Martyna96
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Concetti Chiave

  • Il fascismo nasce come movimento e non come partito, portando avanti una critica antipolitica e unendo idee sia di sinistra che di destra, creando un profilo confuso e contraddittorio.
  • Le violenze fasciste nelle campagne, supportate dagli agrari, miravano a indebolire le organizzazioni socialiste, aumentando il consenso verso il fascismo in aree come Emilia, Veneto e Lombardia.
  • Giolitti tentò di costituzionalizzare il fascismo includendolo nei blocchi nazionali, ma il movimento si trasformò in un partito, guadagnando supporto da monarchia e Vaticano.
  • La Marcia su Roma del 1922, più manifestazione politica che colpo di stato, portò Mussolini a formare un governo di coalizione, segnando l'inizio della seconda fase del fascismo.
  • Mussolini implementò politiche economiche liberiste, smantellando riforme a favore dei lavoratori e rafforzando il controllo sui sindacati, favorendo gli interessi della grande industria e dell'alta borghesia.

LOTTA PER IL POTERE

Indice

  1. La nascita del fascismo
  2. Contraddizioni interne del movimento
  3. Violenza e supporto agrario
  4. Reazione dei socialisti e contesto politico
  5. Giolitti e la costituzionalizzazione del fascismo
  6. Trasformazione in partito e alleanze
  7. La Marcia su Roma
  8. Il governo di coalizione e la dittatura
  9. Il Gran Consiglio del Fascismo
  10. Politiche economiche e sociali di Mussolini

La nascita del fascismo

Mussolini fonda un movimento, il movimento dei fasci di combattimento, cioè il fascismo nasce come un movimento, non come un partito, questo può suonare come che non nasce come un qualcosa di strutturato e organizzato, che raccoglie già allora una polemica antipolitica, l'antipolitica è un giudizio di cittadini molto negativo nei confronti della politica e dei politici, questo era già un cavallo di battaglia dell'Italia di inizio 900, i politici corrotti, ladri, il termine era politicante allora come dispregiativo.

Contraddizioni interne del movimento

Questo movimento ha un profilo confuso e contraddittorio, contiene elementi di sinistra, voto alle donne, tassazione dei profitti di guerra (tradizione più socialista), e dall'altra invece esaltazione della forza, della violenza che sono tipici dei nazionalisti e della destra, è un movimento inizialmente magmatico.

Solitamente questo fascismo del 19, il programma di questo fascismo viene chiamato di San Sepolcro, perché si riuniscono nell'ex-Chiesa di San Sepolcro.

La distruzione della sede dell'Avanti, è l'unico fatto che fa capire che questo è comunque un movimento di destra perché è un movimento che trova il suo avvesario nei socialisti, fin dall'inizio.

Si presentano alle elezioni di fine 19, con voto proporzionale, prendendo pochissimi voti, nessun eletto. Per ora sono nessuno i fascisti.

Violenza e supporto agrario

Cominciano a diventare qualcuno quando nel corso del 20 iniziano a commettere violenze nelle campagne e ad essere finanziati dagli agrari. I capi di queste squadre d'azioni che nelle campagne colpiscono i socialisti sono i Ras, termine preso dall'Etiopia, quindi queste squadre fasciste colpiscono i socialisti e colpiscono soprattutto nelle campagne le leghe rosse, le leghe rosse erano le organizzazioni di braccianti che contrattavano con i padroni, questo permetteva di contrattare condizioni di lavoro, stipendi più alti, quindi le leghe rosse, come anche le leghe bianche di ispirazione cattolica, erano organizzazioni di braccianti che trattavano con gli agrari, i proprietari terrieri. I fascisti colpiscono queste leghe rosse e i loro capi con spedizioni punitive e questo ovviamente avvantaggia gli agrari che possono chiedere stipendi più bassi, questo spiega anche il successo nelle campagne del fascismo. Siamo in P. Padana, in Emilia soprattutto, ma anche Veneto e Lombardia, quindi il fascismo ha un origine a nord: Milano, San Sepolcro e la P. Padana.

Utilizzano manganello e olio di ricino.

I moderati sono spaventati dai socialisti, il contesto è Biennio Rosso, periodo della rivoluzione, i moderati hanno paura e vedono in questi qualcuno che può fermarli e gli stessi moderati che componevano magistratura e forze dell'ordine vedono questi crimini dei fascisti come delle cose su cui chiudere un occhio.

Reazione dei socialisti e contesto politico

I socialisti fondano anche loro dei gruppi con cui rispondere e cercano di impedire le violenze dei fascisti. L'Italia assume i tratti di una guerra civile in cui la borghesia è spaventata.

Il Biennio Rosso ha spaventanto la borghesia, i socialisti hanno gridato alla rivoluzione e il risultato e fai sviluppare gli anticorpi della rivoluzione.

