Giuliamastrogiacomo
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Concetti Chiave

  • All'inizio del 1900, la Russia era caratterizzata da un'economia agricola arretrata, con alti tassi di analfabetismo e tensioni sociali tra borghesi e poveri.
  • Durante la Prima Guerra Mondiale, la Russia affrontò gravi perdite umane e territoriali, aggravando una già difficile crisi economica e sociale.
  • La Rivoluzione russa del 1917 portò alla formazione di un governo provvisorio e alla presa di potere dei soviet, culminando nella Rivoluzione d'ottobre guidata dai Bolscevichi.
  • Lenin ritornò in Russia nel 1917, sostenuto dai tedeschi, e articolò le Tesi di aprile, promuovendo un programma di riforme radicali.
  • L'Unione Sovietica fu fondata nel 1922, con una nuova Costituzione e la NEP, che tentò di risollevare l'economia attraverso un parziale ritorno al mercato liberale.

Indice

  1. L'inizio del 1900 e la domenica di sangue
  2. Divisioni politiche e tensioni sociali
  3. La Russia nella Prima Guerra Mondiale
  4. La rivoluzione di febbraio e il ritorno di Lenin
  5. La rivoluzione d'ottobre e la guerra civile
  6. La nascita dell'URSS e la NEP

L'inizio del 1900 e la domenica di sangue

In questo appunto di storia viene descritta la Russia all'inizio del 1900, gli eventi della Prima Guerra mondiale, il ritorno di Lenin, la Rivoluzione russa, la guerra civile, l'Unione Sovietica.

eventi della Rivoluzione russa

L'impero russo era arretrato e non autosufficiente oltre ad essere segnato da diversi problemi: basso tenore di vita, mortalità infantile, economia agricola, analfabetismo diffuso, tensioni tra borghesi e poveri.

Il 22 gennaio 1905 la situazione culminò quando la polizia represse con le armi una manifestazione pacifica, guidata da Pope Gaton, a San Pietroburgo, in marcia verso la residenza dello zar (domenica di sangue).

Nicola II, che non era presente al palazzo d’inverno quel giorno, fu ritenuto il responsabile dell’eccidio tanto da essere soprannominato “Nicola il Sanguinaro”.

Divisioni politiche e tensioni sociali

Le forze di opposizione contro l'impero zarista aumentarono. Il partito Socialdemocratico, il quale si divise già nel 1903 in menscevichi che volevano la nascita di uno stato liberal-socialista sul modello di alti paesi europei e

Bolscevichi, con Lenin esponente seppur esiliato in Svizzera, che volevano abbattere il regime zarista con una rivoluzione violenta, si propose come capo del popolo. Conseguentemente, i soviet (consigli di operai e soldati) iniziarono a diffondersi nelle principali città russe mentre le rivolte ai proprietari terrieri nelle campagne incrementarono.

La Russia nella Prima Guerra Mondiale

La Russia voleva espandere i suoi territori verso i Balcani per avere degli sbocchi sul Mediterraneo. Si schiera, quindi, con l’Intesa contro la Quadruplice alleanza. Le sue speranze, però, non vennero esaudite: nel 1915 fu costretta alla “Grande ritirata” perdendo la Polonia e la Galizia, nel 1916 vinsero contro gli austro-ungarici insieme ai tedeschi nell’ “Offensiva Brusilov” ma, nonostante ciò, le perdite umane furono enormi così come i prigionieri di guerra e la crisi economica e sociale diventò sempre più difficile da arginare.

La rivoluzione di febbraio e il ritorno di Lenin

In inverno, tra il 1916-1917, scoppiò una carestia che scatenò rivolte, così gravi da far ritirare dalla Grande Guerra l’esercito. La rivoluzione più grande avvenne a marzo quando a San Pietroburgo ci furono tensioni e scioperi contro lo zar a cui anche i soldati si unirono. Lo zar Nicola II abdicò in favore del fratello Michele che rifiutò la corona e venne ucciso pochi giorni dopo. Nessuno era al potere perciò si creò un governo provvisorio liberale e borghese, mentre nella capitale San Pietroburgo si instaurarono dei soviet. I due governi erano in forte contrasto tra loro circa l’uscita o meno della Russia.

