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Concetti Chiave

  • La Rivoluzione greca inizia come reazione al dominio ottomano, con i clefti che simboleggiano la resistenza patriottica contro l'oppressione straniera.
  • La Rivolta di Orlov nel 1770, sostenuta dai russi, rappresenta un tentativo iniziale di indebolire l'impero ottomano, ma viene soffocata nonostante alcuni successi iniziali.
  • L'Illuminismo greco vede l'emergere della Filikí Etería, una società segreta che cerca di ispirare l'indipendenza attraverso influenze culturali e alleanze strategiche.
  • La Guerra d'indipendenza greca del 1821 è caratterizzata da iniziali successi militari e una crescente solidarietà internazionale, con il sostegno di figure europee come Lord Byron.
  • Nonostante le repressioni ottomane, l'intervento delle potenze europee porta alla sconfitta degli ottomani e alla firma del trattato di Adrianopoli nel 1829, segnando l'inizio dell'indipendenza greca.

In questo appunto di storia viene descritta la Rivoluzione greca, di cui si descrivono gli antefatti, la rivolta importante e celebre di Orlov, l'illuminismo greco ed infine la guerra d'indipendenza greca.
La lotta per l'indipendenza greca: dalla resistenza all'intervento europeo articolo

Indice

  1. L'indipendenza perduta e la resistenza
  2. La rivolta di Orlov e le sue conseguenze
  3. La nascita della Filikí Etería
  4. L'inizio della rivoluzione greca
  5. L'intervento delle potenze europee

L'indipendenza perduta e la resistenza

L’indipendenza della Grecia ha fine nel 1453 quando cade l’impero romano d’Oriente e l’ottomano Mehmet II conquista Costantinopoli. In particolare Atene sarà espugnata nel 1456 mentre Creta insieme alle isole vicine tra il 1460 e il 1461. Nonostante questo, però, la cultura ellenica rimane molto forte anche grazie alla presenta del patriarca e la chiesa ortodossa per cui nel corso del tempo ci sono stati atti di ribellione, ripicca e guerriglia alle forze ottomane ma l’esito è sempre lo stesso: da una parte la morte dei rivoltosi dall’altra la loro fuga verso le montagne. Da questo atto essi prendono il nome di clefti che etimologicamente significa ladri ma nello spirito patriottico dei greci il termine ha l’accezione di partigiani.

L’impero ottomano a questo punto decide di osteggiare queste attività di esternazione di disagio attraverso la legittimazione degli “Armatoli”, schiere paramilitari di rumeni belligeranti. Il risultato, però, è che questi si uniscono ai clefti così strettamente che allo scoppio della rivoluzione greca i due schieramenti hanno perso le loro differenze e, anzi, proprio gli Armatoli contribuiscono per la maggior parte nei combattimenti. Tutti questi sforzi, tuttavia, non portano a dei miglioramenti delle condizioni elleniche poiché saldo rimane il dominio ottomano.

La rivolta di Orlov e le sue conseguenze

È considerata l’antefatto della Rivoluzione greca vera e propria. Intorno al 1760 c’è l’idea di voler indebolire l’impero Ottomano per instaurare un governo filo-russo per cui, grazie all’aiuto del greco Papazolis che vive in Russia, ambasciatori russi riescono a raggiungere la Maina e ad accordarsi con la diplomazia locale.

Nel 1769 scoppia la guerra russo-turca. Il conte Aleksej Grigor'evič Orlov, comandante della flotta russa, nel febbraio 1770 ormeggia a Maina e incita i suoi abitanti a insorgere contro i turchi lasciando loro cinquanta soldati russi.

Inizialmente si riscattano diversi territori della Morea e Creta sotto il comando di Daskalogiannis, i russi vincono la battaglia navale di Cesme ma la rivolta del Peloponneso viene soffocata per l’aiuto non sufficiente dato ai ribelli.

La Grecia, inoltre, oltre ad aver subito la perdita di molti combattenti non è considerata nel trattato di Küçük Kaynarca.

La nascita della Filikí Etería

Le insurrezioni sono finanziate dai greci emigrati in Europa, specialmente da Odessa dove nel 1814 è istituita la società segreta Filikí Etería da Alexandros Ypsilanti sulla scia della Rivoluzione americana e francese. Essa punta all’indipendenza della Grecia e a fortificare i legami con Alì Pascià, ex assistente del sultano.

Grazie, inoltre, al contatto dei figli dei mercanti greci con i domini tedeschi e italici, ai finanziamenti di mecenati per le istituzioni culturali, ai fanarioti di Istanbul e le loro scelte di dirigenti non-musulmani si rafforza il patriottismo del popolo.

