Concetti Chiave
- L'incoronazione di Carlo Magno nel 800 a Roma segnò la nascita del Sacro Romano Impero, unendo il potere religioso e politico sotto l'egida cristiana.
- Il Sacro Romano Impero si differenziava dall'antico Impero Romano per estensione geografica e per la sua natura cristiana, con un'asse principale da Aquisgrana a Roma.
- L'organizzazione del governo imperiale era centralizzata nel Palatium, con figure chiave come il cancelliere, il conte palatino e il camerario gestendo diverse funzioni amministrative e giudiziarie.
- Le leggi imperiali e la suddivisione in province con conti e marchesi come amministratori locali garantivano il controllo territoriale e la difesa delle frontiere.
- Carlo Magno introdusse una riforma monetaria basata sull'argento, con la Libra come unità monetaria, differenziando l'economia del Sacro Romano Impero da quella bizantina e araba.
Indice
L'incoronazione di Carlo Magno
A Roma, la notte di Natale dell’ 800 per iniziativa del nuovo Papa Leone III. Quest’ultimo durante la celebrazione religiosa del Natale pose la corona sul capo del re franco. Si tratta di una mossa abilissima di papa Leone, che con questo atto affermava definitivamente la propria indipendenza da Costantinopoli legandosi all’impero occidentale e stabilendo il principio che il potere proveniva da Dio e che spettava quindi al papa il diritto di conferirlo.
Il nuovo impero carolingio
Nacque dunque un nuovo impero, germanico e Cristiano, il Sacro Romano Impero. Carlo Magno si poneva in aperto contrasto con l’Impero d’Oriente, il cui trono era occupato dall’imperatrice Irene. Dopo l’iniziale rifiuto, nell'812 venne stipulato il trattato di Aquisgrana, con cui Costantinopoli, riconobbe a Carlo Magno il titolo di Imperatore. L’incoronazione di Carlo Magno fu vissuta come la restaurazione dell’antico Impero Romano, in realtà si trattava di un’istituzione nuova. La differenza più evidente era quella geografica: l’impero carolingio coincideva solo in parte con l’antico impero di Roma, visto che ne restavano escluse la penisola iberica, l’Italia meridionale, l’Inghilterra e l’Africa settentrionale, e d’altra parte dominava vaste zone della Germania che sono rimaste sempre al di fuori dei confini romani. Questa nuova formazione aveva il suo asse portante sulla linea nord-sud che andava da Aquisgrana a Roma ed era quindi un impero continentale. L’impero carolingio era inoltre un impero cristiano. La religione era l’elemento unificatore delle numerose popolazioni che vivevano nel Sacro Romano Impero.
Organizzazione del Sacro Romano Impero
L’ultimo elemento di differenza con l’antico impero romano era l’organizzazione statale. Il governo centrale dell’impero era costituito dal Palatium, dove vivevano l’imperatore e la sua corte itinerante di chierici e cavalieri. Carlo Magno infatti, pur risiedendo ad Aquisgrana, la nuova capitale dell’Impero, frequentava anche altre residenze secondarie. La figura politica più importante del Palatium era il cancelliere, un chierico che presiedeva gli affari ecclesiastici, compilava gli atti legislativi e curava gli Archivi di Stato.
Vi era poi il conte palatino, responsabile dell’amministrazione della giustizia in assenza dell’ imperatore. Infine il Camerario era preposto agli uffici che amministravano il patrimonio imperiale. Un importante strumento di governo erano le leggi che potevano valere per tutto l’Impero e potevano riguardare situazioni particolari. L’impero era suddiviso in centinaia di provincie a capo delle quali vi erano i conti, le cui funzioni principali erano l’amministrazione della giustizia e la convocazione dell’esercito. A volte i conti erano aiutati dai Visconti e dagli Scabini, i giudici che gli assistevano nei processi. Nelle zone di confine la necessità di difendersi dalle incursioni aveva portato alla costituzione di unità territoriali: le Marche, governate dai marchesi. Per vigilare sull’operato dei conti e dei marchesi erano nominati dei missi dominici solitamente in coppia.
Riforma monetaria di Carlo Magno
Carlo fece un'importante riforma monetaria finalizzata al sostegno dei commerci e dei mercati, con cui determinò la nascita di un nuovo sistema monetario, basato sulla lira, parallelo a quelli vigenti a Bisanzio e nelle terre arabe. La base dei sistemi monetari bizantini e arabi era il metallo più prezioso, l'oro, perché questa economia era più vivace rispetto a quella del sacro impero poiché esso non aveva sbocchi sul mare. In Europa, nonostante il declino dei traffici e la crisi delle città, non scomparve la moneta come strumento di scambio, di misura del valore e di accumulazione della ricchezza, ma essa era costituita da argento. Questa riforma fu introdotta verso la fine dell’ottavo secolo e rimase in Europa per molti secoli. Essa prevedeva che l’unità di misura detta Libra divenisse anche l’unità monetaria.
Domande da interrogazione
- Qual è stato il significato dell'incoronazione di Carlo Magno da parte di Papa Leone III?
- Quali erano le differenze principali tra il Sacro Romano Impero e l'antico Impero Romano?
- Come era organizzato il governo centrale del Sacro Romano Impero sotto Carlo Magno?
- Quali riforme economiche ha introdotto Carlo Magno nel Sacro Romano Impero?
- Qual era il ruolo dei missi dominici nel Sacro Romano Impero?
L'incoronazione di Carlo Magno da parte di Papa Leone III ha segnato la nascita del Sacro Romano Impero, affermando l'indipendenza del Papa da Costantinopoli e stabilendo il principio che il potere proveniva da Dio, conferito dal Papa.
Le differenze principali includevano la geografia, poiché il Sacro Romano Impero non comprendeva la penisola iberica, l'Italia meridionale, l'Inghilterra e l'Africa settentrionale, ma includeva vaste aree della Germania. Inoltre, era un impero cristiano con un'organizzazione statale diversa, centrata sul Palatium.
Il governo centrale era costituito dal Palatium, con l'imperatore e la sua corte itinerante. Il cancelliere, un chierico, presiedeva gli affari ecclesiastici e legislativi. Il conte palatino amministrava la giustizia, mentre il Camerario gestiva il patrimonio imperiale.
Carlo Magno ha introdotto una riforma monetaria che ha creato un nuovo sistema basato sulla lira, utilizzando l'argento come base, in contrasto con i sistemi bizantini e arabi basati sull'oro. Questa riforma ha sostenuto i commerci e i mercati.
I missi dominici erano incaricati di vigilare sull'operato dei conti e dei marchesi, solitamente nominati in coppia, per garantire l'efficacia dell'amministrazione e della giustizia nelle province dell'impero.