Concetti Chiave
- Negli anni '90, l'Ucraina ha ottenuto l'indipendenza dall'Unione Sovietica, sostenuta da un referendum con oltre il 90% di voti favorevoli.
- Il Memorandum di Budapest del 1994 ha visto l'Ucraina rinunciare agli armamenti nucleari in cambio della garanzia di integrità territoriale da parte di Stati Uniti, Gran Bretagna e Russia.
- Nel 2014, la Russia ha annesso la Crimea, suscitando tensioni internazionali e sanzioni da parte dell'Unione Europea e degli Stati Uniti.
- Dal 2014, il conflitto tra Ucraina e forze sostenute dalla Russia ha causato oltre 13.000 morti.
- Le relazioni tra Ucraina e Russia restano tese, con accuse di violazione della sovranità ucraina da parte del G7 e critiche forti tra i leader internazionali.
Indice
- Il crollo del regime sovietico
- La dichiarazione di sovranità
- L'indipendenza e la CEI
- Il Memorandum di Budapest
- Tensioni con la Russia
- Crisi economica e politica
- La ratifica di Minsk
- Rivolte filo-occidentali
- La crisi del 2014
- L'annessione della Crimea
- Reazioni internazionali
- Tensioni attuali e sanzioni
- Il conflitto e le sue conseguenze
Il crollo del regime sovietico
Quando alla fine degli anni ’80 del XX secolo si ha il crollo del regime sovietico, in Ucraina, vengono liberati i prigionieri politici che sostengono la popolazione a organizzarsi per difendere il diritto alla sovranità.
Infatti, nello stesso anno, si forma il Movimento nazionale ucraino, chiamato il Roukh. L’anno successivo i partiti del blocco democratico ottengono il 25% dei seggi al Parlamento.La dichiarazione di sovranità
Sotto la loro spinta, il 16 luglio 1990, il Parlamento adotta la Dichiarazione di sovranità politica dell’Ucraina, primo passo verso l’indipendenza.
L'indipendenza e la CEI
Nel 1991, l’indipendenza viene proclamata e confermata da un referendum, in cui più del 90% dei votanti si esprime a favore. Alla fine del 1991, i presidenti delle tre principali repubbliche dell’Unione Sovietica, si riuniscono a Minsk, prendono atto che ormai il tempo dell’Unione russa è finito e creano le basi per la costituzione della CEI (Comunità stati indipendenti), di cui l’Ucraina entra a far parte subito.
Il Memorandum di Budapest
In applicazione del Memorandum di Budapest sulle garanzie di sicurezza del 1994, l’Ucraina accetta di rinunciare ai suoi armamenti nucleari e in cambio Stati-Uniti, Gran Bretagna e Russia si impegnano a garantire la sua integrità territoriale.
Tensioni con la Russia
All’inizio i rapporti con la Russia furono difficili a causa di alcuni problemi rimasti irrisolti come la presenza di armi nucleari russe sul territorio dell’Ucraina e il controllo della flotta russa nel Mar Nero, ancora presente a Sebastopoli.
Crisi economica e politica
Inoltre, l’economia entrò in crisi per la mancanza di materie prime, soprattutto gas e petrolio, e a causa dell’inflazione galoppante.
La ratifica di Minsk
Da parte russa, la ratifica del documento di Minsk non è stato accettato pacificamente, poiché il potere centrale di Mosca sostiene ancora che gli atti di dissoluzione dell’Unione sovietica sono illegali e pericolosi perché di esclusiva competenza del Congresso dei deputati del popolo russo, cioè del principale organo di governo della Repubblica socialista federale sovietica; tale concetto fu fortemente sostenuto da Gorbatchev.
Rivolte filo-occidentali
Negli anni successivi, le crisi politiche interne e soprattutto con la Russia non sono mancate. Formalmente l’Ucraina non è mai riuscita a staccarsi definitivamente dalla dipendenza russa e per questo, nel paese si sono avute continuamente delle rivolte filo-occidentali.
La crisi del 2014
Quando, nel 2014, un presidente ucraino filo russo fu costretto a fuggire sotto la pressione delle contestazioni, la Russia ne approfittò per aumentare il costo del gas per cui i rapporti diplomatici fra i due paesi si incrinarono notevolmente. Da parte sua, l’Ucraina firmò un accordo di associazione con l’Unione Europea.
L'annessione della Crimea
Tutto sfociò, nel 2014, nell’intervento delle forze militari russe che, dopo aver preso il controllo della penisola di Crimea, occuparono anche il Parlamento per instaurare un governo filo-russo. La Crimea, l’unica parte della regione in cui la presenza russa è maggioritaria, venne riconosciuta indipendente dall’Ucraina e considerata come annessa alla Federazione russa.
Reazioni internazionali
Un successivo referendum voluto dal Parlamento locale della Crimea si pronunciò a favore dell’annessione della Crimea alla Russia, ma sia Kiev che l’Unione Europea e gli Stati-Uniti lo considerarono illegale e per questo i rapporti tra Mosca e gli Stati occidentale si incrinarono ancor più. Tuttavia, la Russia e la Crimea andarono avanti per la propria strada a cui l’Europa rispose con delle sanzioni economiche.
Tensioni attuali e sanzioni
Allo stato attuale, la tensione fra i due paesi, invece di essere risolta si è aggravata. I sette paesi del G7 (Germania, Canada, Stati-Uniti, Francia, Italia e Regno Unito), il 18 marzo 2021 hanno denunciato senza equivoco l’occupazione della Crimea e della città di Sebastopoli da parte della Russia, precisando che quest’ultima sta minando la sovranità, l’integrità territoriale e l’indipendenza dell’Ucraina. Il presidente americano Joe Binden ha rincarato la dose trattando Vladimir Putin da assassino, provocando così la collera di Mosca.
Il conflitto e le sue conseguenze
Dal 2014, il conflitto fra soldati sostenuti dalla Russia e l’esercito dell’Ucraina ha fatto più di 13.000 morti; da aggiungere che in Crimea sono molto attive anche delle forze pro-Russia, in ribellione contro Kiev.
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Domande da interrogazione
- Qual è stato il primo passo verso l'indipendenza dell'Ucraina?
- Come è stata confermata l'indipendenza dell'Ucraina nel 1991?
- Quali problemi hanno caratterizzato i rapporti iniziali tra Ucraina e Russia?
- Cosa ha portato all'intervento militare russo in Crimea nel 2014?
- Qual è stata la reazione internazionale all'annessione della Crimea da parte della Russia?
Il primo passo verso l'indipendenza dell'Ucraina è stata l'adozione della Dichiarazione di sovranità politica il 16 luglio 1990.
L'indipendenza dell'Ucraina è stata confermata da un referendum in cui più del 90% dei votanti si è espresso a favore.
I rapporti iniziali tra Ucraina e Russia sono stati difficili a causa della presenza di armi nucleari russe sul territorio ucraino e del controllo della flotta russa nel Mar Nero.
L'intervento militare russo in Crimea nel 2014 è avvenuto dopo che un presidente ucraino filo russo è stato costretto a fuggire, e la Russia ha approfittato della situazione per aumentare il costo del gas e occupare la Crimea.
L'annessione della Crimea da parte della Russia è stata considerata illegale da Kiev, dall'Unione Europea e dagli Stati Uniti, portando a sanzioni economiche contro la Russia e a un ulteriore deterioramento dei rapporti con l'Occidente.