Fabrizio Del Dongo
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Concetti Chiave

  • Giulio II, noto per la sua leadership militare, formò alleanze per rafforzare il potere papale, ma non riuscì a realizzare un'Italia indipendente.
  • Leone X, figlio di Lorenzo de’ Medici, sostenne la costruzione di S. Pietro tramite la vendita di indulgenze, affrontando la critica di Lutero.
  • Clemente VII subì il sacco di Roma e sottovalutò l'importanza della riforma protestante, portando a tensioni con l'Inghilterra di Enrico VIII.
  • Paolo III avviò il Concilio di Trento e sostenne la fondazione dei Gesuiti, puntando a una riforma interna della Chiesa e alla lotta contro le eresie.
  • Pio V e Gregorio XIII furono cruciali nel rafforzare l'autorità papale, rispettivamente con la vittoria a Lepanto e l'introduzione del calendario gregoriano.

Indice

  1. I papi del XVI secolo
  2. Giulio II e le alleanze militari
  3. Leone X e le indulgenze
  4. Adriano VI e la riforma protestante
  5. Clemente VII e il sacco di Roma
  6. Paolo III e il Concilio di Trento
  7. Pio V e la battaglia di Lepanto
  8. Gregorio XIII e il calendario gregoriano

I papi del XVI secolo

I papi più significativi de XVI secolo, a parte qualcuno il cui regno ha avuto una brevissima durata, sono:

Giulio II - Leone X - Adriano VI - Clemente VII - Paolo IV - Pio V - Gregorio XIII.

Giulio II e le alleanze militari

Giulio II salì al trono nel 1503 e al secolo si chiamava Giuliano della Rovere. Egli passò buona parte del suo pontificato a tessere e a disfare alleanze militari, e in molti casi, guidò addirittura di persona le truppe sul campo di battaglia. Dopo avere riconquistato Perugia e Bologna, egli costituì con la Francia e la Spagna, la lega di Cambrai, contro la Repubblica di Venezia. Sconfitta Venezia nella battaglia di Agnadello, tutti i domini della Serenissima in Italia vennero praticamente persi; ma poiché, né il Re di Francia, né l'Imperatore accettavano di favorire soltanto gli interessi del Papa, quest'ultimo trovò necessario entrare in contatto con i Veneziani, per difendersi da quelli che fino a poco prima erano stati i suoi alleati. Fu per questo che, successivamente, promosse la Lega Santa contro la Francia. Nel 1512 le truppe francesi vennero scacciate oltre le Alpi, ma al loro posto subentrarono altre potenze; Giulio II, benché si fosse assicurato stabilmente l'autorità papale negli Stati immediatamente attorno a Roma, non vide realizzato il suo sogno di vedere uno stato italiano indipendente.

Leone X e le indulgenze

A Giulio II successe Giovanni de’ Medici, figlio di Lorenzo il Magnifico, che prese il nome di Leone X. Per finanziare la costruzione della Basilica di S. Pietro, egli dette impulso alla vendita di indulgenze in tutta Europa. Con la bolla Exurge Domine, prese posizione contro Lutero che aveva criticato apertamente la pratica delle indulgenze per poi condannarlo come eretico l’anno successivo. In campo politico, non ebbe una posizione ferma poiché in base all'opportunità si schierò dapprima contro la Francia, divenendone successivamente alleato, per poi passare apertamente contro l'Impero. Nel 1521, Leone X fu colto da un improvviso malore e morì. Il suo decesso, avvenuto quando aveva soli 46 anni di età, diede luogo a numerose dicerie e sospetti di avvelenamento.

Adriano VI e la riforma protestante

L’anno successivo fu eletto papa Adriano V, al secolo Adriano di Utrecht, ultimo papa straniero prima di Karol Wojtila (Giovanni Paolo II). Nella gestione delle prime fasi della rivolta protestante in Germania, egli non riconobbe completamente la gravità della situazione; in Italia fu considerato un pedante professore straniero, cieco di fronte alla bellezza dell'antichità classica. Il suo regno fu molto breve.

