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Concetti Chiave

  • L'elezione di Pio IX e il suo approccio liberale iniziarono un clima di speranza per un cambiamento politico in Europa.
  • La pubblicazione del Manifesto del Partito comunista di Marx ed Engels nel 1848 suscitò timori tra conservatori e liberali.
  • Nonostante il Manifesto non influì direttamente nel 1848, alimentò la paura del comunismo e del ritorno del terrore giacobino.
  • Le rivoluzioni del 1848 coinvolsero molti paesi europei, scatenate dall'insurrezione di Parigi del febbraio 1848.
  • Gli eventi di Parigi funsero da catalizzatore per moti popolari già pronti a esplodere in tutta Europa.

Indice

  1. Reazioni all'elezione di Pio IX
  2. Il manifesto del Partito comunista
  3. Le rivoluzioni del 1848

Reazioni all'elezione di Pio IX

Nel generale clima di insoddisfazione, le reazioni dell'opinione pubblica all'elezione del papa Pio IX e alla pubblicazione del Manifesto del Partito comunista di Karl Marx e Friedrich Engels si rivelarono sintomi di una situazione che stava per esplodere.

Pio IX aveva inaugurato il suo pontificato nel 1846 con un'amnistia generale (decisione che normalmente accompagnava l'elezione di un papa) particolarmente benevola nei confronti dei reati politici e con alcune misure di ispirazione vagamente liberale.

Bastarono questi pochi provvedimenti perché, non solo in Italia ma anche nel resto d'Europa, il liberalismo moderato inneggiasse al nuovo papa nella speranza che il rinnovamento politico e l'ammodernamento dell'economia potessero saldarsi con la conservazione di istituzioni tradizionali quali la chiesa e le monarchie.

Il manifesto del Partito comunista

Il timore dei conservatori e dei liberali modernisti che la crisi economica e politica in cui si trovava l'Europa evolvesse verso un sovvertimento dell'ordine sociale si trasformò in un vero e proprio incubo quando, nel febbraio del 1848, fu pubblicato il Manifesto del Partito comunista, che così esordiva: "Uno spettro si aggira per l'Europa: lo spettro del comunismo. Tutte le potenze della vecchia Europa si sono coalizzate in una sacra caccia alle streghe contro questo spettro: il papa e lo zar, Metternich e Guizot, radicali francesi e poliziotti tedeschi" (Metternich e Guizot erano i capi del governo in Austria e in Francia).

Il Manifesto, in realtà, non influì direttamente sulle vicende nel 1848 perché la sua pubblicazione (21 febbraio) fu troppo ravvicinata all'insurrezione di Parigi (22 febbraio) e troppo distante era l'elaborazione teorica di Marx ed Engels dalle rivendicazioni di indipendenza e di partecipazione al suffragio dei ceti borghesi e popolari. Ma, di fronte alla mobilitazione operaia e popolare nelle insurrezioni e al radicalismo delle sue rivendicazioni, nella mente dei conservatori e di buona parte degli stessi liberali e progressisti, la vecchia paura di un ritorno del terrore giacobino si saldò con il nuovo timore per il comunismo teorizzato da Marx. Fu questo il clima che accompagnò in particolare modo le due rivoluzioni di Parigi del febbraio e dell'estate del 1848.

Le rivoluzioni del 1848

Le rivoluzioni del 1848 coinvolsero gran parte dei paesi europei: anticipati nel gennaio dalle insurrezioni di Palermo, i moti dilagarono in tutta Europa dopo l'insurrezione di Parigi del 22-24 febbraio. La semplice notizia che una capitale era insorta costituiva la minaccia che innescava rivolte popolari già pronte ad esplodere.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le reazioni all'elezione di Pio IX e alla pubblicazione del Manifesto del Partito comunista nel 1848?
  2. L'elezione di Pio IX suscitò speranze di rinnovamento politico e ammodernamento economico, mentre la pubblicazione del Manifesto del Partito comunista generò timori di sovvertimento dell'ordine sociale tra conservatori e liberali.

  3. In che modo il Manifesto del Partito comunista influenzò le rivoluzioni del 1848?
  4. Sebbene il Manifesto non influì direttamente sugli eventi del 1848 a causa della sua pubblicazione ravvicinata all'insurrezione di Parigi, esso alimentò i timori di un ritorno del terrore giacobino e del comunismo tra conservatori e liberali.

  5. Quali furono le conseguenze delle insurrezioni del 1848 in Europa?
  6. Le insurrezioni del 1848, iniziate a Palermo e diffuse dopo l'insurrezione di Parigi, coinvolsero gran parte dei paesi europei, innescando rivolte popolari e mettendo in discussione l'ordine politico esistente.

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