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Concetti Chiave

  • Carlo Magno lasciò un vasto impero, ma la sua successione portò a problemi con aristocrazia, difese territoriali e vassalli sempre più indipendenti.
  • Ludovico il Pio, unico figlio di Carlo Magno, non riuscì a controllare i vassalli e la sua decisione di dividere il regno tra i suoi figli portò a conflitti e divisioni.
  • Il trattato di Verdun del 843 divise l'impero carolingio in tre regni distinti, contribuendo al declino del potere centrale e all'ereditarietà dei feudi.
  • Dopo la deposizione di Carlo il Grosso, si formarono tre regni, tra cui il regno di Germania dove Ottone I rafforzò il potere imperiale e vinse contro gli Ungari nel 955.
  • Ottone I scese in Italia, unificando il regno e stabilendo il controllo sulla Chiesa, dando vita al Sacro Romano Impero Germanico con un'influenza tra Germania e Italia.

Indice

  1. La successione di Carlo Magno
  2. Divisione dell'impero carolingio
  3. La guerra per la successione
  4. La dissoluzione dell'impero
  5. Formazione dei nuovi regni
  6. Il regno di Germania
  7. Il regno di Italia
  8. Ottone III e la dinastia di Franconia

La successione di Carlo Magno

Alla sua morte, 814, Carlo Magno lasciò un impero vastissimo e ben organizzato, il primo problema era, tuttavia, la successione al trono. Il territorio doveva essere diviso tra i figli maschi, anche se l’unico in vita era Ludovico, mentre un secondo problema era i rapporti con l’aristocrazia: i vassalli presero un potere ed una indipendenza sempre maggiore, un terzo problema riguardava invece le difese del territorio minacciato dall’esterno soprattutto da pirati, dato che l’impero non aveva una flotta, e dagli Ungari.

I successori di Carlo si trovarono in difficoltà sul piano militare siccome i vassalli si sottraevano dagli obblighi mantenendo un carattere perlopiù difensivo.

Ludovico non era il figlio prediletto, era preferito Pipino, che tuttavia morì, dunque siccome Ludovico era l’unico figlio allora in vita Carlo lo associò al trono.

L’imperatore continuò l’attività del padre soprattutto nell’alleanza con la chiesa (da qui Pio) e nella diffusione della Regola di san Benedetto, egli era tuttavia incapace di dominare i vassalli e questa debolezza si affrontò quando dovette affrontare il problema di successione:

Divisione dell'impero carolingio

Ludovico aveva 3 figli, più tardi 4, e per non escludere l’ultimo pensò ad una nuova divisione che portò all’inizio di gravi conflitti (nell’833 venne addirittura deposto Ludovico), nell’840 l’imperatore morì e i 3 figli sopravvissuti si divisero il regno:

‐ Lotario, primogenito, ereditò il titolo imperiale e le regioni centrali

‐ Ludovico II, ne erano strettamente legate le regioni orientali

Carlo il Calvo, 4 figlio, che occupò le regioni occidentali

La guerra per la successione e la fine dell’impero carolingio (887)

La guerra per la successione

Lotario pretese che i fratelli cadetti si considerassero suoi sottoposti, gli altri due allora si allearono contro il primogenito sconfiggendolo e nell’843, con il trattato di Verdun, si stabilì la divisione dell’impero.

Questo trattato portò alla creazione di 3 grandi stati, nonostante l’impero rimaneva uno, anche se i sovrani erano indipendenti l’uno tra l’altro. Il potere del sovrano calò sempre di più finché i feudatari considerarono il feudo come proprietà da poter lasciare ai propri figli. Nell’877 con il capitolare di Quierzy (dove venne stabilito che in caso di assenza o di lontananza dell’imperatore i feudi maggiori diventassero di diritto ereditari) Carlo il Calvo fu costretto a riconoscere l’ereditarietà dei feudi maggiori.

La dissoluzione dell'impero

Alla morte di Carlo si scatenarono altre guerre per la successione finché Carlo III (il Grosso) nell’881 si fece incoronare ma per la sua debolezza fu costretto ad abdicare nell’887 dai vassalli.

L’impero giunse alla dissoluzione e i vassalli si garantirono autonomie approfittando della situazione.

