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Concetti Chiave

  • Il XX secolo vide l'emergere di regimi autoritari in Spagna e Portogallo, influenzati da Franco, che ebbero un impatto significativo nonostante una minore visibilità internazionale.
  • Molti Paesi che non adottarono il liberalismo optarono per il socialismo di ispirazione marxista, seguendo le teorie di Marx ed Engels.
  • Marx e Engels criticarono il capitalismo, sostenendo che l'arricchimento della borghesia derivasse dallo sfruttamento della classe operaia.
  • Il marxismo propone la collettivizzazione dei beni e la redistribuzione della ricchezza per eliminare le disuguaglianze economiche.
  • Il socialismo, distinto dal comunismo, si basa sulla sovranità popolare e il principio di unità del potere statale, escludendo aristocrazia e borghesia dal potere.

Indice

  1. Regimi autoritari del XX secolo
  2. Marxismo e critica al capitalismo
  3. Transizione al socialismo
  4. Differenze tra comunismo e socialismo

Regimi autoritari del XX secolo

Durante il XX secolo, accanto ai regimi fascista e nazionalsocialista se ne formarono altri che, pur considerati meno incisivi sul panorama internazionale, ebbero una grande importanza. Si tratta del regime autoritario instaurato in Spagna da Franco (1936-1975) e di quello fondato nel Portogallo.

Altri Paesi che non avevano sperimentato la forma di stato liberale approdarono invece al socialismo di impronta marxista.

Marxismo e critica al capitalismo

Su richiesta della lega comunista tedesca, nel 1848 Marx, coadiuvato dal filosofo Engels, scrisse il manifesto del comunismo. Marx e Engels analizzarono nel dettaglio le caratteristiche dello stato liberale e del socialismo. Essi giunsero alla conclusione secondo cui l’arricchimento capitalistico della borghesia deriva dallo sfruttamento della classe operaia. La mancata proporzionalità tra manodopera impiegata e retribuzione corrisposta dà origine all’eccessivo arricchimento della borghesia. Marx si propose di individuare un meccanismo mediante cui fosse possibile realizzare la redistribuzione della ricchezza. In primo luogo egli ritenne necessario eliminare la proprietà privata e collettivizzare ogni sorta di bene.

Transizione al socialismo

In seguito a una fase transitoria di riorganizzazione dell’economia si configurò una nuova forma di stato fondata sui dettami del marxismo. Comunismo e socialismo non sono sinonimi: la forma di stato socialista trovò la propria espressione nel comunismo sovietico, dal quale trasse le proprie origini.

Differenze tra comunismo e socialismo

Nelle forme di stato socialiste l’esercizio della sovranità è, almeno in teoria, detenuto dal popolo. Come lo stato liberale, quello socialista si configura come stato monoclasse: aristocrazia e borghesia non sono incluse fra i soggetti titolari della sovranità. Quest’ultima viene però esercitata attraverso le istituzioni statali (principio di unità del potere statale).

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