Concetti Chiave
- Gli Aztechi, popolazione nomade, si stabilirono sull'altopiano del Messico nel XIII secolo, dominando le regioni grazie alla loro superiorità militare e organizzativa.
- Tenochtitlàn, la capitale azteca, fu fondata intorno al 1300 e divenne il centro di un impero caratterizzato da un governo centralizzato con un re e un consiglio di nobili.
- La religione azteca, politeista, richiedeva sacrifici umani per mantenere l'ordine cosmico, spingendo gli Aztechi alla guerra per procurarsi vittime.
- La conquista spagnola fu facilitata dalla superiorità militare e dalle credenze azteche, che interpretavano l'arrivo di Cortés come il ritorno del dio Quetzalcoatl.
- La vita nei villaggi aztechi era semplice, basata sull'agricoltura e sul baratto, con un'alimentazione a base di mais e l'assenza di moneta, sostituita da merci come piume e cacao.
Indice
Origini e insediamento degli Aztechi
Gli Aztechi erano una popolazione nomade che intorno al XIII sec. si stabilì sull'altopiano del Messico, dove in precedenza si erano insediati i Toltecchi.
Furono l'ultima popolazione ad insediarsi nell'America Centrale. Sottomisero le popolazioni locali grazie alla propria superiorità militare e organizzativa, ma subirono l'influenza delle culture che vi erano fiorite nel corso dei secoli.
Intorno al 1300 fondarono la loro capitale Tenochtitlàn costruita con intelligenti accorgimenti urbanistici.
Da quì iniziarono l'espansione nelle regioni vicine e giunsero a dominare gran parte della regione.
Struttura sociale e dominio azteco
L'impero azteco era caratterizzato da un forte potere centrale esercitato dal re e da un consiglio di nobili di origine guerriera.
La società era organizzata in modo piramidale: al di sotto del re stavano i sacerdoti,la nobiltà, i liberi, e infine i servi e gli schiavi. Le popolazioni sottomesse agli Aztechi dovevano pagare dei tributi e scegliere al proprio interno vittime da inviare ai sacrifici: la durezza del dominio azteco causò diverse rivolte, e alla fine i popoli assoggettati aiutarono Cortés ad abbattere il regno di Montezuma II, l'ultimo re.
Religione e sacrifici umani
Gli Aztechi erano politeisti: le loro divinità, particolarmente numerose, erano identificate con animali o con fenomeni naturali, come il dio Sole.
Gli Aztechi avvertivano la continua presenza degli dei: ogni momento della vita (nascita, ingresso nell'età adulta, matrimonio, morte) era scandito da cerimonie.
I sacrifici umani avevano particolare importanza presso gli Aztechi: secondo i loro miti, infatti, gli antichi dei si erano sacrificati per mantenere il cosmo nell'ordine e non farlo ripiombare nel caos originario.
Anche agli uomini, dunque, era richiesto il loro contributo di sangue per la stabilità del mondo.
La necessità di trovare vittime sacrificati era fra i motivi che spingevano gli Aztechi alla guerra: erano infatti i prigionieri le offerte preferite.
Spesso venivano organizzate fra gli stessi Aztechi delle guerre sacre il cui fine non era l'uccisione dei nemici ma il sacrificio degli sconfitti. Le vittime venivano gettate nel fuoco, ma il sacrificio più consueto veniva compiuto dai sacerdoti sulle piramidi sacre squarciando il petto alla vittima, strappandogli il cuore e facendo colare il sangue lungo i gradoni. Questi riti causarono grande impressione sugli spagnoli, che si ritennero in dovere di sconfiggere e sterminare il popolo che aveva usanze tanto barbare.
Caduta dell'impero azteco
Come fu possibile che un impero, con secoli di vita, venne distrutto in pochi anni dagli Spagnoli? Per rispondere a questa domanda occorre tenere presente non solo la superiorità militare spagnola (con i loro cavalli e le armi da fuoco), ma anche le credenze degli Aztechi: l'arrivo degli Europei coincise infatti con un periodo caratterizzato da una serie di segni negativi per gli Aztechi.
Ad esempio in quel periodo era comparso una cometa che gli astrologi non sapevano spiegare, poi gli antichi miti parlavano di un re, Quetzalcoatl (il serpente piumato) divinizzato per le sue importanti riforme, che aveva abbandonato la regione via mare promettendo di ritornare.
La leggenda lo descriveva con la pelle bianca e la barba, tratti insoliti per gli Aztechi. L'arrivo di Cortés - che aveva proprio quell'aspetto - portò gli Aztechi a pensare che Quetzalcoatl fosse tornato.
Di qui, l'atteggiamento incerto fra amicizia e ostilità con l'imperatore Montezuma II accolse il conquistador e i suoi uomini.
Gli Spagnoli rivelarono ben presto le loro intenzioni e nel 1521 sottomisero tutto l'impero azteco.
Vita quotidiana e commercio
La maggior parte della popolazione dell'impero azteco viveva in piccoli villaggi, situati vicino alle zone coltivate e abitate al massimo da 50 famiglie. Le case erano molto semplici, costruite con canne o rami tenuti assieme da argilla o mattoni di fango seccati. La maggior parte delle abitazioni aveva una stanza sola, ci si sedeva e si dormiva su stuoie intrecciate.
Gli Aztechi non conoscevano la moneta: usavano invece come merce di scambio piume di pappagallo, gioielli,tessuti ricamati, chicchi di cacao.
L'alimentazione degli Aztechi era a base di mais, sotto forma di pagnotte; si mangiava anche patate, fagioli, zucche; la carne era fornita da tacchini, anatre o anche piccoli cani ingrassati apposta.
Gli Aztechi non possedevano metalli lavorati se non oro e argento. Le armi e gli attrezzi degli Aztechi erano di legno, di pietra o di ossidiana, un tipo di roccia di origine vulcanica.
Domande da interrogazione
- Qual era l'organizzazione sociale degli Aztechi?
- Qual era l'importanza dei sacrifici umani nella religione azteca?
- Come riuscirono gli Spagnoli a conquistare l'impero azteco?
- Come viveva la maggior parte della popolazione azteca?
- Quali erano le principali caratteristiche della capitale azteca, Tenochtitlàn?
La società azteca era organizzata in modo piramidale, con il re al vertice, seguito da sacerdoti, nobiltà, liberi, e infine servi e schiavi.
I sacrifici umani erano fondamentali per gli Aztechi, poiché credevano che il sangue umano fosse necessario per mantenere l'ordine cosmico e prevenire il caos.
Gli Spagnoli conquistarono l'impero azteco grazie alla loro superiorità militare e alle credenze azteche che vedevano l'arrivo di Cortés come il ritorno del dio Quetzalcoatl.
La maggior parte della popolazione azteca viveva in piccoli villaggi vicino alle zone coltivate, in case semplici fatte di canne o rami, e utilizzava il baratto come sistema di scambio.
Tenochtitlàn, fondata intorno al 1300, era costruita con accorgimenti urbanistici intelligenti e divenne il centro dell'espansione azteca nella regione.