Concetti Chiave
- Il Medioevo, o "età di mezzo", è compreso tra la caduta dell'Impero Romano d'Occidente nel 476 e la scoperta dell'America nel 1492.
- Si suddivide in alto medioevo (VI-X secolo) con la decadenza urbana e basso medioevo (XI-XV secolo) caratterizzato da una ripresa economica e culturale.
- La società altomedievale vede uno spostamento dal centro urbano alla campagna, con la curtis come nucleo di produzione agricola e sociale.
- Le città si riducono e si spopolano, mentre le campagne tornano selvagge, con il bosco come risorsa economica e ambientale.
- I commerci languiscono per il deterioramento delle vie di comunicazione e l'invasione araba delle coste mediterranee rende difficoltoso il traffico marittimo.
Indice
Definizione e periodizzazione del Medioevo
Il termine Medioevo significa letteralmente “età di mezzo” ed indica il periodo compreso tra la fine del mondo antico e l’inizio dell’età moderna. I limiti che segnano l’inizio e la fine del Medioevo sono le date simboliche della caduta dell’Impero Romano d’Occidente, 476, e della scoperta dell’America da parte di Cristoforo Colombo, 1492. Inoltre questo arco cronologico è solitamente diviso in due fasi: l’alto medioevo, che va dal VI al X secolo e il basso medioevo, che va dal XI al XV secolo. Per la cultura rinascimentale il Medioevo pare come un periodo buio compreso tra la civiltà classica e quella rinascimentale. Invece il romanticismo vedeva in esso due valori fondamentali che sono la nascita delle culture nazionali e la spiritualità cristiana.
Contrasti culturali e sviluppo economico
Nonostante nel Medioevo ci sia l’apporto di popolazioni nuove, la definizione del ruolo politico del papato e la nascita delle lingue moderne; in esso vengono conservati dei temi del mondo antico che sono il cristianesimo che continua la sua affermazione come religione prevalente in Europa, le campagne accentuarono il processo di impoverimento e la vita cittadina decade soprattutto a causa della crisi economica che aveva scosso il mondo antico. Questi ultimi due aspetti sono caratteristici della prima fase del Medioevo, che si chiama alto medioevo, mentre già dopo il Mille, basso medioevo, in Europa maturano le condizioni di un grande sviluppo economico e culturale. Nel Medioevo l’Europa occidentale è stangata in una fase di regresso, invece varie parti del mondo limitrofo conservarono o incrementarono la loro ricchezza: qui infatti nel Medioevo che prosperarono la civiltà araba e quella bizantina. La fioritura di queste civiltà concorsero a marcare il decadimento del ruolo politico dell’Italia e, più in generale, la fine della centralità del Mediterraneo: in altre parole ci fu uno spostamento dell’asse politico europeo verso nord.
Decadenza urbana e crisi demografica
I territori dell'Europa occidentale che avevano fatto parte dell’impero romano, durante il sesto e settimo secolo, conobbero una gravissima crisi demografica, che condusse a un’imponente regresso della vita cittadina. Le città sopravvissute si ridussero enormemente di estensione si spopolarono. Le strade non furono più curate, i ponti crollarono, gli acquedotti andarono in rovina quindi le comunicazioni risultarono ovunque sempre più difficili. Il sistema urbano cadde in profonda decadenza. Già dal III secolo le città iniziarono a proteggersi costruendo mura, ciò significò restringere la precedente area urbana. La situazione si aggravò pesantemente nel corso dei secoli infatti le città si contrassero sempre più. Gli abitanti superstiti si adattarono a vivere accanto all’antico patrimonio urbano senza essere in grado di utilizzarlo pienamente, talvolta lo trasformarono in pascoli entro le mura; in altri casi l’abbandono fu totale e i vecchi centri assunsero l’aspetto di città fantasma.