Clemente VII e il sacco di Roma

Nel 1523, fu eletto papa Giulio de’ Medici, figlio illegittimo di Giuliano di Piero de’ Medici che assunse il nome di Clemente VII. Dopo un’iniziale posizione filoimperiale, egli aderì alle Lega di Cognac. Come reazione, nel 1527, i lanzichenecchi, truppe mercenarie dell’imperatore, invasero Roma e la sottoposero ad un violento saccheggio. Due anni dopo, egli si riappacificò con l’imperatore ed ottenne la restituzione di tutti territori dello Stato Pontificio e la restaurazione della signoria dei Medici a Firenze. Egli sottovalutò sempre la riforma protestante, ma a torto; infatti, nel frattempo, Enrico VIII, re d’Inghilterra, in risposta al rifiuto papale di accordargli il divorzio da Caterina d’Aragona, zia dell’Imperatore Carlo V, emanò l’Atto di Supremazia con cui si proclamava capo della Chiesa Anglicana.

Paolo III e il Concilio di Trento

Il suo successore, Paolo III (al secolo Alessandro Farnese) salì al trono pontificio nel 1534. Egli approvò la nascita dell’ordine dei Gesuiti che, insieme ad altri ordini ecclesiastici nati in quegli anni, si impegnarono nel far rivivere lo spirito missionario e militante della Chiesa. Qualche anno dopo, decretò la costituzione del Tribunale dell’Inquisizione, il cui compito era di perseguire ogni eresia. Finalmente, dopo tante convocazioni, Paiolo III, nel 1545, riuscì a riunire il Concilio di Trento: inizialmente, il Concilio era nato per ricomporre la frattura all’interno della Chiesa, ma successivamente, dopo il ritiro dei protestanti si occupò di definire i dogmi e di organizzare la lotta al protestantesimo. Il suo successore, Giulio III, riconvocò il Concilio di Trento, invitando di nuovo i rappresentanti della confessione religiosa.

Pio V e la battaglia di Lepanto

Fra i papi che seguirono dobbiamo ricordare Pio V e Clemente VIII. Pio V fondò la Congregazione dell’Indice che aveva il compito di individuare i testi da iscrivere all’Indice. Inoltre la flotta della Lega Santa che vegli aveva promossa, sconfisse i Turchi nella celebre battaglia di Lepanto.

Gregorio XIII e il calendario gregoriano

Nel 1582, papa Gregorio XIII introdusse il calendario gregoriano. Nel 1592, salì sul trono pontificio Ippolito Aldobrandini che prese il nome di Clemente VIII. Fra i fatti più importanti legati al suo nome abbiamo: il riconoscimento di Enrico IV re di Francia, appena convertitosi al cattolicesimo. Sotto il suo regno, fu tenuto il processo del Sant’Uffizio contro Giordano bruno che si concluse con la condanna morte del filosofo.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le principali azioni di Giulio II durante il suo pontificato?
  2. Giulio II, salito al trono nel 1503, si dedicò a tessere e disfare alleanze militari, guidando personalmente le truppe in battaglia. Creò la lega di Cambrai contro Venezia e successivamente la Lega Santa contro la Francia, ma non riuscì a realizzare il suo sogno di uno stato italiano indipendente.

  3. Come Leone X cercò di finanziare la costruzione della Basilica di San Pietro?
  4. Leone X promosse la vendita di indulgenze in tutta Europa per finanziare la costruzione della Basilica di San Pietro. Questa pratica fu criticata da Lutero, portando Leone X a condannarlo come eretico.

  5. Quali furono le conseguenze del rifiuto di Clemente VII di concedere il divorzio a Enrico VIII?
  6. Il rifiuto di Clemente VII di concedere il divorzio a Enrico VIII portò il re d'Inghilterra a emanare l'Atto di Supremazia, proclamandosi capo della Chiesa Anglicana, segnando una rottura significativa con la Chiesa Cattolica.

  7. Quali furono i contributi di Paolo III alla Chiesa durante il suo pontificato?
  8. Paolo III approvò la nascita dell'ordine dei Gesuiti, decretò la costituzione del Tribunale dell’Inquisizione e riuscì a convocare il Concilio di Trento, che si occupò di definire i dogmi e organizzare la lotta al protestantesimo.

  9. Qual è l'importanza del calendario gregoriano introdotto da Gregorio XIII?
  10. Il calendario gregoriano, introdotto da Gregorio XIII nel 1582, è importante perché ha corretto le imprecisioni del calendario giuliano, stabilendo un sistema più accurato per il calcolo degli anni bisestili e delle date, ed è ancora in uso oggi.

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