Concetti Chiave
- La peste giustinianea, tra il 541-542, devastò l'Europa, collegata a cambiamenti climatici e movimenti bellici, causando milioni di morti.
- La peste nera del XIV secolo uccise circa 50 milioni di persone in Europa, legata a condizioni igieniche precarie e la diffusione tramite ratti.
- Il vaiolo, malattia altamente contagiosa, ha colpito un decimo della popolazione mondiale fino alla sua eradicazione nel 1977 grazie alla vaccinazione.
- L'influenza spagnola del 1918-1925 causò tra 20 e 100 milioni di morti, con la Spagna come prima a riportarne l'esistenza per la mancanza di censura.
- Pandemie recenti includono il virus influenzale A(H2N2) del 1957, la Sars del 2003, e l'AIDS, quest'ultimo causando circa 25 milioni di vittime globali.
Pandemie nell'antichità
Tra le principali pandemie della storia possiamo ricordare:Tra il 541-542, un’epidemia di peste si sviluppò in Europa sotto il dominio dell’imperatore Giustiniano.

Ciò causò gravi perdite nei raccolti e conseguente malnutrizione in larghe fasce della popolazione. Inoltre, in Italia era in corso la prima Guerra Gotica; le razzie degli Alamanni e dei Borgundi nel Nord Italia, causarono probabilmente la diffusione del virus che potrebbe aver avuto origine nell’Etiopia e nell’Egitto ed essersi poi diffusa fino a Costantinopoli seguendo il flusso dei generi alimentari e trasmessa ovunque dalle truppe in movimento.
La malattia si diffuse ad una velocità rapidissima nella Capitale dell’impero d’Oriente che a quel tempo contava 800.000 abitanti: Procopio di Cesarea riportò che l’epidemia, al culmine, uccideva 10.000 persone al giorno nella sola Costantinopoli.
La peste si protrasse fino alla fine del secolo, facilitando l’invasione dei Longobardi in Italia.
Le stime più accreditate parlano di 25 milioni di morti, ma alcuni storici arrivano fino a 100 milioni. Sicuramente questo periodo segna la fine dell’antichità e l’inizio del Medioevo.
La peste nera si manifestava ciclicamente in Europa, ma raggiunse il suo culmine alla metà del XIV secolo, tra il 1356-1353.
Non si conoscevano a quel tempo le cause che vennero scoperte solamente molti anni più tardi. Molti storici ritengono che la popolazione europea perse circa 50 milioni di persone, passando da 80 a 30 milioni di abitanti: tutto ciò la rese una delle più grandi pandemie della storia.
Queste sono alcune delle pandemie nella storia.
Altre pandemie
Ecco altre pandemie nella storia:Solo 5 secoli più avanti si fu in grado di scoprire la sua origine animale e il suo collegamento con i ratti che, durante il Medioevo, a causa delle pessime o addirittura inesistenti condizioni igieniche, vivevano a stretto contatto con le persone e si spostavano addirittura con i loro stessi mezzi di trasporto, portando il virus con sé.
Era una malattia molto grave ed estremamente contagiosa che colpì circa un decimo della popolazione mondiale, arrivando ad avere un tasso di mortalità pari a circa il 30%.
La sua espansione fu rapida nel Nuovo mondo quando i conquistatori iniziarono ad attraversare l’oceano, decimando popolazioni con difese molto basse.
Il periodo più drammatico a causa di un notevole contagio si ebbe nel XVIII secolo.
Fortunatamente il vaiolo è una delle due malattie che l’uomo è riuscito a debellare tramite la vaccinazione: grazie a questa epidemia si ebbe infatti la scoperta del primo vaccino.
Nel 1977 è stato registrato l’ultimo caso di contagio, ma da allora è considerato estinto.
Durante gli ultimi mesi della Prima Guerra Mondiale, nel marzo del 1918, si registrò il primo caso di influenza spagnola, dilagata in due ondate, mentre negli USA ci furono anche due ondate minori, fino al 1925.