Lo squadrismo fu decisivo per la vittoria del fascismo, ma fu anche costretto a convivere con un'ala più legaritaria: il fascismo gioca su due piani all'inizio, lo squadrismo dei Ras che picchiano e che hanno finanziamenti perche picchiano e tengono indietro i socialisti e hanno consensi per questo ed un fascismo più legaritario, queste due anime del fascismo sono due componenti che trovano poi un problematico equilibrio. L'equilibrio tra violenza e parte legaritaria era un problema all'ordine del giorno. Mussolini si presentava all'opinione pubblica e lo diceva come l'unico che era in grado di tenere a bada questi picchiatori. Si chiamavano SAM, Squadre D'Azione Mussolini.

Giolitti e la costituzionalizzazione del fascismo

Giolitti è al governo, il suo ultimo governo è 20-21, nelle elezioni del 21 Giolitti vuole usare la solita tattica che aveva già usato nell'età giolittiana, cioè quella di costituzionalizzare le forze politiche di questo paese, nell'età giolittiana lui ha cercato ha invertito la politica rispetto a Crispi, mentre Crispi pensava che lo Stato liberale si conservasse escludendo cattolici e socialisti, Giolitti ha pensato che lo Stato liberale si conservasse includendo cattolici e socialisti e allora di fronte a questa novità, il fascismo, lui vuole fare la stessa operazione, è convinto che questi urlano urlano, ma poi una volta che si sono seduti in Parlamento capiranno l'aria che tira e tutte ste cose qui. Questa è l'idea di costituzionalizzare il fascismo, cioè renderlo più moderato facendolo entrare nei meccanismi del potere. Il risultato sono pochi deputati ma significativi. Forma quindi blocchi nazionali Giolitti, cioè il partito liberale forma delle liste in cui sono inclusi anche dei fascisti, per costituzionalizzarli, siamo nel 21, è finito il Biennio Rosso alla fine del 20 è terminata l'onda dell'occupazione delle fabbriche e quindi questo è l'anno buono del fascismo. Il 21 è l'anno in cui il fascismo ha consensi, manda deputati, ottiene appoggio agrari, industriali, finanziamenti.

Trasformazione in partito e alleanze

Da movimento adesso diventa partito, qualcosa che si dà un organizzazione. Nasce il partito nazionale fascista e nel frattempo Mussolini cambia alcune sue idee, fa una politica estera antitedesca, programma economico liberista, si guadagna il favore anche del re e del Vaticano, questo è fondamentale, ottiene il loro favore dicendo che non c'è più l'anticlericalismo (anche se lui era anticlericale, con la moglie erano sposati solo con rito civile, si sposeranno dopo con rito religioso), il fascismo quello del regime dal 25 in poi, andava a braccetto stretto con la chiesa, si pensava che cattolicesimo e fascismo fossero in perfetto accordo, mentre lui era il classico socialista mangiapreti che odiava preti e chiesa, invece attenua il suo anticlericalismo. Il movimento dei fasci di combattimento era repubblicano, anticlericale adesso diventa invece favorevole alla monarchia e comincia ad attenuare il suo anticlericalismo.

La Marcia su Roma

La presa del potere e la Marcia su Roma:

il 26 ottobre del 22 si riunisce a Napoli il secondo congresso del Partito Nazionale Fascista, che stabilisce una mobilitazione generale delle squadre fasciste che porteranno alla Marcia su Roma, questa marcia su Roma è una manifestazione politica che ha uno scopo di far vedere quanto è imponente il movimento fascista, non ha le caratteristiche di un colpo di stato vero e proprio è solo una Marcia che vuole fare pressione su potere e politica, Mussolini è molto prudente, per esempio non partecipa alla Marcia su Roma, se ne sta a Milano perché se tirava un aria brutta scappava in Svizzera, il governo, al governo c'è un giolittiano Facta, che si rivolge al re e chiede al re di proclamare lo stato d'assedio di fronte a tutte queste strade che arrivano da Napoli, soprattutto da Perugia, ma anche da Firenze e nord Italia. Non erano armati in maniera tale da fronteggiare un esercito, il re non programma lo stato d'assedio, i fascisti fanno casino a Roma e Mussolini si ripropone come colui che può tenere a freno queste squadre, allora il re gli dà l'incarico di formare il governo, quindi invece che sconfiggerlo lo promuove (30 ottobre).

Il governo di coalizione e la dittatura

La Marcia su Roma non fu militarmente niente di significativo, poteva essere fermata, Mussolini ottiene l'incarico di formare un governo e lui forma un governo di coalizione, non forma un governo di fascisti perchè in Parlamente i fascisti avevano 35 voti, 35 deputati, quindi lui forma un governo di coalizione in cui ci sono fascisti, liberali e cattolici, il fascismo poi già dall'anno dopo, dal 23 comincerà a glorificare la marca su Roma come l'atto fondativo del potere fascista, addirittura si inventerà un calendario fondato sulla marcia su Roma il fascismo. Il fascismo da subito glorificherà la Marcia su Roma come l'evento fondativo del suo potere, questo è un po' poco vero e molto falso, un po' vero perché comunque il fascismo entra nella stanza dei portono dove ci sono le leghe del potere, falso perché poteva essere facilmente fermato, farlo perché forma un governo di coalizione, falso perché non inizia qui la dittatura, qui inizia la seconda fase della storia del fascismo quella DELL'ELIMINAZIONE DELLO STATO LIBERALE.

