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Concetti Chiave

  • Charlotte Corday, nata nel 1768 in Francia, è conosciuta per il suo ruolo cruciale durante la Rivoluzione francese e il suo legame con i Girondini.
  • Orfana di madre da bambina, Charlotte crebbe nel convento dell'Abbaye aux Dames a Caen, dove sviluppò un amore per la lettura e un interesse per le idee rivoluzionarie.
  • Fortemente influenzata dai Girondini, Corday si oppose ai Montagnardi radicali, vedendo nei Girondini i potenziali salvatori della Francia.
  • Decisa a fermare la violenza rivoluzionaria, assassinò Jean-Paul Marat, leader giacobino, il 13 luglio 1793, sperando di porre fine al terrore.
  • Dopo l'assassinio, Corday fu processata e giustiziata il 17 luglio 1793; la sua esecuzione avvenne pubblicamente a Parigi, segnando la sua figura come un'icona storica.

All’interno di questo appunto viene descritta la vita di Charlotte Corday. Di seguito sono riportate tutta una serie di informazioni riguardo chi era Charlotte Corday, gli anni giovanili, la sua presa di posizione nella Rivoluzione francese, il delitto di Marat ed infine il processo e la morte.

Indice

  1. Origini e famiglia di Charlotte Corday
  2. Assassinio di Jean-Paul Marat
  3. Influenza dei Girondini su Charlotte
  4. Educazione e influenze intellettuali
  5. Piano per l'assassinio di Marat
  6. Motivazioni dietro l'omicidio di Marat
  7. Preparazione e esecuzione dell'omicidio
  8. Processo e condanna di Charlotte Corday

Origini e famiglia di Charlotte Corday

Marie-Anne Charlotte de Corday d'Armont, conosciuta al pubblico semplicemente come Charlotte Corday, era una donna francese tra le più celebri rivoluzionarie operanti nel corso della Rivoluzione francese. È nata il 27 luglio del 1768 a Saint-Saturnin-des-Ligneries nell’Écorches, in Francia, all’interno di una famiglia di nobili origini. Il tragediografo Pierre Corneille era uno dei suoi progenitori da parte di sua madre. Mentre suo padre che si chiamava Jacques François de Corday, Seigneur d'Armont, e sua madre, chiamata Charlotte Marie Jacqueline Gaultier de Mesnival, erano cugini.

Assassinio di Jean-Paul Marat

In seguito all’assassinio di Jean-Paul Marat, il quale era un leader giacobino, Charlotte Corday fu messa in carcere e giustiziata con l’uso della ghigliottina. La rivoluzionaria rimase orfana di madre quando era ancora una bambina. La vita e l'eredità di Charlotte Corday nella Rivoluzione francese articoloPer tale è motivo, è cresciuta nel convento dell'Abbaye aux Dames a Caen.

Influenza dei Girondini su Charlotte

Nel frattempo, nel periodo in cui la rivoluzione iniziava a radicalizzarsi e gli atti di terrore cominciavano a diventare sempre più frequenti, la Corday sposava gli ideali dei Girondini. Infatti, è stata ispirata proprio dai loro discorsi e si è avvicinata a diversi gruppi girondini che ha incontrato quando si trovava a Caen. Il gruppo dei Girondini sostenevano un percorso moderato verso la rivoluzione ed erano preoccupati su come la rivoluzione stesse iniziando a diffondersi. La sua violenta opposizione nei confronti dei radicali e degli istigatori che stavano causando il cosiddetto “terrore” alla fine l'ha portata alla decisione di procedere con l'assassinio di Marat, il quale era un politico ma anche giornalista di un certo spessore che aveva svolto un ruolo di estrema importanza all’interno della radicalizzazione della rivoluzione. Quando vene commesso questo omicidio, Charlotte Corday aveva appena 24 anni e fu giustiziata per questo. Poi nel 1847, l'autore Alphonse de Lamartine le diede il soprannome di “l'ange de l'assassinat” solo dopo la morte, per indicare la giovane età di quella ragazza che aveva compiuto un gesto così crudele.

Educazione e influenze intellettuali

Charlotte Corday era molto piccola quando la madre e la sorella maggiore l’hanno lasciata a causa di una tragica morte. Per questo motivo suo padre, molto provato dalla tragica situazione, decise di mettere Charlotte e sua sorella minore nel convento dell'Abbaye aux Dames a Caen. È cresciuta lì, leggendo le opere di Plutarco, Rousseau e Voltaire nella biblioteca dell'abbazia. Successivamente nel 1791, iniziò a vivere con sua cugina chiamata Madame Le Coustellier de Bretteville-Gouville, sempre a Caen. Tra le due giovani si sviluppò un profondo legame tanto che la Corday divenne l'unica erede della tenuta.

