Fabrizio Del Dongo
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Concetti Chiave

  • L'antico Portogallo, conosciuto come Lusitania, ha una storia che risale ai Romani, seguendo poi le invasioni barbariche e musulmane, fino alla Reconquista cristiana.
  • Alfonso I, primo re del Portogallo, consolidò il suo regno liberando Lisbona e resistendo alle mire espansionistiche di Castiglia e Spagna.
  • La dinastia Aviz portò il Portogallo a diventare una potenza marittima globale, grazie a esplorazioni e conquiste in Africa e oltre.
  • Dopo una dominazione spagnola di sessant'anni, il Portogallo riacquistò l'indipendenza nel 1640 sotto la guida di Juan de Bragança.
  • Nel XX secolo, il Portogallo attraversò una transizione da monarchia a repubblica e superò un regime dittatoriale fino alla Rivoluzione dei garofani nel 1974.

Indice

  1. La storia antica del Portogallo
  2. La reconquista e l'ascesa del Portogallo
  3. La dinastia Aviz e le scoperte
  4. La dominazione spagnola e l'indipendenza
  5. Il periodo di floridezza e il terremoto
  6. Le guerre napoleoniche e l'indipendenza del Brasile
  7. La repubblica e la dittatura di Salazar
  8. La rivoluzione dei garofani e la democrazia

La storia antica del Portogallo

La parte occidentale della penisola iberica, corrispondente all’attuale Portogallo, fu chiamata dai Romani Lusitania. Comunque, anche i Lusitani erano di razza iberica, anzi per molti anni la loro storia si identificò con quella degli altri iberi. Pertanto, anche la Lusitania entrò a fare parte dei domini di Roma. Alla caduta dell’impero romano, il territorio fu invaso da orde di barbari, fra cui i Goti e i Visigoti.

La reconquista e l'ascesa del Portogallo

Nell’VIII secolo, i Musulmani occuparono l’intera regione e vi rimasero finché, a cominciare dal IX secolo, essi non vennero a poco a poco respinti dalle guerre di Reconquista gestite dai sovrani cattolici. Questi ultimi, avanzando via via, crearono nuovi stati di cui diventarono i re. Fu così che verso la fine dell’XI secolo la parte settentrionale dell’antica Lusitania fu incorporata nel Regno di León e Castiglia, il cui trono era allora occupato da Alfonso VI. Nello stesso tempo la lotta contro gli Arabi stava continuando e in essa si distinse un cavaliere francese: Henri de Bourgogne. Alfonso VI gli dimostrò la propria gratitudine concedendogli la mano della figlia. Poiché quest’ultima portava in dote la Contea di Portus Cale, Henri de Bourgogne, diventò il signore di tale territorio, ingrandendolo con nuove conquiste e mirando addirittura al titolo di re. Alla sua morte, lo stesso valore e la stessa ambizione spinsero il figlio Alfonso Henriquez che diventò il primo re del Portogallo con il nome di Alfonso I°, dopo tutta una serie di guerre vittoriose sia contro gli Arabi che contro il Regno di Castiglia.

Nel 1147, aiutato da una flotta di Crociati in procinto di partire per la Terrasanta, egli liberò Lisbona dalla presenza degli Arabi. Nel 1383, alla morte dell’ultimo discendente della dinastia di Borgogna, la Spagna cercò di annettere il Portogallo, ma il tentativo fallì perché Juan, Gran Maestro dell’Ordine Militare di Aviz, sconfisse l’esercito spagnolo nella battaglia di Aljubarrota. Tale vittoria consacrò Juan nuovo re del Portogallo col nome di Giovanni I° e la fondazione della dinastia di Aviz.

La dinastia Aviz e le scoperte

La dinastia Aviz fu caratterizzata da tutta una serie di viaggi e di scoperte. I Portoghesi si trasformarono poco a poco da pescatori e contadini in navigatori esperti che fecero del Portogallo una delle maggiori potenze del mondo. La via verso l’espansione nel continente africano fu aperta dl principe Enrique il Navigatore, figlio di Giovanni I°. La potenza portoghese subì un grave colpo quando il re Sebastian, sbarcato con un enorme esercito sulle coste del Marocco per tentare la conquista del paese, fu sconfitto e ucciso in battaglia. Il momento si avverrò subito drammatico perché Sebastian, essendo molto giovane, non aveva ancora eredi, eccetto un vecchio prozio, il cardinale Enrique che cercò di salvare la situazione, proclamandosi re.

