Concetti Chiave
- La Rivoluzione russa mirava a rovesciare lo zarismo e modernizzare la società, iniziando con la sommossa del 1905 che portò alla concessione della Duma.
- Il Partito Socialdemocratico si divise in Bolscevichi, guidati da Lenin, e Menscevichi, con visioni diverse su come riformare la Russia.
- La Rivoluzione di Febbraio del 1917 portò all'abdicazione dello Zar Nicola II e alla formazione di un governo provvisorio, contrastato dai Soviet.
- La Rivoluzione d'Ottobre del 1917 vide Lenin prendere il potere, instaurando una dittatura del proletariato e nazionalizzando le banche.
- La guerra civile tra Bolscevichi e Menscevichi si concluse con la vittoria bolscevica e la creazione della Repubblica socialista federativa sovietica russa nel 1922.
Indice
L'inizio della rivoluzione russa
La Rivoluzione russa rappresenta un cambiamento lento ma radicale, che ha come obiettivo quello di abbattere lo zarismo in Russia. All’inizio del 900 lo Zar Nicola II (ultimo dei Romanov) era l’unico sovrano assoluto e impediva la nascita di un sistema sociale moderno, costringendo il popolo a vivere in miseria e in modo arretrato.
Proprio questa situazione spinse la popolazione a ribellarsi, di fatti nel 1905 si verificò una prima sommossa popolare, che costrinse lo Zar a concedere una Duma, un’assemblea che aveva il compito di discutere dei problemi dello stato e di appianare la situazione di rivolta; vennero, pertanto, realizzate nuove riforme economiche per operai e contadini, che però non risolsero i gravi problemi.Divisione del partito socialdemocratico
Nel 1903 il Partito Socialdemocratico si divise in due: da una parte c’erano i Bolscevichi (i più), coloro che volevano la rivoluzione per riportare l’ordine nel paese e successivamente daranno vita ai soviet; essi rappresentano la parte comunista con ideologia politica marxista e a capo Lenin.
Dall’altra parte c’erano i Menscevichi (i meno), essi sostenevano le riforme politiche e sociali dello zar, erano di ideologia sociale/comunista e rappresentavano la parte liberale della Russia socialdemocratica.
La Russia nella prima guerra mondiale
Nel 1915 la Russia, con a capo lo zar, partecipa alla I guerra mondiale a fianco dell’Intesa (Francia, Inghilterra e Russia); durante la guerra, però, la situazione all’interno del paese peggiora: furono registrate molte sconfitte da
parte dell’esercito, e di conseguenza i soldati si rifiutavano di combattere. Nelle campagne non c’erano più contadini nelle terre per coltivarle siccome erano impegnati in guerra, nelle città non c’era più cibo ed economicamente non c’era nessuno che lavorasse per risollevare il paese.
La rivoluzione di febbraio e l'abdicazione
La situazione precipitò nel Febbraio 1917 quando a Pietrogrado scoppiò una sommossa popolare contro la carestia. La rivoluzione nota come ‘rivoluzione di Febbraio’, si trasformò in una protesta contro lo Zar, che il 15 Marzo abdica non per sua volontà ma per costrizione. A seguito dell’abdicazione, il trono Russo è scoperto, e due nuove forze si scontrato per prendere il potere: da una parte si forma un Governo provvisorio con a capo l’Vov, un principe liberale che prende le redini di questo governo provvisorio. Il potere contro il governo provvisorio è quello dei Soviet, quindi il potere del popolo che dava i consigli “dal basso”, con a capo Lenin.
La rivoluzione d'ottobre e le tesi di aprile
Nell’Ottobre 1917 Lenin prese tutto il potere con un colpo di Stato, occupando il Palazzo d’Inverno sede del Principe liberare, tutto senza spargimento di sangue.
Tale colpo di Stato passò alla storia come Rivoluzione d’Ottobre, dove Lenin, ormai capo del Governo, sosteneva la creazione di una società comunista e a tal proposito enunciò le Tesi di Aprile. All’interno di queste Tesi, Lenin sosteneva che il potere doveva andare tutto in mano ai Soviet, che avrebbero trasformato la rivoluzione di Febbraio in rivoluzione socialista; la nazionalizzazione delle banche; la dittatura del proletariato.
La guerra civile e la vittoria bolscevica
Nel Marzo 1918 a seguito di tutte queste spaccature interne, la Russia esce dal conflitto mondiale chiedendo un armistizio ad Austria e Germania con la pace di Brest-Litovsk. Tra il 1918-1920 scoppiò una vera e propria Guerra Civile, protagonisti di questo conflitto furono il Terrore Rosso, ovvero i Bolscevichi, con a capo Trotskij, i rivoluzionari, contro il Terrore Bianco, ovvero i Menscevichi, ex ufficiali legati allo Zar, controrivoluzionari.
I vincitori di questa guerra furono i rossi ovvero i Bolscevichi, e successivamente eliminarono l’ex sovrano e tutta la famiglia reale; alcuni giorni dopo venne proclamata ufficialmente la Repubblica socialista federativa sovietica russa, e il Partito Comunista Russo venne proclamato come unico partito.
Il comunismo di guerra e la Nep
Nel 1919 Lenin istituì la terza internazionale con lo scopo di diffondere su scala mondiale la rivoluzione proletaria. Durante la Guerra Civile, il governo Lenin prese una serie di provvedimenti, noti con il nome di ‘Comunismo di guerra’. Egli sottopose a controllo forzato tutta la produzione, fu soppressa la libertà d’opinione, furono introdotti il divieto di sciopero e il lavoro forzato nelle fabbriche; questi provvedimenti causarono un crollo della produzione agricola e industriale e una resistenza da parte dei contadini. Notando i problemi sociali che aveva causato il comunismo di guerra, Lenin nel 1921 decise di instaurare la Nep, nuova economia politica, che sostituì il comunismo il comunismo di guerra. La Nep provvedeva a una parziale restaurazione del libero commercio, maggiore libertà d’azione delle industrie e fine delle requisizioni forzate. Lenin si occupò anche di riorganizzare la politica del paese creando l’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche (Urss) nel 1922. Il nuovo Stato era retto da un Consiglio che aveva il potere legislativo, e da un Consiglio dei commissari del popolo che possedevano il potere esecutivo; il potere giudiziario, invece, era nelle mani della Corte suprema dei Soviet.
Domande da interrogazione
- Quali furono le cause principali della Rivoluzione russa?
- Quali furono le differenze tra Bolscevichi e Menscevichi?
- Cosa accadde durante la Rivoluzione di Febbraio del 1917?
- Quali furono le conseguenze della Rivoluzione d'Ottobre del 1917?
- Come cambiò l'economia russa con la Nep?
La Rivoluzione russa fu causata principalmente dall'oppressione dello zarismo, la miseria del popolo e la partecipazione disastrosa della Russia alla Prima Guerra Mondiale.
I Bolscevichi, guidati da Lenin, volevano una rivoluzione comunista, mentre i Menscevichi sostenevano riforme politiche e sociali più moderate.
Durante la Rivoluzione di Febbraio, una sommossa popolare portò all'abdicazione dello Zar Nicola II e alla formazione di un governo provvisorio.
La Rivoluzione d'Ottobre portò Lenin al potere, l'istituzione di una società comunista e la proclamazione della Repubblica socialista federativa sovietica russa.
La Nep introdusse una parziale restaurazione del libero commercio e maggiore libertà d'azione per le industrie, sostituendo il comunismo di guerra.