Concetti Chiave
- "Bella ciao" è un canto popolare italiano simbolo di resistenza, associato alla lotta contro l'invasore durante la Seconda Guerra Mondiale.
- Il testo evoca temi di libertà e sacrificio per la patria, diventando un emblema della Resistenza celebrata il 25 aprile.
- L'origine della canzone è incerta, con teorie che la collegano a canti del Nord Italia o a ballate francesi, e la sua diffusione è iniziata nel dopoguerra.
- La canzone ha guadagnato una portata globale grazie alla sua adattabilità a diversi contesti di protesta, inclusi movimenti come Occupy Wall Street.
- "Bella ciao" ha ritrovato popolarità grazie alla serie "La Casa di Carta", dove incarna un messaggio di lotta e resistenza contro il potere.

Indice
Testo di "Bella Ciao"
Una mattina mi son svegliato
o bella ciao, bella ciao, bella ciao ciao ciao
una mattina mi son svegliato
e ho trovato l'invasor
Oh partigiano portami via
o bella ciao, bella ciao, bella ciao ciao ciao
oh partigiano portami via
che mi sembra di morir
E se io muoio da partigiano
o bella ciao, bella ciao, bella ciao ciao ciao
e se io muoio da partigiano
tu mi devi seppellir
E seppellire sulla montagna
o bella ciao, bella ciao, bella ciao ciao ciao
e seppellire sulla montagna
sotto l'ombra di un bel fior
Tutte le genti che passeranno
o bella ciao, bella ciao, bella ciao ciao ciao
tutte le genti che passeranno
mi diranno che bel fior
E questo è il fiore del partigiano
o bella ciao, bella ciao, bella ciao ciao ciao
e questo è il fiore del partigiano
morto per la libertà
...e questo è il fiore del partigiano
morto per la libertà.
per ulteriori approfondimenti su Bella ciao vedi qua
Commento di "Bella ciao"
Passiamo ora ad analizzare il testo della canzone, evocativo della libertà, e che viene di consuetudine associato ai canti di incoraggiamento dei partigiani e del popolo italiano, chiamato a resistere contro i tedeschi e i fascisti.
"Bella ciao" è divenuta prima l'emblema della Resistenza, festeggiata il 25 aprile, nella giornata della Liberazione, fino a trasformarsi in una canzone riconosciuta a livello globale e universale, che mette in luce la lotta contro l'invasore.
Il tema principale è la morte per la patria e per la libertà.
Nella prima strofa si fa riferimento alla presenza di un invasore, di colui che occupa un territorio straniero durante la guerra.
La seconda strofa invece descrive come ci si sente durante la guerra, che si vuole lottare per la propria patria, perciò si chiede al partigiano di portalo con lui per combattere.
La terza dice che muore da partigiano e quindi muore per la libertà e per aver aiutato il paese a raggiungerla. Questo concetto viene riportato anche nell'ultima strofa.
La quarta parla di essere seppellito sulla montagna, dove i partigiani si rifugiavano oppure da dove compivano i loro attacchi; il fiore sarebbe la rinascita, la rinascita dall'oppressionenazifascista.
Nella quinta strofa c'è scritto che la gente che vedrà quel fiore lo ammirerà perché vuol dire che quell'uomo deve aver combattuto contro l'oppressione e per la libertà.
L'origine della canzone
Sebbene sia uno dei canti popolari italiani più famosi al mondo, come spesso accade non si conosce né l'autore di "Bella ciao", né l'origine; le teorie tra gli studiosi sono diverse, c'è chi sostiene che sia una trasformazione di un canto del Nord Italia, altri pensano che derivi da una ballata francese che si sarebbe diffusa e trasformata. Altri ancora ritengono che la canzone abbia avuto una maggiore diffusione nell'immediato dopoguerra. Infatti il testo venne presentato da un gruppo di giovani emiliani al Primo Festival mondiale della gioventù democratica, che si tenne a Praga nel 1947. Venne cantata per la prima volta in televisione nel 1963 da Giorgio Gaber, che la pubblicò nel 1965.
I motivi che hanno reso globale la diffusione di "Bella ciao"
Per quanto il canto sia collegato alla Resistenza dei partigiani in Italia, nel testo della canzone non c'è alcun riferimento esplicito che connoti chi sia l'invasore, né vi è un'esplicita attribuzione politica. Ciò ha reso l'inno facilmente adattabile a svariate situazioni, tant'è che venne ripresa nel Sessantotto durante le manifestazioni operaie e studentesche.
L'inno è rimasto comunque un canto di battaglia preso a prestito da diversi movimenti di protesta e di lotta contro l'oppressione, diffondendosi in tutto il mondo ed entrando anche nella musica pop.
Il successo supera i confini nazionali anche nell'ottobre 2011: il movimento Occupy Wall Street, gli indignados a stelle e strisce, intonò "Bella ciao". Viene ripreso anche nel 2013, a Istanbul dai manifestanti scesi in piazza contro Erdogan.
In Francia, il candidato socialista François Hollande ha scelto il canto popolare dei partigiani per concludere un suo discorso in occasione delle elezioni presidenziali 2012.
A riportare però in risalto la canzone, negli ultimi anni, è stata la serie spagnola, diffusa dalla piattaforma streaming Netflix, "La Casa di Carta"; il brano qui vuole interpretare un invito alla lotta, inneggiare al coraggio per restare fedeli ai propri ideali. L'idea che anche un gruppo di poche persone, di chi è "piccolo" di fronte ai grandi, a chi detiene il potere, ha in sé la forza per ribellarsi, per lottare e cambiare ciò che sembra immutabile.
Domande da interrogazione
- Qual è il significato principale del testo di "Bella ciao"?
- Quali sono le origini di "Bella ciao"?
- Perché "Bella ciao" è diventata un inno globale?
- Come è stata utilizzata "Bella ciao" in contesti moderni?
- Qual è il ruolo di "Bella ciao" nella serie "La Casa di Carta"?
Il testo di "Bella ciao" evoca la libertà e la resistenza, associato ai partigiani italiani che lottavano contro l'invasore durante la guerra, con un tema centrale di morte per la patria e la libertà.
Le origini di "Bella ciao" sono incerte; potrebbe derivare da un canto del Nord Italia o da una ballata francese, e ha guadagnato popolarità nel dopoguerra, presentata al Primo Festival mondiale della gioventù democratica nel 1947.
"Bella ciao" è diventata globale perché il testo non specifica l'invasore o un'attribuzione politica, rendendola adattabile a varie situazioni di lotta contro l'oppressione, come durante il Sessantotto e nei movimenti di protesta internazionali.
"Bella ciao" è stata utilizzata in contesti moderni come il movimento Occupy Wall Street nel 2011, le proteste a Istanbul nel 2013, e nella campagna elettorale di François Hollande nel 2012, oltre a essere ripresa nella serie "La Casa di Carta".
Nella serie "La Casa di Carta", "Bella ciao" rappresenta un invito alla lotta e al coraggio, simboleggiando la ribellione e la forza di un gruppo di persone contro il potere, per cambiare ciò che sembra immutabile.