Concetti Chiave
- Il Rinascimento, nato dall'Umanesimo, si sviluppò nel XV e XVI secolo, valorizzando la cultura classica, le arti, le lettere e la scienza.
- La civiltà rinascimentale si diffuse dall'Italia al resto d'Europa, favorendo la riscoperta di autori latini e greci, grazie anche all'immigrazione intellettuale post-conquista di Costantinopoli.
- La stampa a caratteri mobili di Gutenberg rivoluzionò la comunicazione, facilitando la diffusione dei testi e abbattendo i costi di produzione.
- Il Rinascimento fu caratterizzato da un'élite di artisti e letterati, spesso sostenuti dalle istituzioni ecclesiastiche e statali, che promuovevano la cultura nelle corti.
- L'Umanesimo europeo, influenzato dagli intellettuali italiani, vide figure chiave come Erasmo da Rotterdam, che promosse il rinnovamento della Chiesa e una lettura diretta della Bibbia.
Indice
Il rinascimento e l'umanesimo
E’ chiamato Rinascimento il periodo storico caratterizzato a uno straordinario sviluppo della cultura- in particolare delle arti e delle lettere, ma anche della scienza- che si sviluppo nei secoli XV e XVI sulla base dell’Umanesimo, ossia della riscoperta della lingua e letteratura classica.
Il passato, ossia la classicità, era ora percepito nella sua distanza storica, al di là dell’epoca di barbarie rappresentata dal Medioevo, ed era assunto come modello per la cultura presente.
Riscoperta della cultura classica
La civiltà rinascimentale ebbe essenzialmente radici italiane, irradiandosi poi in tutta Europa. Tra gli autori latini riscoperti, le cui opere erano state dimenticate o si pensavano perdute, vi erano Cicerone, Lucrezio e Vitruvio; la riscoperta della cultura greca avvenne anche grazie all’immigrazione intellettuale provocata dalla conquista di Costantinopoli da parte dei Turchi: furono così disponibili testi di Platone, Epicuro, Euclide e Tolomeo.
Filologia e uso del volgare
La volontà di riportare i testi alla loro forma originale contribuì alla nascita della filologia, la scienza volta alla ricostruzione e interpretazione di documenti scritti. Fu proprio con l’ausilio della filologia che Lorenzo Valla dimostrò la falsità della donazione di Costantino>>. Dal quattrocento cominciò infine a diffondersi l’uso del volgare per la stesura di atti ufficiali e privati.
La cultura umanistico - rinascimentale si sviluppo al di fuori dei tradizionali luoghi di cultura come le università, dove dominava la cultura scolastica, trovando nuovi spazi nelle scuole umanistiche, nelle accademie e presso le corti signorili. Nelle scuole umanistiche si applicavano nuovi criteri pedagogici, basati sul dialogo, sul confronto con i maestri soprattutto sulla lettura diretta dei testi. Le Accademie, nate come luoghi di incontro informale, si dettero nel Cinquecento una forma istituzionale, collegandosi con i centri di potere, da cui erano spesso protette e finanziate, come quella platonica fiorentina, patrocinata dai Medici.
Innovazioni artistiche e sociali
Tra le più importanti innovazioni tecniche, in campo artistico, vi fu la scoperta delle regole della prospettiva, che permettevano una riproduzione realistica della realtà osservata, testimoniata ad esempio dalla diffusione del ritratto.
Decisiva per lo sviluppo nel campo della comunicazione fu poi l’invenzione di
Quello degli artisti e dei letterati rinascimentali fu un gruppo piuttosto ristretto, una élite creativa>> composta per lo più da uomini, di origine urbana e proveniente in larga misura dall’Italia centro – settentrionale. L’estrazione sociale dei letterati era nobiliare o borghese, mentre gli artisti provenivano per lo più da famiglie di artigiani. L’attività artistica divenne anche un mezzo di promozione sociale.
Patrocinio e architettura
La cultura rinascimentale fu patrocinata dalle istituzioni ecclesiastiche e statali, che rappresentavano la > dell’attività letteraria o artistica; ciò trasformo molti intellettuali in >, che vivevano presso una corte, assolvendo la funzione di magnificare il proprio signore. Un notevole sviluppo conobbe anche l’architettura che grazie alla volontà di prìncipi e papi, s’impegnò nello sforzo di trasformare le città secondo ideali di armonia, bellezza e razionalità.
Avversari della cultura umanistico – rinascimentale furono gli ordini religiosi e il mondo universitario, anche se quest’ultimo finì per aprirsi in parte alla nuova civiltà. La chiesa non ebbe generalmente reazioni negative verso gli umanisti, anche perché essi, pur affermando l’autonomia del sapere, non negavano mai il valore fondamentale della religione.
Grande sviluppo ebbero anche gli studi storici, visti come strumenti di compressione del presente attraverso la conoscenza del passato, in stretto connubio con interessi politici ed etici. Molti storici, basti pensare a Machiavelli, che nel suo Principe delinea la figura di un sovrano capace con l’abilità politica di governare la fortuna e quindi di garantire solidità allo stato, partecipando in prima persona alla vita politica, rivestendo anche incarichi ufficiali. Machiavelli è restato nella storia come colui che seppe dare una dimensione autonoma alla politica, sottraendola alla religione morale.
Umanesimo in Europa
Nel resto d’Europa l’Umanesimo cominciò a svilupparsi alla fine del quattrocento, grazie ai contatti con gli intellettuali italiani, che più avanti presero l’abitudine di emigrare, chiamati dalle corti principesche o dalle università europee. Un importante ruolo fu svolto anche dalle relazioni diplomatiche, intensificate a causa delle complesse vicende delle guerre d’Italia. La figura chiave dell’Umanesimo europeo fu Erasmo da Rotterdam, sostenitore di un profondo rinnovamento della Chiesa e della necessità di trovare nuove strade di conciliazione tra i testi antichi e la parola di Dio, anche attraverso una lettura diretta della Bibbia che sottrasse alla mediazione ecclesiastica.
Domande da interrogazione
- Quali furono le radici principali del Rinascimento e come si diffuse in Europa?
- Quali innovazioni tecniche caratterizzarono il Rinascimento nel campo artistico?
- Come influenzò la stampa a caratteri mobili di Gutenberg lo sviluppo della comunicazione?
- Qual era il ruolo delle istituzioni ecclesiastiche e statali nella cultura rinascimentale?
- Chi fu una figura chiave dell'Umanesimo europeo e quale fu il suo contributo?
Il Rinascimento ebbe radici essenzialmente italiane e si diffuse in tutta Europa grazie alla riscoperta della cultura classica e all'immigrazione intellettuale provocata dalla conquista di Costantinopoli.
Tra le innovazioni tecniche più importanti vi fu la scoperta delle regole della prospettiva, che permisero una riproduzione realistica della realtà osservata.
L'invenzione della stampa a caratteri mobili di Gutenberg permise una rapida diffusione dei testi, abbassando i costi e soddisfacendo la crescente domanda di libri.
Le istituzioni ecclesiastiche e statali patrocinavano la cultura rinascimentale, trasformando molti intellettuali in cortigiani che magnificavano i loro signori.
Erasmo da Rotterdam fu una figura chiave dell'Umanesimo europeo, sostenendo un rinnovamento della Chiesa e promuovendo la lettura diretta della Bibbia.