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Concetti Chiave

  • La Rivoluzione spagnola del 1820 si focalizza sull'insurrezione contro Ferdinando VII, spinta dalle idee napoleoniche e dalla richiesta di una costituzione, ma viene brutalmente soppressa dalle forze francesi.
  • In Italia, i moti del 1820-21, tra cui la rivolta in Piemonte, falliscono a causa dell'intervento austriaco, con Carlo Alberto che emerge come figura di simpatia liberale temporanea.
  • L'indipendenza della Grecia dal dominio ottomano viene riconosciuta nel 1829 col Trattato di Adrianopoli, rendendo la Grecia formalmente libera ma sotto l'influenza bavarese.
  • I moti del 1830-31 vedono la caduta di Carlo X in Francia, sostituito da Luigi Filippo d'Orleans, simbolo di sovranità popolare e inizio della monarchia borghese.
  • Mazzini fonda la Giovine Italia nel 1831, proponendo un'Italia unita, libera e repubblicana, con un innovativo programma di propaganda e educazione popolare, contrastando il fallimento della Carboneria.

Indice

  1. Rivolte in Spagna e Francia
  2. Società segrete e rivolte italiane
  3. Indipendenza della Grecia
  4. Luigi Filippo e la monarchia borghese
  5. Mazzini e la Giovine Italia
  6. Garibaldi e l'eroe dei due mondi
  7. Progetti di unificazione italiana

Rivolte in Spagna e Francia

Nel 1820 scoppiano varie rivolte, una delle più importanti avviene in Spagna. La spagna aveva subito un’invasione dalle truppe napoleoniche che come al solito, quando occupano un paese straniero, si comportano come occupanti, commettendo massacri e violenze di ogni tipo.

Napoleone diffonde anche le idee della rivoluzione in stati come la Spagna che erano molto arretrati.

Gli spagnoli non hanno vissuto solo le violenze della rivoluzione francese ma anche i pregi, hanno per esempio conosciuto che cos’è una costituzione.

Gli spagnoli si ribellano contro Ferdinando VII, imperatore di Spagna, il quale non è accettato da una buona parte degli spagnoli. Scoppia perciò una rivolta contro Ferdinando per ottenere una costituzione che sia simile a quella napoleonica.

Questa rivolta viene fermata in modo molto violento dai francesi. I francesi vogliono dimostrare alla quadruplice alleanza che non sono dalla parte dei rivoluzionari ma che sono come baluardi dell’equilibrio e dell’Europa restaurata. La Francia assume così il ruolo di una delle 5 potenze che mantiene l’equilibrio in Europa. Perciò la Francia, da colpevole nel congresso di Vienna, in soli 6 anni dimostra al resto d’Europa che vuole avere lo stesso ruolo che hanno le altre 4 potenze.

Società segrete e rivolte italiane

Le rivolte degli anni 20-21 sono importanti per altri due fattori:

Le società segrete; ci sono tantissime società segrete diverse, accomunate dal fatto che le società segrete sono composte da intellettuali (studenti, ufficiali dell’esercito, medici, avvocati e persone della borghesia).

Sono inoltre molto ristrette, composte da 10-50 persone. E inoltre sono segrete, perciò non possono farsi scoprire dalle potenze che vogliono mantenere la Restaurazione. Curano gli interessi delle poche persone che conoscono i lori diritti.

Con la rivoluzione francese la società per ceti è trasformata in società per classi; il titolo di nobile, sacerdote erano titoli ereditari, mentre le società per classi si basavano sul denaro.

Lo stesso è successo qui, in piccolo, perché la società per classi ha fatto si che nascessero società segrete che non hanno un diretto contatto con il popolo, perché contadini e manuali non ne sapevano nulla.

Le società segrete hanno dunque un grande limite, devono essere segrete al massimo e non hanno nessun collegamento con il popolo, ma si affidano molto spesso ai sovrani stessi.

In Italia ci sono varie rivolte, Piemonte, Lombardia ecc, ma falliscono con l’intervento dell’Austria.

Nel 1821 la rivolta che avviene in Piemonte porta all’abdicazione di Vittorio Emanuele I il quale cede il trono a Carlo Felice. Egli è momentaneamente fuori dal Piemonte e la reggenza è tenuta dal giovane Carlo Alberto il quale sembra avere delle simpatie nei confronti del pensiero liberale.

Indipendenza della Grecia

C’è un solo stato che negli anni 20 si ribella e dopo una lunga guerra che dura fino al 1829 ottiene l’indipendenza. Questo stato è la Grecia.

Si ribella nel 1821 contro l’impero ottomano, il quale governava la Grecia.

Con il trattato di Adrianopoli del 1829 l’Impero Ottomano riconosce l’indipendenza della Grecia.

