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Concetti Chiave

  • Camillo Benso conte di Cavour fu una figura chiave del liberalismo italiano e promosse l'unificazione nazionale dell'Italia.
  • Esercitò una significativa influenza politica e economica attraverso viaggi in Francia e Inghilterra e l'innovazione agricola.
  • Come presidente del Consiglio del Regno di Sardegna, Cavour avviò uno sviluppo economico e politico basato su una linea liberale moderata.
  • Strategicamente, Cavour utilizzò alleanze con Francia e Inghilterra, partecipando alla Guerra di Crimea per inserire la questione italiana nell'agenda europea.
  • Fu determinante nella Seconda Guerra d'Indipendenza, liberando il nord Italia dall'Austria e ponendo le basi per l'unità nazionale.

Appunto di Storia che analizza la figura di Camillo Benso conte di Cavour, primo presidente del Consiglio dei ministri dell’Italia Unita. Egli studiava politica internazionale, viaggiava in Francia e Inghilterra da cui traeva fondamentali orientamenti di tipo liberale. Inoltre, dirigeva il giornale anti-austriaco “Il Risorgimento”. Venne eletto deputato e venne chiamato come ministro dell’agricoltura, del commercio e della marina, nel governo del regno di Sardegna.

Nella sua ultima esperienza di governo, riesce a sfruttare i successi della spedizione dei Mille per unificare la penisola italiana, tranne Roma e il Veneto. Egli, infatti, è ricordato, principalmente, proprio per il contributo determinante che ha dato al raggiungimento dell'Unità d'Italia.
Camillo Benso conte di  Cavour: vita e politica articolo

Indice

  1. Camillo Benso conte di Cavour: biografia
  2. Camillo Benso conte di Cavour: linea politica
  3. Camillo Benso conte di Cavour: successi

Camillo Benso conte di Cavour: biografia

Camillo Benso conte di Cavour è una delle figure più importanti del liberalismo italiano dell'Ottocento. È stato protagonista prima dell'instaurazione in Piemonte di una monarchia costituzionale e poi dell'avvio del processo di unificazione nazionale. Nasce a Torino, il 10 agosto 1810, da una famiglia nobile. Insofferente al clima del Piemonte della Restaurazione è per alcuni anni alla corte, al servizio del Principe Carlo Alberto. Alla fine degli anni 20, decide di dedicarsi alla gestione dei beni di famiglia. Grazie anche a diversi viaggi in Francia e Inghilterra, acquisisce un’aggiornata cultura economica e politica. Promuove importanti innovazioni agricole nelle sue tenute e partecipa con i suoi scritti al dibattito politico ed economico, divenendo un esponente di punta del liberalismo moderato subalpino. Nel 1848 è eletto per la prima volta deputato. Nel giro di pochi anni diventa il politico italiano più noto a livello europeo. Ministro dell'Agricoltura e poi delle Finanze nel Governo d'Azeglio, nel novembre del 1852 diviene presidente del consiglio, ed avvia la ricomposizione dell'anima moderata e progressista del liberalismo piemontese, guidata da Rattazzi, attorno ad un programma di sviluppo economico e politico. Rimarrà al potere quasi ininterrottamente fino alla morte.
Per ulteriori approfondimenti sulla biografia di Cavour vedi anche qua

Camillo Benso conte di Cavour: linea politica

Per quanto riguarda la linea politica, i principali obiettivi di Camillo Benso conte di Cavour possono essere sintetizzati nei seguenti punti:

  • separare la funzione della Chiesa da quella dello Stato;
  • allearsi con Francia e Inghilterra (guerra di Crimea);
  • abolire tutti i privilegi che aveva il clero;
  • concludere trattati commerciali con altri Stati europei per far sviluppare le industrie e il settore primario;
  • abolire tutti i privilegi della Chiesa;
  • realizzare la prima rete ferroviaria;
  • esercitare un’influenza nell’Italia centrale e meridionale;
  • sostenere lo Stato della Chiesa.
Camillo Benso conte di  Cavour: vita e politica articolo

