Concetti Chiave
- Alla fine del '400, India e Cina avevano una superiorità tecnica e produttiva rispetto all'Occidente, con invenzioni come la carta, la bussola e la polvere da sparo.
- L'umanesimo e la domanda di spezie incentivarono la ricerca di nuove rotte commerciali, poiché le vie tradizionali furono ostacolate dai turchi.
- Venezia e Genova dovettero adattarsi ai cambiamenti geopolitici, con Venezia che negoziava per mantenere i propri interessi e Genova che esplorava rotte alternative.
- I portoghesi, sotto la guida di Enrico il Navigatore, esplorarono la costa africana, raggiungendo le Azzorre, Capo Verde e infine il Capo di Buona Speranza.
- Vasco da Gama completò la circumnavigazione dell'Africa nel 1498, aprendo la via per il commercio diretto con l'India e stabilendo la supremazia portoghese sugli scambi di spezie.
Indice
Superiore tecnologia orientale
India e Cina alla fine del ‘400 avevano una superiorità tecnica e produttiva rispetto all’occidente. Le conoscenze aritmetiche ed astronomiche erano piuttosto ampie per l’epoca; i cinesi avevano creato la carta, la polvere da sparo, la bussola magnetica che poi fu migliorata con 32 direzioni, la ghisa, la porcellana e la macina idraulica. L’astrolabio marittimo permetteva di intercettare gli astri anche a cielo coperto e si sviluppano nuove tecniche via mare ad esempio con le vele quadrate o latine triangolari e le cartografia (ecumene). In Africa c’erano ancora tribù e villaggi a parte l’attuale Nigeria. Nell’ancora sconosciuta America c’erano rari insediamenti di umani nomadi, il Messico e il Perù erano popolati da Maya, Aztechi e Inca.
Importanza delle spezie
Le spezie erano il prodotto più desiderato perché fondamentale per la conservazione dei cibi o il condimento soprattutto pepe (prodotto nel Malabar in India e destinato ai più ricchi),zenzero, zafferano, cannella (dall’isola di Ceylon), chiodi di garofano (da Molucche) e noce moscata e macis (arcipelago di Banda). Le spezie avevano anche qualità medicinali o afrodisiache ma solo il 10% giungeva in Europa nel XV secolo. L’umanesimo accrebbe la curiosità per i luoghi lontani e il bisogno di nuovi itinerari per il commercio poiché i turchi dopo il crollo dell’impero mongolo ostacolavano il passaggio più breve. Ciò rivoluzionò la percezione dello spazio geografico.
Espansione europea e nuove rotte
Fino ad allora Venezia aveva il suo maggiore punto d'approdo a Tana, nel mare d’Azov, mentre i genovesi (che avevano provato a superare le colonne d’ercole) a Caffa, in Crimea. Eliminando la via della seta Venezia con una trattativa ottenne la salvaguardia dei propri interessi, Genova intraprese rotte alternative. L’invenzione della stampa e l’introduzione di armi da fuoco sulle navi permise agli europei di prendere il sopravvento. Nel Medioevo si ignorava tutto ciò che stava fuori dal mediterraneo ma con le carte nautiche (dette portolani) erano più precise ed accurate, non si sapevano però con precisione longitudine e latitudine. Nel 1406 si ebbe la traduzione latina di Geografia corredata da 27 mappe e di Claudio Tolomeo (che ignorava l’esistenza dell’America) vissuto nel II secolo ma già noto per le sue teorie in Almagesto in cui spiegava in greco i movimenti dei pianeti collocando la Terra al centro dell’universo. Egli usava il sistema di meridiani e paralleli per indicare precisamente 8000 località e dopo poco i Portoghesi la corressero.
Portogallo e le esplorazioni atlantiche
Il portogallo era quasi indipendente e aveva un ruolo nel commercio atlantico oltre ad aver accolto gli ebrei fuggiti dalla Spagna che erano creatori di portolani; scoprirono le Canarie (isole fortunate) e come obiettivo avevano la Guinea per l’oro. Enrico il Navigatore fece così costruire a Sagres, nell’Algarve un grande laboratorio nautico per raccogliere tutte le notizie sull’Africa e finanziò i viaggi di esplorazione: 1419 si raggiunge Madera, otto anni dopo le Azzorre, nel 1434 Gil Eanes oltrepasso capo Bojador con piccole imbarcazioni a remi e a vela per poi passare alle caravelle e arrivare a Capo bianco e capo Verde. Ognuno tornava indietro dopo una scoperta e tutto era finanziato dallo Stato, fondamentale perché non si avevano certezze e quindi i privati non organizzavano queste partenze.
Tratta degli schiavi e scoperte portoghesi
Si diede anche inizio alla tratta degli schiavi indigeni e ad Arguim c’era un punto di raccolta. Dopo qualche anno di pausa per la morte di Enrico, nel 1469 i portoghesi raggiunsero Liberia e Costa d’Avorio e nel 1488 Bartolomeo Diaz arriva a capo di Buona Speranza, però vedendo che oltre si poteva raggiungere l’oceano indiano tornò indietro.
Vasco da Gama e la rotta per l'India
Partì poi Vasco da Gama l’8 luglio 1497 con la flotta destinata a raggiungere l’India: aveva 4 navi e 170 uomini e fece scalo a sant’Elena e Capo di Buona Speranza toccando le città mercantili frequentate da arabi, persiani, indiani e cinesi. Arrivarono a maggio a Calicut il più grande porto commerciale Indiano terminando la circumnavigazione dell’Africa. Acquistato il più possibile arrivò l’anno successivo a Lisbona con una nave: due erano cadute in tempesta, una fu incendiata perché colpita da scorbuto (assenza di vita. C). Nel 1502 Vasco ripartì con 15 velieri armati e 800 saldati obbligando il sovrano di Calicut ad avere solo rapporti commerciali con il Portogallo. Da allora ogni anno partì una nave per fare carico di spezie.
Conquiste portoghesi in Asia
I portoghesi occuparono anche Socotra e Hormuz costruendo fortezze e porti poi conquistarono Goa e Malacca, un importante nodo mercantile, infine arrivarono in Cina tramite Macao.
Domande da interrogazione
- Quali erano le principali innovazioni tecniche e produttive di India e Cina alla fine del '400?
- Qual era l'importanza delle spezie nel XV secolo?
- Come influenzò l'umanesimo la percezione dello spazio geografico?
- Quali furono i contributi del Portogallo alle esplorazioni marittime?
- Quali furono i risultati delle spedizioni di Vasco da Gama?
India e Cina avevano una superiorità tecnica e produttiva rispetto all'occidente, con innovazioni come la carta, la polvere da sparo, la bussola magnetica, la ghisa, la porcellana e la macina idraulica.
Le spezie erano fondamentali per la conservazione e il condimento dei cibi, con qualità medicinali e afrodisiache, ma solo il 10% giungeva in Europa.
L'umanesimo accrebbe la curiosità per i luoghi lontani e il bisogno di nuovi itinerari commerciali, rivoluzionando la percezione dello spazio geografico.
Il Portogallo, grazie a Enrico il Navigatore, costruì un laboratorio nautico a Sagres e finanziò viaggi di esplorazione, scoprendo Madera, le Azzorre e oltrepassando capo Bojador.
Vasco da Gama completò la circumnavigazione dell'Africa, raggiungendo l'India e stabilendo rapporti commerciali esclusivi con il Portogallo, portando spezie in Europa.