Concetti Chiave
- La Resistenza italiana ha avuto inizio dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943, segnando un periodo drammatico con l'invasione tedesca e l'avanzata anglo-americana.
- Fu una reazione al rifiuto della guerra e all'obbligo di leva militare e lavoro imposto dagli occupanti tedeschi, manifestandosi attraverso la renitenza.
- Il governo italiano, incapace di prendere decisioni, lasciò il paese nel caos, mentre i fascisti fondarono la Repubblica di Salò, aumentando la divisione tra gli italiani.
- La fuga del governo a Bari e il crollo della classe politica costrinsero gli italiani a scegliere tra il fascismo e un futuro antifascista.
- L'armistizio segnò una metamorfosi della guerra italiana, focalizzandosi sulla liberazione dai nazi-fascisti, con molti soldati italiani catturati e maltrattati dai tedeschi.
Indice
L'inizio della resistenza
Con l’armistizio dell’8 settembre 1943 in Italia comincia il periodo più drammatico della seconda guerra mondiale: i tedeschi invadono l’Italia, l’esercito si dissolve e gli anglo-americani avanzano. Si può dire che la resistenza è iniziata nel 1943 quando gli Alleati sbarcano in Sicilia, seguono i bombardamenti nelle città, l’occupazione tedesca, la guerra partigiana, i rastrellamenti nelle zone di montagna, la guerra civile.
La nascita della resistenza
La Resistenza è nata dalla stanchezza, dal rifiuto della guerra, e si manifesta come renitenza alle nuove leve militari e al lavoro obbligatorio per gli occupanti-alleati tedeschi.
Essa iniziò appunto quando venne pronunciato per radio l’armistizio, che pose fine alla guerra dell’Italia contro gli anglo-americani.
Non venne fatto alcun cenno riguardo l’atteggiamento da assumere nei confronti dell’ex-alleata Germania, alleanza che già si era deteriorata con l’arresto di Mussolini il 25 luglio per ordine del re d’Italia Vittorio Emanuele III.
Il caos politico e la repubblica di Salò
Il 9 settembre il capo del governo Badoglio e la famiglia reale si dirigono a Bari, già nelle mani degli anglo-americani, lasciando le loro responsabilità verso il Paese. Il governo si dimostra così incapace di assumere una decisione, mostrando il naufragio della classe politica; la situazione degli italiani si fece ancora più drammatica con la fondazione della Repubblica di Salò da parte dei fascisti: la Repubblichina, chiamata così con disprezzo dagli antifascisti. A quel punto tutti gli italiani dovettero decidere se schierarsi con la Repubblica di Salò, con Mussolini, o contro i fascisti per un'Italia tutta da ripensare e riprogettare con l'aiuto delle diverse forze antifasciste.
La metamorfosi della guerra
In seguito all’armistizio i soldati italiani, sparsi tra Iugoslavia, Grecia, Francia ed isole ioniche, vengono catturati dai tedeschi, maltrattati, sottoposti ai lavori forzati, fucilati. L’armistizio e la conseguente fuga dei soldati italiani, per sfuggire alla cattura operata dai tedeschi, segnano dunque la fine della guerra iniziata nel giugno 1940 con l’aggressione alla Francia. Più che una vera e propria fine della guerra, tuttavia, sarebbe più opportuno parlare di una sua metamorfosi, di una nuova fase che ha come obiettivo la liberazione dai nazi-fascisti.
Domande da interrogazione
- Qual è stato l'evento che ha segnato l'inizio della Resistenza in Italia?
- Quali furono le conseguenze immediate dell'armistizio per l'Italia?
- Come si manifestò la Resistenza contro l'occupazione tedesca?
L'inizio della Resistenza in Italia è stato segnato dall'armistizio dell'8 settembre 1943, che ha posto fine alla guerra dell'Italia contro gli anglo-americani e ha portato all'invasione tedesca.
Le conseguenze immediate dell'armistizio furono la dissoluzione dell'esercito italiano, l'invasione tedesca, e la necessità per gli italiani di scegliere tra schierarsi con la Repubblica di Salò o unirsi alle forze antifasciste.
La Resistenza si manifestò attraverso la renitenza alle nuove leve militari e al lavoro obbligatorio imposto dagli occupanti tedeschi, e si sviluppò in una guerra partigiana contro i nazi-fascisti.