Camillo Benso conte di Cavour: successi

In merito a Camillo Benso conte di Cavour, lo storico inglese Derek Beales afferma “Mai carriera ministeriale fu più costellata di successi”. I moti rivoluzionari del 1848 hanno acceso gli ideali patriottici dei sudditi sabaudi. Vittorio Emanuele II decide di mantenere in vigore lo Statuto Albertino: nasce così una monarchia parlamentare. Quattro anni dopo, Cavour diventa primo ministro del Regno di Sardegna. Il prestigio nazionale e internazionale di Vittorio Emanuele II richiedeva una cooperazione con Cavour. Il Piemonte interviene nella Guerra di Crimea, al fianco di Francia e Inghilterra dopo che Cavour ha esteso l'influenza sabauda sulla penisola grazie a una rete di alleanze. Il Piemonte è l'unica forza in grado di contrastare i nuovi tentativi rivoluzionari e il dispotismo austriaco. Quindi, oltre a garantire un accelerato sviluppo economico del Piemonte, Cavour promuove la partecipazione italiana alla guerra di Crimea, a fianco delle potenze occidentali e contro la Russia. Può in tal modo collocare il Regno di Sardegna all'interno di una fitta rete di rapporti con le principali potenze e inserire la questione italiana nell'Agenda della politica europea. Nel successivo Congresso di Parigi del 1856 riesce ad ottenere l'appoggio della Gran Bretagna e dell'imperatore di FranciaNapoleone III, per una futura soluzione della questione italiana. Cavour prima mobilitò la Francia per cacciare l'Austria dall'Italia. Successivamente, per estendere l'influenza francese sull'Italia, nel luglio 1858 Napoleone III sigla con Cavour gli accordi di Plombières: offre il suo sostegno nella conquista del lombardo-veneto reclamando in cambio Nizza, la Savoia e un regno dell'Italia centrale, da porre sotto la propria tutela. Nell’aprile 1859 guida il Regno di Sardegna contro l'Austria nella vittoriosa seconda guerra d'indipendenza, che consente di creare un grande stato nell'Italia settentrionale. Durante la seconda guerra d'indipendenza, i Franco piemontesi battono gli austriaci a Magenta e, dopo aver liberato Milano, li sconfiggono nella battaglia di Solferino e San Martino (avvenuta il 24 giugno 1859). Napoleone III l’11 luglio 1859, in violazione del Trattato di alleanza sardo-francese, firma con l'Austria l'armistizio di Villafranca. Cavour si dimette da presidente del consiglio in polemica con la pace di Villafranca, ma già nel 1860 torna al potere. L’ 11 maggio 1860 Giuseppe Garibaldi sbarcherà in Sicilia a capo dell’esercito dei Mille, in pochi mesi libera la Calabria e la Campania sconfiggendo le truppe borboniche. Il 17 marzo 1861 verrà proclamato il regno d‘Italia. Il 6 giugno dello stesso anno, Cavour morirà, lasciando insoluto il problema del Veneto e di Roma, ma avendo contribuito in modo fondamentale alla nascita dell’Italia unita.

Domande da interrogazione

  1. Qual è stato il contributo principale di Camillo Benso conte di Cavour all'Unità d'Italia?
  2. Cavour è ricordato principalmente per il suo contributo determinante al raggiungimento dell'Unità d'Italia, sfruttando i successi della spedizione dei Mille e le alleanze internazionali.

  3. Quali erano gli obiettivi principali della linea politica di Cavour?
  4. Gli obiettivi principali di Cavour includevano la separazione tra Chiesa e Stato, alleanze con Francia e Inghilterra, abolizione dei privilegi del clero, sviluppo economico e industriale, e influenza sull'Italia centrale e meridionale.

  5. Come ha influenzato Cavour la politica internazionale del Regno di Sardegna?
  6. Cavour ha inserito il Regno di Sardegna in una rete di alleanze internazionali, partecipando alla Guerra di Crimea e ottenendo l'appoggio di potenze come la Gran Bretagna e la Francia per la questione italiana.

  7. Quali furono i successi militari di Cavour durante la sua carriera?
  8. Tra i successi militari di Cavour vi sono la partecipazione alla seconda guerra d'indipendenza, la vittoria contro l'Austria a Magenta e Solferino, e la liberazione di Milano.

  9. Quali furono le conseguenze della pace di Villafranca per Cavour?
  10. La pace di Villafranca portò Cavour a dimettersi in polemica con l'armistizio firmato da Napoleone III, ma egli tornò al potere nel 1860 per continuare il processo di unificazione italiana.

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