Formazione dei nuovi regni

Dopo la deposizione di Carlo il Grosso si formarono 3 regni:

• Il regno di Francia, la cui corona andò a Oddone di Parigi, qui lo strapotere dei vassalli portò all’anarchia finché Ugo Capeto si fece nominare re e diede vita alla dinastia dei Capetingi (fino al 1328), Ugo stabilì che il regno doveva essere passato indiviso al primogenito maschio

Il regno di Germania

• Il regno di Germania, la cui corona andò a Arnolfo di Carinzia, comprendeva i territori a destra del Reno ed era diviso in 4 ducati: Franconi, Svevo-Alamanni, Bavari e Sassoni. La corona veniva affidata per elezione a uno dei quattro duchi, nel 919 per la frammentazione del potere e per le minacce esterne fu eletto re Enrico I di Sassonia che intraprese un’opera di riforma amministrativa e militare; nel 935 ampliò i confini e assoggettò parte delle popolazioni slave. Nel 936 morì e passò al potere Ottone primo che affrontò 3 problemi: il conflitto con gli Ungari, i rapporti con l’aristocrazia e le relazioni con la Chiesa. Ottone rafforzò l’azione politico-militare del padre e rafforzò i confini orientali del regno; facendo così l’imperatore nel 955 riportò una vittoria contro gli Ungari nella battaglia di Lechfeld e ridusse i benefici concessi ai vassalli aumentando il potere dei vescovi, questa scelta darà poi vita ad una lotta per le investiture mentre nel regno di Ottone rafforzò il potere imperiale.

Il regno di Italia

• Il regno di Italia, andò al marchese del Friuli Berengario I, tuttavia nel 961 Ottone scese in Italia facendosi proclamare re e imperatore l’anno dopo dal papa. Sembrò rinascere l’impero romano, questo mito fu alla base del fermento culturale che caratterizzò gli anni a venire. Il SRIGermanico si differenzia dal SRI dei carolingi, l SRIG aveva come asse fondamentale nella regione tra Germania e Italia. Ottone scese in Itali per rafforzare i confini orientali e per porre il controllo su Chiesa e papa. Egli organizzò in Friuli una rete difensiva di castelli ed impose un pontefice di propria scelta, ma soprattutto nel febbraio 962 emanò il “Privilegio di Ottone” che stabilì che l’elezione papale dovesse avvenire con il consenso dell’imperatore, così il papa divento sottoposto all’autorità imperiale.

Ottone III e la dinastia di Franconia

Dopo la morte di Ottone (973) passò al potere il figlio Ottone II che guidò il regno per poco tempo, nel 983 salì al potere Ottone III a soli 3 anni, per cui governò prima la madre Teofano, poi la nonna che lottarono contro Enrico di Baviera. Ottone III era colto e idealista, impose l’elezione di Silvestro II e trasferì la sede imperiale a Roma. Fu costretto a fuggire da questa nel 1002 per una insurrezione popolare, morì lo stesso anno accompagnato da Silvestro l’anno successivo. L’ultimo esponente fu Enrico II detto “Il Santo” che dedicò il suo tempo alla riaffermazione della autorità imperiale in Germania, dopo la sua morte nel 1024 il titolo imperiale passò a Corrado II, il Salico, iniziatore della dinastia di Franconia.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono i principali problemi affrontati dopo la morte di Carlo Magno?
  2. Dopo la morte di Carlo Magno, i principali problemi furono la successione al trono, i rapporti con l'aristocrazia e le difese del territorio minacciato da pirati e Ungari.

  3. Come Ludovico il Pio gestì la successione al trono?
  4. Ludovico il Pio, avendo quattro figli, cercò di non escludere nessuno, il che portò a conflitti gravi e alla sua deposizione temporanea. Alla sua morte, i tre figli sopravvissuti divisero il regno.

  5. Cosa stabilì il trattato di Verdun?
  6. Il trattato di Verdun, firmato nell'843, stabilì la divisione dell'impero carolingio in tre grandi stati, mantenendo formalmente l'unità imperiale ma con sovrani indipendenti.

  7. Quali furono le azioni principali di Ottone I nel regno di Germania?
  8. Ottone I affrontò il conflitto con gli Ungari, rafforzò i confini orientali, ridusse i benefici ai vassalli e aumentò il potere dei vescovi, consolidando il potere imperiale.

  9. Quali furono le conseguenze del "Privilegio di Ottone"?
  10. Il "Privilegio di Ottone" stabilì che l'elezione papale dovesse avvenire con il consenso dell'imperatore, rendendo il papa sottoposto all'autorità imperiale e rafforzando il controllo imperiale sulla Chiesa.

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