Viene scelto come re, un re tedesco, bavarese.

I greci dunque sono indipendenti ma non del tutto, perché sono dipendenti dalla baviera.

Quando si ribella un popolo europeo interviene la quadruplice alleanza e la Francia a ristabilire l’ordine. Ma in questo caso si era ribellato un popolo sotto l’Impero Ottomano, perciò la Quadruplice Alleanza manda soltanto truppe e soldi senza intervenire direttamente.

Luigi Filippo e la monarchia borghese

Dopo i moti 20-21, tutti falliti tranne la Grecia, nel 1830-31 scoppiano nuovi moti.

Questi nuovi moti nascono dalla Francia, la quale impaurisce la quadruplice alleanza perché in Francia dal 1824 c’è un nuovo re, Carlo X. Non ha l’atteggiamento prudente che aveva luigi XVIII, ma ha il sogno di restaurare una monarchia assoluta. È un reazionario, antirivoluzionario, antiliberale e anticlericale. Crea talmente tanti attriti con il popolo che nel luglio del 1830 i francesi insorgono e riescono a mettere in fuga il re. I parigini si organizzano e sconfiggono le armate di Carlo X e lo costringono a fuggire.

A luglio del 1830 viene nominato dal basso Luigi Filippo D’ Orleans. (esempio di sovranità popolare che spaventa la quadruplice alleanza). Luigi Filippo concede alcuni diritti e riesce a convincere le altre 4 potenze europee di non essere un rivoluzionario e di non volere una nuova rivoluzione europea.

Con Luigi Filippo, inizia quel periodo di monarchia borghese che sembra essere un periodo in cui la borghesia possa tornare al potere.

Questo periodo di Luigi Filippo dura dal 1830 al 1848. In questi 18 anni, la monarchia di Luigi Filippo parte con grandi aspettative da parte dei liberali e dei borghese nei confronti di Luigi Filippo, ma nel corso di questi 18 anni ha un percorso che rende sempre meno liberale la Francia.

Nel 1848 entra in campo di nuovo il popolo. Le rivolte del 48 sono rivolte che nascono davvero dal basso e colpiscono tutta l’Europa.

Nel 1848 viene eletta la seconda repubblica, (la prima era quella giacobina) dopo che Luigi Filippo viene cacciato.

In Italia i moti del 20-21 non hanno avuto alcun successo.

Nel 1830-31 scoppiano delle rivolte organizzate dalle società segrete. Questi moti hanno lo stesso problema di quelli del 20-21. Le società segrete sono composte da poche persone, i quali decidono di organizzare delle rivolte per convincere i sovrani a cedere i diritti .

Questo in Italia avviene con Ciro Menotti, il quale organizza a Modena una rivolta.

Menotti si fida molto di Francesco IV, duca di Modena. (Questo era un solito grande errore dei membri delle società segrete, si fidavano del sovrano). Infatti Francesco IV il giorno prima della rivolta era stato informato di una possibile rivolta e decide così di arrestare Ciro Menotti e chiama l’Austria in soccorso in occasione delle rivolte che stavano per scoppiare.

Mazzini e la Giovine Italia

Mazzini:

Emerge una figura importantissima per il Risorgimento italiano, la figura di Mazzini. Egli è un giovane che ha circa 25 anni e nel 1831 formula una teoria, un programma per una nuova forma di società segreta che possa condurre al successo evitando gli errori della Carboneria.

Questa società segreta viene chiamata Giovine Italia. È la società segreta immaginata, idealizzata da Mazzini. Egli identifica le caratteristiche tipiche della carboneria e propone delle soluzioni:

le persone che aderiscono alle società segrete non si conoscono reciprocamente e talvolta non hanno ben chiaro l’obiettivo. Il programma deve quindi essere chiaro a tutti coloro che aderiscono alla giovine Italia, e inoltre il programma è fortemente innovativo perché non si parla più semplicemente di concedere dei diritti, ma il programma punta molto più in alto.

Mazzini vuole un’Italia unita libera e repubblicana.

Quindi il moto della giovine Italia sarà: Una, Libera e Repubblicana.

• una: un’Italia unita non è mai esistita come entità statale. Questo concetto di nazione è un’idea che inizia a circolare nell’800. Mazzini richiamandosi all’idea di Nazione deve cercare di sviluppare un movimento che deve condurre a un’Italia unita.

• libera: fa riferimento alla liberta delle potenze estere. È l’Austria che governano l’Italia

• repubblicana: il modello repubblicano richiama la prima repubblica francese, che viene identificato come fortemente rivoluzionaria.

Secondo Mazzini questo progetto deve inoltre essere anche diffuso, ci deve essere una forma di propaganda. Non si può pensare che 30-50 persone di una società segreta possano rendere l’Italia unita, repubblicana e libera, ma ci deve essere una forma di propaganda; bisogna riuscire a convincere il popolo.