Piano per l'assassinio di Marat

Quando la Rivoluzione francese iniziò ad avere maggiori sostenitori, Charlotte Corday fu fortemente influenzata dal gruppo dei Girondini. La giovane donna era attratta dai loro discorsi appassionati e prendeva in simpatia i gruppi di girondini che frequentava a Caen. Sosteneva la filosofia che stava alla base di questi gruppi rivoluzionari e da lì iniziò a capire che le sue convinzioni erano molto vicine alle loro. Infatti, pensava che alla fine i Girondini sarebbero stati i salvatori della Francia. Venivano criticati i Montagnardi, che volevano seguire un percorso più radicale. Quest'ultimo gruppo riteneva che per proteggere la rivoluzione dall'invasione e dalla guerra civile, i suoi diffamatori dovessero essere terrorizzati e uccisi.

Però la filosofia di pensiero sostenuta da Charlotte Corday contraddiceva quello che sostenevano i Montagnardi. Perciò l’insieme di tutti questi fattori alla fine l'hanno portata a progettare e compiere il suo piano per assassinare Jean-Paul Marat, il quale era il responsabile del passaggio alla radicalizzazione della rivoluzione.

Motivazioni dietro l'omicidio di Marat

Marat faceva parte della fazione radicale giacobina affermatasi soprattutto durante questo periodo di terrore. Era un giornalista e per tale motivo poteva esercitare un'autorità e un controllo grazie al suo giornale "L'Ami du peuple".

Charlotte Corday decise di ucciderlo per alcuni motivi, come per esempio il fatto di essere inorridita dai massacri di settembre, per i quali ha incolpato Marat.

Marat veniva visto come un pericolo per la repubblica e di conseguenza la sua morte avrebbe posto fine alla violenza per tutta la nazione. Ulteriormente, considerava un errore l'esecuzione del re Luigi XVI. Sperava nell’introduzione di una struttura politica simile a quella dell'antica Roma o della Grecia ma, a causa delle opere di Marat, già sapeva che non sarebbe stato possibile tutto ciò.

Preparazione e esecuzione dell'omicidio

Poi il 9 luglio 1793, andò a Parigi, portando con sé una copia delle "Vite parallele" di Plutarco. Lì affittò una stanza all'Hôtel de Providence e acquistò una lama da 15 cm. Nei giorni a venire, scrisse il suo Addresse aux Français amis des lois et de la paix, ovvero un discorso in cui giustificava l'assassinio che avrebbe compiuto. L’assassinio è avvenuto quando Marat si trovava nella sua vasca da bagno. Era solito incontrare i suoi visitatori in un momento simile, perché forse soffriva di dermatite erpetiforme e i bagni caldi attenuavano questa sua condizione. Proprio in quel momento Charlotte Corday prese un coltello e lo uccise. Lo stesso omicidio è l'oggetto del dipinto 'La morte di Marat' di Jacques-Louis David.

Processo e condanna di Charlotte Corday

In seguito all’omicidio, Charlotte Corday è stata sottoposta a tre diversi interrogatori, in cui sosteneva di essere sempre stata repubblicana e di non avere complici. Dopo vari incontri, la Corday fu giudicata colpevole e condannata alla ghigliottina il 17 luglio del 1793 nella Place de Grève. Indossava una camicetta rossa, il che significava che era una traditrice condannata, la quale aveva ucciso un rappresentante del popolo. Il tutto avvenne di fronte ad una folla numerosa e curiosa.

Domande da interrogazione

  1. Chi era Charlotte Corday e quale ruolo ha avuto nella Rivoluzione francese?
  2. Charlotte Corday era una rivoluzionaria francese nota per l'assassinio di Jean-Paul Marat, un leader giacobino. Era influenzata dai Girondini e si opponeva alla radicalizzazione della Rivoluzione francese.

  3. Quali furono gli anni giovanili di Charlotte Corday e come influenzarono le sue scelte future?
  4. Charlotte Corday crebbe nel convento dell'Abbaye aux Dames a Caen dopo la morte della madre. Qui lesse opere di Plutarco, Rousseau e Voltaire, che influenzarono le sue idee rivoluzionarie.

  5. Perché Charlotte Corday decise di assassinare Jean-Paul Marat?
  6. Charlotte Corday decise di uccidere Marat perché lo considerava responsabile della radicalizzazione della Rivoluzione e dei massacri di settembre. Credeva che la sua morte avrebbe fermato la violenza in Francia.

  7. Come avvenne l'assassinio di Marat da parte di Charlotte Corday?
  8. Charlotte Corday uccise Marat mentre era nella sua vasca da bagno, un momento in cui riceveva visitatori. Lo pugnalò con un coltello, giustificando l'atto come necessario per la pace.

  9. Quali furono le conseguenze per Charlotte Corday dopo l'assassinio di Marat?
  10. Dopo l'assassinio, Charlotte Corday fu arrestata, processata e condannata alla ghigliottina. Fu eseguita il 17 luglio 1793, indossando una camicetta rossa che indicava il suo tradimento.

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