Uno dei capi di imputazione nei riguardi del re finita la guerra per mandare in esilio i Savoia, è stato proprio questo, aver assecondato la Marcia su Roma, quindi questo giudizio che il fascismo dà su se stesso è stato condiviso anche dagli anti-fascisti.

Per ora non c'è una dittatura, fa un governo di coalizione, la dittatura si ha tra 25 e 26.

La rivoluzione per il momento non c'era stata.

La pratica del doppio binario: da una parte è legalmente capo del governo, dall'altra i fascisti continuano ad usare la violenza. Mussolini amava le sigle MVSN, Milizia Volontaria Sicurezza Nazionale.

Metà dicembre del 22 gli squadristi colpirono Torino: è il 18 dicembre, vittime della violenza fascista.

Il Gran Consiglio del Fascismo

Sempre del dicembre del 22 sorge il Gran Consiglio del Fascismo, i più importanti gerarchi del fascismo facevano parte di questo consiglio. Era un organismo legato al partito fascista ma aveva il compito di indirizzare l'azione del governo, quindi qui comincia a crearsi una cosa ambigua, cioè un organismo del fascismo che diventa un organismo anche dello Stato, qualcosa che sta a metà strada tra un organismo del partito e un organo dello stato italiano, questo è significativo perché dà l'idea di un partito che comincia ad occupare lo stato, questo è tipico dei regimi totalitari, modellare sul partito lo stato. Sarà poi ironia della sorte il Gran Consiglio del Fascismo che determinerà la caduta di Mussolini nel 43.

Politiche economiche e sociali di Mussolini

Governo Mussolini: loro erano partiti per colpire i profitti di guerra e invece elimina l'inchiesta addirittura, i primi provvedimenti sono provvedimenti con cui lui ringrazia i suoi padroni, Giolitti aveva fatto una legge per cui occorreva denunciare al fisco colui che era comprava azioni per essere tassati, quindi la nominatività dei titoli azionari era un'operazione per tassare i profitti azionari, faceva parte di una legge popolare, a favore del popolo, richiesta dai socialisti, per tassare i ricchi tassando i profitti che si facevano in borsa, Mussolini cancella subito questa legge per tassare i profitti di borsa, cancella ogni inchiesta sui profitti di guerra, qui gli industriali ringraziano perché son soldi regalati, viene abolito il monopolio statale sulle assicurazioni sulla vita quindi altri soldi a favore, sono misure di tipo liberista che favoriscono la grande industria, l'alta borghesia, gli investitori.

Vanificano tutti i successi salariali normativi del biennio rosso e vuole costruire un sistema non a favore degli operai ma in maniera tale da escludere gli altri sindacati, crea un sindacato fascista in maniera tale da controllare gli operai attraverso questo. Infine durante le elezioni del 24 viene fatta una nuova legge elettorale, premio di maggioranza, Mussolini fa il Listone, una lista in cui mette tutti per essere sicuro di vincere, il fascismo vince.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'origine del movimento fascista fondato da Mussolini?
  2. Mussolini fonda il movimento dei fasci di combattimento, che nasce come un movimento e non come un partito, con un profilo confuso e contraddittorio, contenente elementi sia di sinistra che di destra.

  3. Come si è evoluto il fascismo da movimento a partito?
  4. Il fascismo si evolve da movimento a partito con la nascita del Partito Nazionale Fascista, ottenendo consensi e appoggio da agrari e industriali, e modificando alcune posizioni per guadagnare il favore del re e del Vaticano.

  5. Qual è stato il ruolo della Marcia su Roma nel consolidamento del potere fascista?
  6. La Marcia su Roma è stata una manifestazione politica che ha esercitato pressione sul potere politico, portando Mussolini a formare un governo di coalizione, anche se non ha rappresentato un colpo di stato vero e proprio.

  7. In che modo il fascismo ha influenzato la struttura dello Stato italiano?
  8. Il fascismo ha iniziato a occupare lo Stato attraverso il Gran Consiglio del Fascismo, un organismo che indirizzava l'azione del governo, modellando lo Stato sul partito, tipico dei regimi totalitari.

  9. Quali sono state le prime misure economiche adottate dal governo Mussolini?
  10. Le prime misure economiche del governo Mussolini includevano l'abolizione di leggi che tassavano i profitti di guerra e azionari, favorendo la grande industria e l'alta borghesia con politiche liberiste.

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