victorinox
Genius
4 min. di lettura
Vota 4 / 5

Concetti Chiave

  • Il conflitto mondiale vide un cambiamento di sorti con la resistenza sovietica ai nazisti e l'ingresso degli Stati Uniti nella guerra dopo l'attacco a Pearl Harbor.
  • L'Italia, inadeguata militarmente, si sottomise all'egemonia tedesca e inviò truppe in Russia, dove subirono pesanti perdite.
  • La battaglia di Stalingrado, combattuta dal luglio 1942 al febbraio 1943, segnò una svolta con la prima grande sconfitta nazista e distrusse le ambizioni imperiali tedesche.
  • In Italia, le sconfitte militari portarono a un distacco tra regime e popolazione, culminando nella caduta del fascismo e nell'arresto di Mussolini.
  • Dopo l'armistizio con gli Alleati e l'occupazione di Pantelleria e Sicilia, l'Italia fu divisa, con il sud sotto controllo anglo-americano e il centro-nord occupato dai tedeschi.

Indice

  1. Resistenza e conflitti globali
  2. Italia e l'egemonia tedesca
  3. Battaglia di Stalingrado
  4. Capitolazione e lutto nazionale
  5. Crisi del regime fascista
  6. Invasione alleata dell'Italia
  7. Cambiamenti politici in Italia

Resistenza e conflitti globali

Mentre l'esercito sovietico resisteva agli attacchi dei nazisti e riusciva anche a respingerli a 200 chilometri dal fronte, l'Inghilterra continuava anch'essa a resistere, e nel novembre 1941 era cominciata anche la guerra tra Giappone e USA con l'attacco alla base americana di Pearl Harbor.

Italia e l'egemonia tedesca

L'Italia che, dal canto suo, aveva sperato in una guerra parallela a quella nazista, aveva mostrato tutta l'inadeguatezza del suo esercito in Grecia e in Africa e si era sottoposta sia politicamente sia militarmente all'egemonia tedesca e fin dal 1941 aveva inviato un corpo di spedizione italiano (Csir) in Russia.

Il corpo fu denominato, nel 1942, Armata italiana in Russia e comprendeva 200.000 uomini: la metà fu massacrata e fatta prigioniera.

Battaglia di Stalingrado

I nazisti in Russia, costatato il fallimento della guerra lampo, dovettero ridimensionare i propri obiettivi ma intendevano per lo meno occupare le zone del Caucaso ricche di petrolio e bloccare la linea attraverso cui giungevano all'URSS i rifornimenti inglesi e americani nel Golfo Persico. Dal 1942 così il punto centrale dell'offensiva tedesca divenne la città di Stalingrado.

Capitolazione e lutto nazionale

I combattimenti a Stalingrado proseguirono dal luglio 1942 al febbraio 1943, teatro degli scontri fu ogni singola via della città. I tedeschi subirono gravi perdite di uomini e di mezzi e alla fine del novembre 1942 furono attaccati da una controffensiva sovietica che, con un gran numero di carri armati, costrinse il nemico a ripiegare e successivamente lo respinse. Si trattava della prima grande sconfitta che l'esercito nazista subiva dall'inizio del conflitto. L'armata impegnata a Stalingrado, comandata dal maresciallo von Paulus, venne costretta da Hitler a una strenua resistenza che si tradusse poi in un'inevitabile capitolazione. Nel marzo del 1943 l'armata capitolò e Hitler proclamò quattro giorni di lutto nazionale. Si era trattato della più grande battaglia della storia umana che aveva distrutto le ambizioni tedesche alla costruzione di un impero.

Crisi del regime fascista

Le sconfitte militari avevano prodotto in Italia un netto scollamento tra regime e masse popolari. Le promesse imperiali di Mussolini suonavano ormai false, dopo tutte le sconfitte subite, e al contempo massicci bombardamenti colpivano le città del triangolo industriale, la popolazione era allo stremo delle forze e sottoposta a rigide restrizioni del tenore di vita.

Invasione alleata dell'Italia

La caduta della Tunisia nelle mani delle forze anglo-americane nel 1943 costituì il punto di passaggio per gli Alleati per l'ingresso in Italia. Nel 1943 Pantelleria fu occupata e, nel luglio del 1943, le forze alleate sbarcarono in Sicilia trovandosi di fronte un esercito sfiduciato e non troppo disposto ad opporre resistenza; la popolazione italiana esprimeva la sua grande sfiducia nel regime anche attraverso gli scioperi che nel 1943 investirono il nord industriale del paese.

Cambiamenti politici in Italia

Mentre Mussolini tentava debolmente, in un incontro con Hitler, di salvare il suo regime, il re nominò Badoglio capo del governo e fece arrestare Mussolini; sebbene fosse stato dichiarato che la guerra proseguiva e che le alleanze sarebbero state rispettate, il nuovo governo temeva la reazione tedesca così come, dall'altra parte, temeva il divampare di movimenti monarchici e rivoluzionari. L'obiettivo di Badoglio era, sostanzialmente, di smantellare gli apparati del regime per ritornare alle condizioni dell'Italia pre-fascista senza mettere in discussione la monarchia e l'assetto politico ed economico italiano. I tedeschi misero in atto l'operazione “Valkiria” per occupare militarmente l'Italia mentre a sud il governo firmava l'8 settembre l'armistizio con gli Alleati: conseguenza immediata fu lo smembramento dell'esercito, la fuga da Roma del re e Badoglio che si posero sotto l'ala protettrice degli Alleati e la spaccatura della penisola, occupata a sud dalle forze aNglo-americane e nel centro nord dai tedeschi.

Domande da interrogazione

  1. Qual è stato il ruolo dell'Italia nel conflitto durante la Seconda Guerra Mondiale?
  2. L'Italia ha sperato in una guerra parallela a quella nazista, ma ha mostrato l'inadeguatezza del suo esercito in Grecia e in Africa, sottoponendosi all'egemonia tedesca e inviando un corpo di spedizione in Russia.

  3. Qual è stata l'importanza della battaglia di Stalingrado?
  4. La battaglia di Stalingrado, durata dal luglio 1942 al febbraio 1943, ha segnato la prima grande sconfitta dell'esercito nazista, distruggendo le ambizioni tedesche di costruire un impero.

  5. Come ha reagito l'Italia alle sconfitte militari?
  6. Le sconfitte militari hanno causato un netto scollamento tra il regime fascista e le masse popolari, con la popolazione italiana che esprimeva sfiducia attraverso scioperi e resistenza passiva.

  7. Cosa è successo in Italia dopo la caduta del fascismo?
  8. Dopo la caduta del fascismo, il re ha nominato Badoglio capo del governo, arrestato Mussolini e firmato l'armistizio con gli Alleati, portando alla spaccatura della penisola tra forze anglo-americane e tedesche.

  9. Quali furono le conseguenze dell'armistizio dell'8 settembre 1943?
  10. L'armistizio ha portato allo smembramento dell'esercito italiano, alla fuga del re e di Badoglio sotto la protezione degli Alleati, e alla divisione dell'Italia tra occupazione anglo-americana a sud e tedesca al centro-nord.

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community

Le colonie latine

victorinox di Mauro_105

URGENTE (321112)

victorinox di Lud_

domandina

victorinox di Samantha Petrosino