Risorse naturali e vita rurale
Nelle campagne vaste porzioni di terra rimasero incolte e si inselvatichirono. Stagni, laghi e paludi rappresentarono una risorsa fondamentale, in quanto permettevano la pesca e la caccia di selvaggina palustre. I boschi tornarono a invadere le campagne perché disboscare un terreno era un lavoro lungo e assai difficile. Quindi per l’uomo dell’alto medioevo la foresta è una presenza incombente. La foresta è anche una grande e indispensabile risorsa economica perché il legno è la principale materia prima non solo per gli attrezzi del contadino e dell’artigiano, ma anche per la costruzione di case; inoltre è una fondamentale fonte di energia. Inoltre il bosco forniva ghiande per l'allevamento dei maiali, cacciagione e bacche commestibili.
Declino dei commerci e economia rurale
I commerci entrarono in una fase di grave stagnazione a causa della decadenza delle vie di comunicazione e della crescente presenza di banditi lungo le strade. A ciò si aggiunse l'uso sempre più limitato della moneta, era solito usare il baratto. Inoltre a partire dal VII secolo gli arabi si impadronirono di buona parte delle coste mediterranee, rendendo impercorribili le rotte marine. L’Europa dell’alto medioevo fu un Europa senza mare.
Struttura sociale e ruolo della curtis
Il centro della società altomedievale si spostò dalla città alla campagna. Il nucleo di produzione era l'azienda agraria, o Curtis. La curtis era divisa in due parti: la pars dominica, o parte del signore, che veniva generalmente coltivato dagli schiavi sotto la supervisione di un latifondista aristocratico o ecclesiastico e la pars massaricia che era invece costituita dai poderi coltivati dai Massari dalle loro famiglie, i quali erano vincolati al terreno che dovevano coltivare e non potevano abbandonarlo, appunto per questo venivano detti servi della gleba ovvero della zolla di terra. I massari, oltre versare il tributo annuale, dovevano periodicamente coltivare la pars dominica. Queste prestazioni dette Corvees, potevano impegnare anche tre giorni alla settimana ed erano particolarmente gravose per i coloni. Le condizioni di Generale insicurezza e instabilità favorirono la diffusione del latifondo perché molti piccoli proprietari chiedevano la protezione di grandi latifondisti. Essi donavano ai signori la loro terra per riceverla in uso in cambio di un affitto. Il Signore quindi esercitava una funzione sia economica sia politica, e la curtis, oltre che unità produttiva, era anche la cellula di un organizzazione sociale altrimenti inesistente. Quella dell’Alto Medioevo fu un’economia di sussistenza.
Influenza del cristianesimo sulla schiavitù
Migliorarono le condizioni di schiavitù grazie al cristianesimo, infatti gli schiavi non potevano essere venduti separatamente se sposati. Inoltre questo fenomeno ebbe conseguenze culturali e tecniche profonde perché contribuì alla riabilitazione del lavoro manuale e spinse a cercare soluzioni per rendere più efficiente il lavoro umano.
Domande da interrogazione
- Quali sono i limiti temporali del Medioevo e come viene suddiviso?
- Come viene percepito il Medioevo dalle culture rinascimentale e romantica?
- Quali furono le conseguenze della crisi demografica nel VI e VII secolo in Europa occidentale?
- Qual era il ruolo della foresta nell'economia dell'alto medioevo?
- Come si organizzava la produzione agricola nella società altomedievale?
Il Medioevo è compreso tra la caduta dell'Impero Romano d'Occidente nel 476 e la scoperta dell'America nel 1492. È suddiviso in alto medioevo (VI-X secolo) e basso medioevo (XI-XV secolo).
La cultura rinascimentale vede il Medioevo come un periodo buio tra la civiltà classica e quella rinascimentale, mentre il romanticismo lo apprezza per la nascita delle culture nazionali e la spiritualità cristiana.
La crisi demografica portò a un regresso della vita cittadina, con città che si ridussero di estensione, strade e infrastrutture in rovina, e un generale spopolamento.
La foresta era una risorsa economica fondamentale, fornendo legno per costruzioni e attrezzi, energia, e alimenti come ghiande, cacciagione e bacche.
La produzione agricola era centrata sulla curtis, divisa in pars dominica e pars massaricia, con i massari che coltivavano la terra e dovevano prestare lavoro al signore, in un'economia di sussistenza.