In questo periodo Lenin ritorna in Russia, aiutato dai tedeschi. Essi, infatti, volevano che la Russia uscisse presto dal conflitto così che l’Intesa potesse perdere un forte alleato. Lenin viaggiò, così, su un treno piombato e, una volta in Russia, lui illustrò ai soviet i suoi progetti (le Tesi di aprile) che comprendevano: pace immediata, abolizione proprietà privata, concessione terre ai contadini, controllo fabbriche agli operai, soppressione religione, abolizione classi sociali.

La rivoluzione d'ottobre e la guerra civile

Nell'estate del 1917 i soviet insorsero con le armi ma il governo provvisorio riuscì a reprimerli ma non li sconfisse in quanto gli servì per reprimere un colpo di Stato. Nella notte tra il 6-7 novembre, i soviet si impadroniscono dei punti strategici di Sanpietrogrado e instaurano un governo rivoluzionario (in seguito si sarebbe rivelata una dittatura).

Ciò prende il nome di “Rivoluzione d’ottobre” e a causa di questo l'esercito russo si dovette abbandonare la Prima guerra mondiale e firmare la pace di Brest-Litovsk il 3 marzo del 1918.

Lenin per difendersi dall'esercito del governo che si era trasferito nella nuova capitale Mosca, organizzò insieme a Trotzkij l'Armata Rossa. Contro la dittatura si decise di organizzare l' Armata Bianca i cui membri erano: Menscevichi, socialisti dissidenti, liberali, conservatori, soldati fedeli allo zar.

Questo esercito ebbe l'appoggio dei Paesi europei e dei Paesi in cerca di autonomia perché avevano paura l'ingrandimento della Rivoluzione Russa in Europa. L'opposizione tra i due eserciti provocò una guerra civile.

In un clima di tensioni sociali si decise l'uccisione dello zar e di tutti i membri della sua famiglia, nel luglio nel 1918 in una cantina. Per sostenere, inoltre, l'Armata Rossa, la dittatura di Lenin impose dei provvedimenti economici: lo stato avrebbe preso il controllo di tutti i mezzi di produzione. Ciò portò a delle conseguenze catastrofiche. La guerra terminò nel 1921-1922 con la vittoria dell'Armata Rossa.

storia e descrizione del comunismo

La nascita dell'URSS e la NEP

Da quel momento fu lecito solo il Partito Comunista Russo, istituzionalizzò la polizia di stato denominata CEKA e nel 1922 l’ “Unione delle Repubbliche Sociali Sovietiche

Lenin, successivamente, promulgò nel 1924 una nuova Costituzione che proclamava l'URSS come uno stato socialista e federale. In realtà ogni singolo governo non era indipendente ma dipendeva dal governo centrale il quale ebbe il ruolo principale nella società e nelle istituzioni. Nel 1921 si capì che bisognava creare un nuovo piano economico. Nacque così la Nuova Politica Economica (NEP) che sanciva: ritorno provvisorio all'economia liberale controllata dal governo, latifondi collettivi ma i contadini potevano commerciare liberamente se pagavano un'imposta allo stato, nazionalizzazione delle aziende.

La NEP contribuì a risollevare l'economia e ad avere un contributo dei contadini.

Domande da interrogazione

  1. Quali erano le condizioni della Russia all'inizio del 1900?
  2. L'impero russo era arretrato e non autosufficiente, con problemi come basso tenore di vita, mortalità infantile, economia agricola, analfabetismo diffuso e tensioni sociali.

  3. Quali furono le conseguenze della Prima Guerra Mondiale per la Russia?
  4. La Russia subì enormi perdite umane e prigionieri di guerra, una crisi economica e sociale, e fu costretta alla "Grande ritirata" perdendo territori come la Polonia e la Galizia.

  5. Come si sviluppò la Rivoluzione russa del 1917?
  6. La rivoluzione scoppiò a causa di una carestia e culminò con l'abdicazione dello zar Nicola II, la creazione di un governo provvisorio e l'instaurazione di soviet a San Pietroburgo.

  7. Quali furono le azioni di Lenin al suo ritorno in Russia?
  8. Lenin, aiutato dai tedeschi, tornò in Russia e presentò le "Tesi di aprile" ai soviet, proponendo pace immediata, abolizione della proprietà privata, e controllo delle fabbriche agli operai.

  9. Quali furono le caratteristiche principali dell'URSS dopo la guerra civile?
  10. L'URSS fu istituita come uno stato socialista e federale, con il Partito Comunista Russo come unico partito legale, e la NEP fu introdotta per risollevare l'economia.

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