Concetti Chiave
- Giustiniano, imperatore d'Oriente dal 527, esercitava un'autorità assoluta con il cesaropapismo, unendo potere politico e religioso.
- Sotto Giustiniano, l'esercito bizantino, guidato da Belisario, riconquistò importanti territori come Africa, Italia e parte della Spagna tra il 533 e il 554.
- La guerra gotica lasciò l'Italia impoverita e spopolata, con un notevole calo demografico e un'economia in declino.
- L'Italia divenne una provincia sotto pesanti imposizioni fiscali, causando malcontento e il distacco di alcuni territori dall'autorità bizantina.
- Il Corpus Iuris Civilis, emanato da Giustiniano nel 528, divenne la base del diritto civile in Europa occidentale per secoli.
Indice
L'ascesa di Giustiniano
Nel 527 diventa imperatore Giustiniano nell’impero d’oriente che aveva dimostrato stabilità politica (prestigio della figura dell’imperatore, efficienza della burocrazia, collaborazione con la chiesa); superiorità dell’esercito (pochi germanici nell’esercito, rafforzamento limes); superiorità economica (città e campagne più popolose e produttive, minore numero di guerre).
Il potere assoluto del basileus
L’imperatore godeva di un’autorità assoluta tipica del monarca orientale chiamato "basileus": aveva nelle sue mani il potere militare, civile, promulgava le leggi, emetteva sentenze inappellabili e dichiarava pace o guerra. Inoltre aveva la massima autorità religiosa che gli permetteva di prendere tutte le decisioni dell’ambito religioso causando però la subordinazione del potere religioso a quello politico. Questo fenomeno viene definito cesaropapismo.
Le origini e la carriera di Giustiniano
Giustiniano aveva origine illirica e aveva percorso una brillante carriera militare, era il nipote di Giustino, infatti lo sostituì alla sua morte, sposò Teodora nel 525, la donna con cui divenne imperatore (tra il sesto e l’undicesimo secolo le donne godevano di una situazione migliore rispetto ad altri periodi e avevano molti più diritti rispetto a epoche precedenti).
Le conquiste militari di Giustiniano
Giustiniano condannò tutti i movimenti eretici pesantemente, sviluppa la burocrazia e la diplomazia imperiale, rafforza l’esercito pagando mercenari di origine illirica e germanica poiché erano considerati i migliori soldati, realizza un efficiente sistema di fortificazioni per difendere l’impero. Per quanto riguarda la politica estera invece, tra il 533 e il 534 l’esercito guidato da Belisario assale il regno dei Vandali riconquistando l’Africa, la Sardegna, la Corsica e le Baleari. Dal 535 al 540 Belisario conquista l’Italia e sconfigge il re dei Goti Vitige. Per 15 anni l’italia è sotto il dominio bizantino, però i Goti riconquistano l’Italia guidati da Totila. Allora nel 552 Giustiniano invia prima Belisario, poi Narsete, uomo di corte esperto sia di politica che di armi, per sconfiggere i Goti una seconda volta. La missione ebbe successo e sconfissero prima Totila a Tagina, poi Teia, l’ultimo re dei Goti, alla falde del Vesuvio. Infine tra il 553 e il 554 l'esercito bizantino, sotto il comandante Liberio, sottrae ai Visigoti il Sud della Spagna.
Le conseguenze della guerra gotica
Al termine della guerra gotica l’Italia ne era uscita stremata, priva sia di risorse che di uomini, infatti nel secondo secolo la popolazione era di 40 milioni di abitanti, nel sesto secolo di 27 mln e nel settimo di 17 mln. I centri abitati erano spopolati e le terre erano incolte. Giustiniano ridusse l’Italia a una semplice provincia a cui impose molte tasse, impossibili da pagare causa del conflitto. L’italia era divisa in territori, tutti comandati da un esarca (comandante) residente a Ravenna. Tutto ciò causò un diffuso malcontento che portò ad alcuni territori il distacco dall’esarca e l’indipendenza. Tra tutte le città italiane solo Ravenna, in quanto sede del governo, trasse qualche vantaggio dalla dominazione bizantina: furono costruiti nuovi edifici e maestose basiliche. Il resto d’Italia non potè riprendersi poiché erano state imposte delle tasse, perciò il numero degli abitanti diminuì drasticamente.
Il corpus iuris civilis
Giustiniano è famoso soprattutto per il corpus iuris civilis, emanato nel 528, che significa corpo del diritto civile, noto anche come codice giustinianeo e raccoglie tutte le leggi più importanti da Adriano in poi. Ha costituito la base del diritto dei paesi dell’Europa occidentale fino al diciassettesimo secolo, ma ha anche ispirato le generazioni successive. Il corpus viene esteso anche all’Italia con l’editto della Prammatica sanzione (fece sì che tutto l’impero tornasse sotto un’unica legge).
Domande da interrogazione
- Quali furono le principali caratteristiche del regno di Giustiniano?
- Come Giustiniano gestì le questioni militari e territoriali?
- Quali furono le conseguenze della conquista bizantina sull'Italia?
- Qual è l'importanza del corpus iuris civilis di Giustiniano?
- Quali furono le sfide affrontate dall'Italia dopo la dominazione bizantina?
Giustiniano, imperatore dal 527, consolidò la stabilità politica, l'efficienza burocratica e la superiorità militare ed economica dell'impero d'oriente. Esercitava un'autorità assoluta, sia civile che religiosa, fenomeno noto come cesaropapismo.
Giustiniano rafforzò l'esercito con mercenari illirici e germanici e realizzò fortificazioni. Tra il 533 e il 554, riconquistò territori come l'Africa, l'Italia e il sud della Spagna, grazie ai generali Belisario e Narsete.
Dopo la guerra gotica, l'Italia risultò impoverita e spopolata. Giustiniano la ridusse a provincia tassata, causando malcontento e distacchi territoriali. Solo Ravenna trasse vantaggio dalla dominazione bizantina.
Emanato nel 528, il corpus iuris civilis raccolse le leggi più importanti e divenne la base del diritto in Europa occidentale fino al XVII secolo, influenzando le generazioni successive.
L'Italia, devastata dalla guerra, affrontò spopolamento e difficoltà economiche a causa delle pesanti tasse imposte, che impedirono una ripresa demografica e economica.