La sua denominazione deriva dal fatto che la Spagna fu il primo Paese a parlarne, probabilmente perché, rimasta neutrale nel corso della Prima Guerra Mondiale, non subiva le restrizioni legate alla censura che invece caratterizzavano gli altri Stati.
Il virus ebbe una diffusione mondiale, simultaneamente agli spostamenti delle truppe sui fronti europei. Arrivò fino alle regioni artiche.
I sistemi sanitari rischiarono il collasso e il numero delle vittime era così elevato che le camere mortuarie funebri non riuscivano a stare al passo con i numeri.
Recenti studi hanno scoperto che in tutto il mondo morirono tra le 20 e i 100 milioni di persone, molte di più della Grande Guerra. Solo nel 1938 il virologo Thomas Francis riuscì ad isolare il virus; ancora oggetto di discussione le cause della sua scomparsa.
Pandemie recenti
Ecco altre pandemie nella storia più recenti:Comparse nel 1957 il virus influenzale A(H2N2) di origine aviaria che, in meno di un mese, ebbe una diffusione mondiale.
Questa pandemia registrò comunque un milione di morti in tutto il pianeta.
Si registrò però, nel 1968 ad Hong Kong, una variazione di questo virus influenzale che si diffuse in tutto il mondo, similmente alla pandemia precedente.
Le vittime di questa nuova epidemia furono circa un milione.
Nel 2003 compare la Sars (prima epidemia da coronavirus del Ventunesimo secolo), molto contagiosa ma poco letale (8200 vittime nel mondo). Fu portata dalle anatre selvatiche del Guangdong (l’antica provincia cinese meridionale di Canton) e il virus fu identificato dal medico italiano Carlo Urbani, che ne rimase vittima. Ma le pandemie dei millenni precedenti fecero ben altre stragi.
Una delle più gravi e recenti pandemie che ha colpito la popolazione mondiale è quella del virus dell’immunodeficienza umana, l’HIV, o meglio conosciuto come AIDS.
I primi casi ad essere stati documentati sono apparsi nel 1981 e, da quel momento in poi, il virus si diffuse a macchia d’olio in tutto il mondo, generando una crisi nei sistemi sanitari nazionali.
Si sospetta che la sua origine sia animale e, uno dei suoi effetti, è stato/è l’indebolimento del sistema immunitario.
Il virus in sé per sé non è letale ma indebolisce gravemente il nostro corpo, lasciandolo indifeso dall’arrivo di altre malattie.
Una delle primarie cause di diffusione fu l’ignoranza iniziale in merito al virus.
Si stimano circa 25 milioni di vittime in tutto il mondo.
Progetto Alternanza Scuola lavoro.
Domande da interrogazione
- Quali sono state le cause principali della pandemia di peste in era giustinianea?
- Come si è diffusa la peste nera nel XIV secolo e quali furono le sue conseguenze demografiche?
- Qual è stata l'importanza dell'epidemia di vaiolo nella storia delle pandemie?
- Quali furono le caratteristiche principali dell'influenza spagnola del 1918?
- Quali sono state le pandemie più recenti e le loro caratteristiche distintive?
La pandemia di peste in era giustinianea è stata collegata a una piccola era glaciale causata da eruzioni di gas che oscurarono il sole, portando a malnutrizione e diffusione del virus attraverso le razzie e i movimenti delle truppe.
La peste nera si diffuse rapidamente in Europa a metà del XIV secolo, causando la morte di circa 50 milioni di persone e riducendo drasticamente la popolazione europea.
L'epidemia di vaiolo è stata devastante, colpendo un decimo della popolazione mondiale, ma ha portato alla scoperta del primo vaccino, contribuendo alla sua eradicazione nel 1977.
L'influenza spagnola del 1918 si diffuse globalmente, causando tra 20 e 100 milioni di morti, con un impatto maggiore rispetto alla Grande Guerra, e fu caratterizzata da due ondate principali.
Tra le pandemie recenti ci sono l'influenza A(H2N2) del 1957, la Sars del 2003, e l'AIDS, con l'HIV che ha causato circa 25 milioni di vittime, evidenziando l'importanza della comprensione e prevenzione delle malattie infettive.