Mazzini aveva immaginato anche una forma di educazione del popolo, diceva che se il popolo fosse rimasto nell’ignoranza non avrebbero mai avuto il popolo dalla loro parte.

Mazzini è un tipico intellettuale romantico che sogna l’idea di nazione, e teorizza elementi molti originali, quasi nessuno pensa un’idea di repubblica e nessuno pensa di educare il popolo.

Mazzini teorizza la giovine Italia nel 31 e già nel 33 si cerca, forse un po’ troppo presto, di organizzare la prima rivolta guidata dalla Giovine Italia. Ma sarà fallimentare.

Garibaldi e l'eroe dei due mondi

Nel 1833 delle rivolte organizzate dalla Giovine Italia nel nord Italia, falliscono. Nel 1833 compare una figura che sarà centrale per l’unità d’Italia, Garibaldi. Egli aderisce alla Giovine Italia, cerca di organizzare la rivolta a Genova, ma una volta fallita fugge per evitare la prigione. Si imbarca su una nave che va in America Latina, dove rimarrà per più di 10 anni. Garibaldi dimostrerà di non essere solo un intellettuale ma anche un vero stratega, perché in America latina si sta sviluppando la decolonizzazione della spagna.

Garibaldi comincia a collaborare con coloro che combattono contro la decolonizzazione spagnola e diventa molto presto una guida, uno stratega vincente per l’esercito di coloro che vogliono la libertà dalla spagna.

Questa sarà un’esperienza fondamentale per Garibaldi che riporterà in Italia dopo circa 10-15 anni.

Garibaldi è conosciuto appunto come l’eroe dei due mondi, sia perché in Italia ha guidato l’unificazione italiana sia perchè in America Latina è riconosciuto come colui che ha aiutato i popoli dell’America latina contro gli spagnoli.

Progetti di unificazione italiana

Ci sono anche altre persone, altri intellettuali che stanno riflettendo su una possibile unità d’Italia. È un progetto che non riguarda solo Mazzini.

Vincenzo Gioberti, contemporaneamente a Mazzini sta immaginando un’altra forma di Italia Unita. Egli è un esponente di una corrente di pensiero chiamata Neoguelfismo (guelfi: filopapali) . Per Gioberti il primato dell’Italia stava nel fatto di essere il cuore del cristianesimo e di avere a Roma la sede del pontefice. Inoltre quasi tutti gli italiani erano cattolici, perciò avrebbero riconosciuto la figura del pontefice e dunque lo avrebbero seguito. Secondo Gioberti l’unificazione italiana poteva realizzarsi solo se non si mettevano in questione gli stati allora esistenti e le loro dinastie, ma puntando a una Confederazione di stati separati con a capo il Papa.

Carlo Cattaneo vorrebbe una federazione di stati non più indipendenti ma che vadano verso un’unione effettiva, una forma federale.

D’Azeglio e Balbo sognano un’Italia unita grazie al Piemonte. Ritengono che il Piemonte sia l’unico stato abbastanza potente da poter guidare l’unita d’Italia.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le cause principali della rivoluzione spagnola del 1820?
  2. La rivoluzione spagnola del 1820 fu causata dall'insoddisfazione verso Ferdinando VII e dal desiderio di una costituzione simile a quella napoleonica, dopo l'invasione napoleonica che aveva diffuso idee rivoluzionarie in Spagna.

  3. Qual è stato il ruolo delle società segrete nei moti del 1820-21?
  4. Le società segrete, composte da intellettuali, furono cruciali nei moti del 1820-21, ma il loro carattere ristretto e segreto limitò il loro impatto, poiché non avevano collegamenti diretti con il popolo.

  5. Come ha ottenuto la Grecia l'indipendenza dall'Impero Ottomano?
  6. La Grecia ottenne l'indipendenza dall'Impero Ottomano dopo una lunga guerra iniziata nel 1821 e conclusa con il trattato di Adrianopoli nel 1829, con l'aiuto indiretto della Quadruplice Alleanza.

  7. Quali furono le conseguenze dei moti del 1830-31 in Francia?
  8. I moti del 1830-31 in Francia portarono alla fuga di Carlo X e all'ascesa di Luigi Filippo d'Orleans, segnando l'inizio di una monarchia borghese che durò fino al 1848.

  9. Chi era Mazzini e quale fu il suo contributo al Risorgimento italiano?
  10. Mazzini era un intellettuale che fondò la Giovine Italia, una società segreta con l'obiettivo di unificare l'Italia come una nazione libera e repubblicana, promuovendo l'educazione e la propaganda per coinvolgere il popolo.

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