colonie inglesi e l'Europa
Le 13 colonie inglesi avevano forti legami con l’Europa. Erano colonie di popolamento, con immigrazione iniziata nel 1607 con la Virginia. Non colonie di sfruttamento come quelle spagnole e portoghesi.
Autonomia e gerarchie nelle colonie
Il sovrano inglese aveva concesso le terre a compagnie commerciali, singoli individui e comunità di immigrati già insediate. Era interessato solo all’aspetto commerciale non governava. Ogni colonia aveva a un governatore nominato dal re ma avevano autonomia politica. (autonomia dalla madre patria)
Nelle colonie la nobiltà di nascita aveva scarsa rilevanza. Esistevano gerarchie di potere: i bianchi benestanti e istruiti avevano controllo delle istituzioni e della vita politica. L’autorità si basava su la ricchezza e la ricerca del consenso.
I rappresentanti delle assemblee coloniali erano eletti a suffragio censitario (circa 70% dei maschi, esclusi non proprietari, schiavi e neri; in base al reddito).
Differenze tra le colonie
Le 13 colonie non costituiva una nazione unitaria.
Le colonie settentrionali avevano un’omogeneità etica e religiosa. (piccoli e medi proprietari.)
Le colonie centrali avevano libertà religiosa e la loro economia si basava sull’agricoltura e sul commercio dei prodotti agricoli.
Le colonie meridionali si basavano sulle piantagioni di cotone e tabacco con il lavoro degli schiavi portati dall’Africa.
Vi erano differenza economiche e sociali. Vi erano coloni europei, i nativi americani e gli schiavi neri africani. I bianchi costituivano la minoranza.
Conflitti con i nativi e schiavi
I nativi erano circa cinque milioni organizzati in tribù. Si verificò una catastrofe demografica provocata dalle malattie importante dall’Europa e dalle guerre.
All’inizio i rapporti tra i nativi e coloni erano buoni, poi la voglia di espansione e la spinta di impadronirsi del territorio porta ad un conflitto sempre più drammatico.
Gli schivi neri arrivavano dall’Africa ed erano una manodopera fondamentale per le piantagioni.
Gli schiavi non potevano sposarsi con un bianco, non potevano riunirsi e se fuggivano o si ribellavano pena di morte.
Relazioni economiche con l'Inghilterra
Fino alla metà del Settecento il rapporto tra colonie e Inghilterra fu poco conflittuale, in quanto il commercio favoriva la madre patria e il 40% della flotta proveniva da cantieri americani.
Il governo inglese applicava le regole del mercantilismo, in quanto alcuni prodotti potevano essere esportati solo in Gran Bretagna (tabacco), il commercio doveva essere fatto con navi inglese e gli americani non potevano produrre prodotti tessili e siderurgici. Queste limitazioni, però, portavano le colonie a fare contrabbando tollerato in silenzio dalle autorità inglesi.
Tensioni e proteste fiscali
Il rapporto fra colonie e la corona diventò più conflittuale causa.
Lo sviluppo economico e demografico delle colonie.
l’Inghilterra voleva ampliare il controllo delle colonie.
Legge sul bollo, una tassa su giornali, atti legali e documenti commerciali.
La tassa sul bollo suscitò indignazioni siccome era la prima volta che si imponeva un tributo fiscale. Assunse un significato politico. Il governo sostenne che era legittima in quanto il parlamento rappresentava tutti i cittadini anche coloro privi di voto. Ma i coloni negano un parlamento così lontano.
Coloni protestano e il governo abolisce la tassa. (1766)
Nel 1770 le truppe inglesi uccidono 5 civili a Boston (massacro di Boston).
Nel 1773 il governo inglese assegnò all’East India Company un monopolio sull’esportazione del tè nelle colonie.
La risposta fu il Boston Tea Party nella quale una partita di tè fu gettata in mare dai figli della libertà (associazione manifestazioni proteste).
Londra reagisce emanando le Leggi intollerabili: che riguardano la chiusura del porto di Boston, la cancellazione dell’autonomia del Massachusetts e l’annullamento dei poteri giuridici americani.
Verso l'indipendenza americana
1774 tutte le colonie si riuniscono a Philadelphia per eliminare queste leggi.
1775 creano un esercito unitario Continental Army.
4 luglio 1776 il congresso si riunisce e approva la Dichiarazione d’Indipendenza redatta da Jefferson. In esso vi sono i principi illuministi della libertà e dell’uguaglianza fra i cittadini, si dichiara l’indipendenza.
Richiama dei principi di Locke. Lo stato è dato da un contratto, tutti gli uomini sono uguali e dotati di diritti inviolabili (vita, libertà, ricerca delle felicità), i governi sono creati dagli uomini per garantire i diritti ma devono avere il consenso dei governanti, se si negano i diritti si può modificarlo o distruggere e formane un altro.
Questo genera una guerra dove da una parte vi è:
Esercito inglese debole a causa della distanza, assenza base di appoggio poiché erano sempre accerchiati ed errori di strategia.
Le colonie avevano un esercito inesperto ma saranno appoggiate da Spagna e Francia.
La vittoria delle colonie a Saratoga spinse Francia e Spagna ad allearsi agli americani.
1781 pesante sconfitta a Yorktown porta Londra a sottoscrivere la pace di Versailles con la quale si riconosce l’indipendenza delle colonie americane.
La costituzione e il governo americano
17 settembre 1787 55 rappresentati delle colonie a Philadelphia approvarono la Costituzione americana, una legge suprema e fondamentale dello stato. Diventa rigida cioè modificabile solo attraverso complesse procedure.
1789 eletto primo presidente George Washington.
Repubblica federale.
Potere legislativo spetta al Congresso, un parlamento bicamerale elettivo.
Il potere esecutivo spetta al presidente eletto ogni quattro anni da un collegio di grandi elettori eletto dal popolo.
Il presidente ha controllo sul Congresso ma si possono avviare contro di lui in caso di gravi reati una procedura: Impeachment che porta la dimissione.
La magistratura è indipendente massimo organo giudiziario Corte suprema formata da nove membri nominati a vita dal presidente.
Bill of rights = primi dieci emandamenti.
Domande da interrogazione
- Quali erano le tre tipologie di colonie durante la Rivoluzione americana?
- Quali erano le limitazioni imposte dalle autorità inglesi sul commercio delle colonie?
- Cosa successe durante il Boston Tea Party?
- Quali furono le conseguenze della vittoria delle colonie a Saratoga?
- Cosa stabiliva la Costituzione americana del 1787?
Le colonie settentrionali, le colonie centrali e le colonie meridionali.
Le colonie potevano esportare solo alcuni prodotti in Gran Bretagna, dovevano commerciare solo con navi inglesi e non potevano produrre prodotti tessili e siderurgici.
Durante il Boston Tea Party, una partita di tè fu gettata in mare dai figli della libertà come protesta contro il monopolio sull'esportazione del tè nelle colonie.
La vittoria delle colonie a Saratoga spinse Francia e Spagna ad allearsi con gli americani nella guerra d'indipendenza.
La Costituzione americana del 1787 stabiliva la forma di governo repubblicana federale degli Stati Uniti, con un potere legislativo affidato al Congresso, un potere esecutivo al presidente e un organo giudiziario indipendente.