La dominazione spagnola e l'indipendenza

Due anni dopo, alla sua morte, si fece avanti come pretendente al trono portoghese, lo stesso re di Spagna, Filippo II il quale assunse così anche il titolo di re del Portogallo. La dominazione spagnola durò circa sessanta anni e cioè dal 1580 al 1641. In tale periodo, il Portogallo perse le sue colonie asiatiche a favore dell’Olanda, la cui potenza marittima era in forte ascesa insieme a quella dell’Inghilterra. Una rivolta nel 1640, riportò il Portogallo all’indipendenza, grazie al supporto fornito dalla Francia e alle capacità militari di Juan de Bragança che dopo aver definitivamente sconfitto gli Spagnoli, salì sul trono portoghese con il nome di Juan II.

Il periodo di floridezza e il terremoto

Nel XVIII sotto la dinastia dei Bragança, il Portogallo conobbe un altro periodo di grande floridezza: dell’impero portoghese faceva parte anche il Brasile da cui arrivavano in patria molte mercanzie ricercate come lo zucchero e il caffè. A questo nuovo sviluppo economico contribuì il Trattato di Methuen che rinsaldò la vecchia alleanza con l’Inghilterra con accordi commerciali alcuni dei quali restarono validi fino al XX secolo. Decisiva fu anche l’opera del ministro Pombal che contribuì a incrementare i traffici e l’attività industriale. Dalla ricchezza di questo periodo è dimostrata dalla costruzione di chiese e di lussuosi palazzi in stile barocco e rococò. Nel 1755, uno spaventoso terremoto distrusse interamente la capitale, Lisbona.

Le guerre napoleoniche e l'indipendenza del Brasile

All’inizio del XIX secolo, il Portogallo fu sconvolto dalle guerre napoleoniche; l’alleanza con l’Inghilterra costò ai Portoghesi la perdita dell’indipendenza dal 1807 al 1811. Dieci anni più tardi, la famiglia reale che si era rifugiata in Brasile, rientrò in patria e il nuovo re, Juan VI, concesse la Costituzione. L’anno successivo, il Brasile si proclamò indipendente, nominando imperatore il figlio di Juan VI, Pedro I°.

La repubblica e la dittatura di Salazar

Nel XX secolo, dopo tutta una serie di lotte politiche, nel 1910 fu proclamata la repubblica e l’allora re, Manuel II de Bragança fu costretto ad andare in esilio. Il Portogallo partecipò alla Prima Guerra Mondiale a fianco degli alleati e nel 1926, a seguito di un colpo di Stato militare, assunse il potere Antonio Oliveira Salazar che instaurò un regime dittatoriale. La dittatura rimase al potere fino al 1974 quando fu rovesciata da un nuovo colpo di Stato, di ispirazione socialdemocratica. Nella seconda metà del secolo, tutte le colonie portoghesi ebbero accesso all’indipendenza, non in modo pacifico, eccetto i possedimenti nella penisola indiana che furono occupate dalle truppe indiane.

La rivoluzione dei garofani e la democrazia

Dopo la cosiddetta “Rivoluzione dei garofani” il Portogallo ha avuto accesso alla democrazia: esso fa parte della NATO, dell’ONU e dell’Unione Europea.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'origine del nome "Portogallo"?
  2. Il nome "Portogallo" deriva dalla Contea di Portus Cale, che fu concessa a Henri de Bourgogne da Alfonso VI.

  3. Chi fu il primo re del Portogallo e come ottenne il titolo?
  4. Alfonso Henriquez divenne il primo re del Portogallo, noto come Alfonso I°, dopo una serie di guerre vittoriose contro gli Arabi e il Regno di Castiglia.

  5. Quali furono le conseguenze della sconfitta del re Sebastian in Marocco?
  6. La sconfitta e morte del re Sebastian portarono a una crisi di successione, che culminò con la dominazione spagnola del Portogallo dal 1580 al 1641.

  7. Come il Portogallo riguadagnò l'indipendenza dalla Spagna?
  8. Il Portogallo riguadagnò l'indipendenza nel 1640 grazie a una rivolta supportata dalla Francia e alle capacità militari di Juan de Bragança.

  9. Quali furono gli effetti del Trattato di Methuen sul Portogallo?
  10. Il Trattato di Methuen rafforzò l'alleanza con l'Inghilterra e contribuì allo sviluppo economico del Portogallo attraverso accordi commerciali duraturi.

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