L'inizio della rivoluzione greca

Nel 1821 il potere dell’impero ottomano si infievolisce a causa della guerra contro i persiani e al bisogno di stabilire molte schiere di soldati ad oriente. I greci, quindi ne approfittano per far scoppiare movimenti indipendentisti il 6 marzo al confine con l’impero russo perché si era ritenuto necessario ottenere quante più alleanze possibili con i popoli balcanici per sconfiggere un nemico comune. La realtà, però, è che molti sono stati costretti a scappare in Austria. Dalle regioni del Peloponneso su sollecitazione dell’ arcivescovo di Patrasso, Germanos, che il 25 marzo ufficialmente benedice i rivoltosi al monastero della Grande Laura, degli Armatolì e dei Kleftes padroneggiati dal diciassettenne Theodoros Kolokotronis il quale a settembre riesce ad assediare Tripoli. Contribuiscono alla ribellione moti filoellenici provenienti soprattutto da Francia e Inghilterra (basti pensare a Lord Byron, Santorre di Santarosa, Giuseppe Rosaroll). Le prime conquiste sono le campagne tanto che gli ottomani sono costretti a rifugiarsi nelle città che sono anch’esse assediate. Le rivolte si espandono, successivamente in tutta la Grecia: da Tebe ad Atene, a Tessalonica, Cipro e Creta. La repressione di Costantinopoli giunge nel 1822 con lo scopo di ristabilire il potere ottomano. Ci sono diversi eccidi come l’impiccagione del patriarca e del vescovo Gregorio V nonché lo sterminio della popolazione di Chio.

La lotta per l'indipendenza greca: dalla resistenza all'intervento europeo articolo

L'intervento delle potenze europee

Visto, però, l’andamento positivo delle battaglie greche, l’impero ottomano è costretto ad accettare l’aiuto dell’egiziano Muhammad Ali che nel febbraio 1825 un esercito di diecimila uomini ben addestrati da generali francesi. Si occupa Navarino, Atene, Missolungi (baluardo degli insorti). In questa fase cresce il numero delle vittime elleniche. A questo punto, merito di una propaganda intensificante gli eventi, della presenza dell’ellenico Ministro degli esteri Ioannis Kapodistrias e della speranza di ottenere uno sbocco sul Mediterraneo, la Russia di Nicola I entra in aiuto ai rivoltosi così come Inghilterra e Francia. Mentre, quindi, nel 1827 continuano lotte per l’indipendenza nel nord della Grecia, fallisce la diplomazia tra i francesi, gli inglesi e i turchi così la flotta egiziana riunita a Navarino viene attaccata e sconfitta dalle navi europee. Ciò porta all’ occupazione della Morea nel 1828.

Iniziano le trattative di pace con Kapodistrias, nominato governatore. Gli ottomani sono restii alla resa ma quando la Francia invia quindicimila uomini per addestrare i greci la situazione cambia. Il 12 settembre 1829 i turchi perdono la battaglia di Petra e firmano il trattato di Adrianopoli che con il protocollo di Londra del 1830 diventa un vero e proprio atto di indipendenza nonostante siano ancora sotto il dominio ottomano le isole e il nord della Grecia.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono gli antefatti principali della Rivoluzione greca?
  2. Gli antefatti includono la caduta dell'impero romano d'Oriente nel 1453, la conquista ottomana di Costantinopoli, e le successive ribellioni greche contro il dominio ottomano, culminando nella formazione dei clefti e degli armatoli.

  3. Cosa rappresenta la Rivolta di Orlov nel contesto della Rivoluzione greca?
  4. La Rivolta di Orlov, avvenuta nel 1770, è considerata un antefatto importante della Rivoluzione greca, caratterizzata da un tentativo di insurrezione greca sostenuta dalla Russia, che però fallì nel liberare la Grecia dal dominio ottomano.

  5. Qual è stato il ruolo dell'Illuminismo greco nella lotta per l'indipendenza?
  6. L'Illuminismo greco ha rafforzato il patriottismo e l'identità nazionale attraverso il supporto di emigrati greci, la creazione della Filikí Etería, e il contatto con le idee rivoluzionarie europee, contribuendo a preparare il terreno per la guerra d'indipendenza.

  7. Come è iniziata la Guerra d’indipendenza greca e quali furono i suoi sviluppi iniziali?
  8. La guerra iniziò nel 1821, approfittando dell'indebolimento ottomano, con insurrezioni guidate da figure come Theodoros Kolokotronis e supportate da movimenti filoellenici internazionali, portando a successi iniziali contro le forze ottomane.

  9. Quali furono i fattori chiave che portarono al successo della Rivoluzione greca?
  10. Il successo fu dovuto all'intervento di potenze europee come Russia, Inghilterra e Francia, la sconfitta della flotta egiziana a Navarino, e le trattative di pace che culminarono nel trattato di Adrianopoli e nel protocollo di Londra del 1830, che sancirono l'indipendenza greca.

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