Concetti Chiave
- Nel 1917, la Russia uscì dalla guerra a causa di sconfitte ripetute, mentre gli Stati Uniti entrarono, rafforzando il fronte occidentale contro la Germania.
- I trattati di pace del 1919-1920, come quello di Versailles, accusarono la Germania dello scoppio della guerra, imponendole di pagare i debiti di guerra e ridistribuendo i suoi territori.
- I 14 punti di Wilson, presidente USA, promuovevano l'autodeterminazione dei popoli, un principio difficile da applicare, come dimostrato dai casi di Alsazia e Lorena.
- Nel dopoguerra, la Germania affrontò un'inflazione devastante che causò il crollo del marco e movimenti estremisti crescenti a causa del malcontento popolare.
- Nonostante gli sforzi dei socialisti e del papa, i tentativi di fermare la guerra durante il conflitto non ebbero successo.
Indice
La svolta del 1917
Il 1917 è l’anno della svolta: abbiamo infatti la disfatta della Russia, che subì delle sconfitte a ripetizione. L’uscita della Russia dalla guerra viene compensata dall’entrata degli Stati Uniti, con i quali si ha la riconquista di Francia e Belgio e in questo modo fu ristretto alla Germania il fronte occidentale; per quanto riguarda, invece, il fronte sud, con la leva dei “ragazzi del ‘99” si realizza la riconquista del piano di Asiago e la vittoria decisiva di Vittorio Veneto.
Trattati di pace e conseguenze
Tra il ’19 e il ’20 vengono firmati i trattati di pace, ovviamente a Versailles viene firmato quello tra Francia e Germania, nel quale la Germania viene considerata responsabile dello scoppio della guerra, perciò deve impegnarsi a pagare i debiti di guerra; la Francia, invece, ottiene il riconoscimento di alcuni territori e della spartizione delle colonie Tedesche con la Gran Bretagna. Nel resto d’Europa molti stati subiscono ridimensionamenti territoriali anche molto drastici, come, ad esempio, nel caso dell’Austria, dell’impero Asburgico e dell’impero turco; in quest’ultimo caso però si avrà una revisione della distribuzione territoriale grazie al trattato di Sevres.
I 14 punti di Wilson
Le trattative di pace furono lunghe: si hanno infatti i 14 punti di Wilson (l’allora presidente degli USA), il quale aveva fatto prevalere l’interesse pragmatico dell’America, la quale aveva interessi sia economici, sia politici (infatti il dollaro inizia a essere una moneta apprezzata negli scambi). Nei 14 punti il principio prevalente era quello dell’autodeterminazione dei popoli: ovvero il fatto che essi dovessero “scegliersi” e “organizzarsi” il proprio destino; tuttavia questo era un principio piuttosto difficile da applicare, come dimostra anche il caso dell’Alsazia e della Lorena, che pur essendo di appartenenza francese, si sentono più vicini alla Germania.
Inflazione e malcontento in Germania
Nel primo dopoguerra prevale lo spirito antitedesco e si alimentano le rivendicazioni; oltre a ciò c’è anche il crollo del potere d’acquisto del marco: quello che era 1 marco prima = 45 marchi dopo, questo nel giro di soli 4/5 anni; inoltre anche l’inflazione tedesca crebbe fino a tendere addirittura all’infinito, se rappresentata in un grafico: i prezzi, infatti, crescevano dal mattino al mezzogiorno; ciò favorì anche il crollo dei debiti, che se da una parte rappresentava un vantaggio per il popolo, fu la rovina dei creditori. In generale tutta questa situazione di economia precaria causò malcontento nella popolazione e di conseguenza si determinarono dei movimenti estremisti. Durante la guerra i socialisti e il papa tentarono di fermare la guerra, senza tuttavia riuscirci.
Domande da interrogazione
- Qual è stato l'anno cruciale durante la Prima Guerra Mondiale e perché?
- Quali furono le conseguenze del Trattato di Versailles per la Germania?
- Qual era il principio prevalente nei 14 punti di Wilson e quali difficoltà presentava?
- Quali furono le conseguenze economiche per la Germania nel primo dopoguerra?
Il 1917 è stato l'anno cruciale a causa della disfatta della Russia e dell'entrata degli Stati Uniti nel conflitto, che ha portato alla riconquista di Francia e Belgio e ha ristretto il fronte occidentale alla Germania.
La Germania fu considerata responsabile dello scoppio della guerra e dovette impegnarsi a pagare i debiti di guerra. Inoltre, la Francia ottenne il riconoscimento di alcuni territori e la spartizione delle colonie tedesche con la Gran Bretagna.
Il principio prevalente era l'autodeterminazione dei popoli, che prevedeva che essi dovessero scegliere e organizzare il proprio destino. Tuttavia, era difficile da applicare, come dimostrato dal caso dell'Alsazia e della Lorena.
La Germania affrontò un crollo del potere d'acquisto del marco e un'inflazione estrema, che causò malcontento nella popolazione e favorì movimenti estremisti.