Concetti Chiave
- Il 2 giugno 1946 si tiene un referendum che sancisce la nascita della Repubblica Italiana, con l'esilio dei Savoia.
- De Nicola è eletto presidente provvisorio e si avvia la stesura della Costituzione, proclamata il 1 gennaio 1948.
- La Costituzione italiana prevede una Repubblica Parlamentare Bicamerale con chiara separazione dei poteri.
- Nel 1947, il PSIUP si divide in Partito Socialista Italiano e Partito Socialdemocratico Italiano per divergenze sulla politica estera.
- Le elezioni del 18 aprile 1948 vedono la vittoria della Democrazia Cristiana, sostenuta dalla chiesa contro la sinistra.
Indice
La nascita della Repubblica Italiana
Il 2 giugno 1946 si vota per eleggere un’Assemblea Costituente e per il referendum fra monarchia o Repubblica e il voto è esteso anche alle donne: vince la Repubblica e i Savoia vengono esiliati perché responsabili delle scelte del fascismo e della guerra.
Come presidente provvisorio della Repubblica Parlamentare viene eletto De Nicola e i padri costituenti devono scrivere la Costituzione della Repubblica Italiana.
La Costituzione e la divisione dei poteri
Il 1 gennaio 1948 viene proclamata la Costituzione e prevede una Repubblica Parlamentare Bicamerale proporzionale, in cui la divisione fra i poteri è molto chiara: -Potere Legislativo al Parlamento, diviso tra Camera e Senato; -Potere Giudiziario alla Magistratura; -Potere Esecutivo al Governo; -il Presidente della Repubblica ha una funzione notarile.
Scissioni e nuovi partiti politici
Il PSIUP nel 1947 si scinde per motivi legati alla politica estera: i massimalisti, con a capo Nenni, apprezzano i regimi dell’est, mentre i riformisti con Saragat sono contrari e legati all’Occidente.
Nascono quindi il Partito Socialista Italiano e il Partito Socialdemocratico Italiano.
Il Partito d’Azione invece si scioglie completamente e i vari membri andranno nei partiti a loro più affini (La Malfa ad esempio va tra i socialisti).
Elezioni del 1948 e tensioni politiche
Il 18 aprile 1948 vi è la campagna elettorale della chiesa di Pio XII e dei centristi contro la sinistra, che porta alla vittoria della Democrazia Cristiana, con il Fronte Popolare (PSI e PCI) schiacciato nello scontro.
Il 14 luglio Antonio Pallante, reazionario fascista, spara a Togliatti e la CGIL proclama uno sciopero generale che porta a quasi ad un’insurrezione, fermata dallo stesso Togliatti e dall’azione unitaria data dalla vittoria di Bartali al Tour de France. Vi sono in questo periodo una serie di governi centristi fondati sulla Democrazia Cristiana con a capo De Gasperi. Luigi Einaudi è Presidente della Repubblica dal maggio del 1948.
Domande da interrogazione
- Qual è stato l'esito del referendum del 2 giugno 1946 in Italia?
- Come è strutturata la divisione dei poteri nella Costituzione Italiana proclamata il 1 gennaio 1948?
- Quali furono le conseguenze politiche delle elezioni del 18 aprile 1948?
Il referendum del 2 giugno 1946 ha visto la vittoria della Repubblica, portando all'esilio dei Savoia a causa delle loro responsabilità nelle scelte del fascismo e della guerra.
La Costituzione Italiana del 1 gennaio 1948 prevede una Repubblica Parlamentare Bicamerale proporzionale con una chiara divisione dei poteri: Legislativo al Parlamento, Giudiziario alla Magistratura, Esecutivo al Governo, e il Presidente della Repubblica con funzione notarile.
Le elezioni del 18 aprile 1948 portarono alla vittoria della Democrazia Cristiana, con il Fronte Popolare sconfitto. Seguirono tensioni politiche, tra cui un tentativo di insurrezione fermato da Togliatti e dalla vittoria di Bartali al Tour de France, e una serie di governi centristi guidati da De Gasperi.