Concetti Chiave
- Il Rinascimento e la necessità di accedere direttamente alle spezie orientali hanno spinto le scoperte geografiche, supportate dal progresso tecnologico del XIV e XV secolo.
- La caravella, una nuova imbarcazione veloce e maneggevole, ha rivoluzionato la navigazione grazie alla sua capacità di sfruttare il vento e di trasportare provviste per viaggi lunghi.
- Il galeone ha sostituito la caravella nel Cinquecento per i viaggi oceanici, grazie alla sua maggiore robustezza e capacità di trasporto e armamento.
- L'uso di strumenti nautici perfezionati come la bussola, il quadrante e l'astrolabio ha migliorato la precisione delle carte nautiche e l'orientamento in mare aperto.
- Le grandi monarchie come Portogallo e Spagna hanno guidato l'espansione oceanica, investendo risorse significative nella costruzione e nell'equipaggiamento delle navi.
Indice
La nascita della caravella
Se la nuova cultura del Rinascimento fu una premessa indispensabile, se l'esigenza di accaparrarsi spezie e altre merci preziose direttamente in Oriente fu il fine, i mezzi vennero forniti dal progresso tecnologico del XIV e XV secolo.
In primo luogo si diffuse un nuovo tipo di imbarcazione: la caravella. Si trattava di un veliero maneggevole e molto veloce, con tre alberi dotati di due vele quadrate e una triangolare che potevano sfruttare il vento al meglio. La caravella non richiedeva un equipaggio numeroso e poteva perciò essere caricati di viveri per viaggi anche lunghi.
L'evoluzione del galeone
Nel corso del Cinquecento la caravella fu poi sostituita dal galeone, che divenne la nave più utilizzata per i viaggi oceanici, in quanto era più grande e più robusto della caravella. Il galeone era potentemente armato (solitamente con 30 cannoni) e per questo venne usato sia come nave da guerra che da trasporto.
Innovazioni nella navigazione
L'installazione sulle navi dei cannoni costituì un'innovazione fondamentale. Fu perfezionato l'uso della bussola e di altri strumenti nautici, come il quadrante e l'astrolabio, che permettevano di rilevare la posizione tramite l'osservazione delle stelle; anche le carte nautiche divennero più precise. Tutti questi strumenti permisero ai naviganti di orientarsi con sicurezza anche quando erano molto lontani dalle coste.
Il ruolo delle grandi monarchie
Per costruire ed equipaggiare le navi ad utilizzare nei viaggi transoceanici occorrevano ingenti capitali, che non potevano venire né da privati cittadini né da singole città (quantunque di grandi tradizioni come Venezia), ma solo dalle grandi monarchie. Solo le grandi monarchie, infatti, potevano investire le proprie risorse in imprese costose e rischiose, che non avrebbero fruttato immediati profitti. Perciò l'avvio all'espansione europea sui marini venne dato dal Portogallo e dalla Spagna, due Stati affacciati sull'Atlantico e particolarmente impegnati nella ricerca tecnologica e nel rinnovamento degli armamenti.
Domande da interrogazione
- Quali furono i principali mezzi tecnologici che facilitarono le scoperte geografiche durante la prima età moderna?
- Perché le grandi monarchie furono essenziali per l'espansione europea sui mari?
- Quali furono gli Stati che avviarono l'espansione europea sui mari e perché?
I principali mezzi tecnologici furono la caravella e successivamente il galeone, entrambi velieri avanzati per l'epoca. Inoltre, l'uso perfezionato della bussola, del quadrante, dell'astrolabio e delle carte nautiche più precise furono fondamentali per la navigazione.
Le grandi monarchie furono essenziali perché solo esse potevano investire le risorse necessarie per costruire ed equipaggiare le navi per i viaggi transoceanici, essendo imprese costose e rischiose che non avrebbero fruttato immediati profitti.
L'espansione europea sui mari fu avviata dal Portogallo e dalla Spagna, poiché erano Stati affacciati sull'Atlantico e particolarmente impegnati nella ricerca tecnologica e nel rinnovamento degli armamenti.
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