Concetti Chiave
- L'asse Roma-Berlino del 1936 segnò l'alleanza tra Hitler e Mussolini, nonostante la precedente opposizione italiana all'espansionismo tedesco in Austria.
- Mussolini aveva minacciato la Germania per prevenire l'annessione dell'Austria, aderendo al fronte di Stresa con Francia e Inghilterra per contenere Hitler.
- L'invasione dell'Etiopia da parte di Mussolini nel 1936 portò alla condanna dell'Italia da parte della Società delle Nazioni, evidenziando la debolezza di quest'ultima nel sanzionare trasgressioni.
- La campagna etiope di Mussolini fu caratterizzata da violenza e propaganda, mirava a dimostrare la superiorità del regime fascista e a realizzare il sogno dell'impero.
- La condanna internazionale e il blando embargo portarono Mussolini a sentirsi isolato, spingendolo verso l'autarchia e a stringere l'alleanza con la Germania nazista.
Indice
L'asse Roma-Berlino
Nel 1936 nasce l'asse Roma Berlino (vi è cioè l'alleanza tra Hitler e Mussolini).
Contrasti iniziali tra Italia e Germania
Tale alleanza non era però affatto scontata, perché in realtà Mussolini, negli anni precedenti, si era fermamente opposto all'ascesa di Hitler e della Germania, aveva infatti più volte minacciato la guerra contro la Germania, questo perché l'Italia si era appena liberata dalla presenza ingombrante ai confini del nord dell'impero austroungarico e Hitler non faceva altro che minacciare l'annessione dell'Austria (il cosiddetto Anschluss, che era un altro dei punti vietati dal trattato di Versailles.
Esso vietava l'unificazione dell'Austria con la Germania, proprio al fine di non ricreare un grande impero; l'Austria era infatti diventata un piccolissimo stato ai confini italiani).La questione dell'Austria
inizialmente il governo italiano era dunque in contrasto col governo tedesco anche perché la Germania aveva denunciato tutte le clausole del trattato di Versailles e tra queste anche il divieto dell'annessione della Austria, previste dal trattato. Ricordiamo che dopo la prima guerra mondiale scomparve l'impero austro ungarico e nacquero una serie di stati autonomi e l'Austria rimase un piccolo stato di lingua tedesca, con capitale Vienna, ma era ridotto nelle dimensioni. Per cui la Germania in nome della comune origine tedesca, chiedeva l'annessione dell'Austria e molti austriaci erano favorevoli, si era creato un movimento perché una nazione così piccola non avrebbe avuto la possibilità di emergere come potenza europea. Per cui molti accettarono la richiesta da parte della Germania di annessione. L'Italia inizialmente si oppose, tanto che Mussolini partecipò agli accordi per mantenere sotto controllo la potenza tedesca, minacciò la guerra nel momento in cui fu ucciso il cancelliere Dollfuss, contrario all'annessione di Austria e Germania e per questo Mussolini minacciò di intervenire anche militarmente. Mussolini non voleva assolutamente che si realizzasse questo progetto di Hitler, e quindi più volte aveva minacciato di agire anche militarmente contro la Germania e poi nel 1925 aveva aderito al cosiddetto "fronte di stresa", facendo accordi con Francia e Inghilterra per cercare di tenere sotto controllo e di ridimensionare il potere di Hitler.
La guerra di Etiopia
Poi però le cose cambiarono dopo la guerra di Etiopia, perché l'Italia fu condannata dalla Società delle Nazioni. Mussolini aveva deciso di invadere l'Etiopia, ma questa era infatti uno stato sovrano membro della Società della nazioni. Quindi, I'Italia venne condannata dalla società delle nazioni. (piccolo passo indietro per quanto riguarda la società delle nazioni: nel 1930 c'era stato un evento, ossia l'invasione della Manciuria da parte del Giappone, anche questo evento fu condannato dalla società delle nazioni, ma in quel momento quest'ultima non aveva strumenti per colpire il Giappone, quindi a parte una semplice protesta non si fece assolutamente nulla. Questo evento non solo mise in evidenza la debolezza della società delle nazioni ma anche la necessità di avere degli strumenti per colpire i trasgressori, infatti nel frattempo la società delle nazioni si dotò di alcuni strumenti per andare a colpire gli stati trasgressori. Furono messi degli strumenti di natura economica, in modo particolare il baco, ossia il divieto di commerciare con quei paesi che avessero fatto trasgressioni. Quando Mussolini invase l'Etiopia, la guerra di Etiopia fu molta dura e sanguinosa perché Mussolini usò l'iprite (gas), e utilizzò anche in maniera massiccia i campi di concentramento, e dunque fu una conquista abbastanza violenta. La conquista dell'Etiopia per Mussolini ebbe due motivazioni fondamentali: da una parte quella di realizzare il sogno dell'impero, e dall'altra parte dimostrare la superiorità dello stato fascista nei confronti del vecchio stato liberale che aveva fallito ben due volte in Etiopia.
Conseguenze della guerra di Etiopia
L'Italia era già stata sconfitta sia a Dogaro che ad Adua, quindi la propaganda fascista doveva in qualche modo dimostrare la superiorità del fascismo.
Dunque, tutti questi motivi spinsero Mussolini alla guerra contro l'Etiopia, che ebbe un uso propagandistico sproporzionato (titoli sui giornali: "Italia è diventata un impero", "Vittorio Emanuele III imperatore), il problema era che
però l'Italia venne denunciata dalla società delle nazioni, la quale aveva indetto un embargo nei confronti dell'Italia ma era un embargo piuttosto blando, perché in realtà Francia e Inghilterra non avevano nessuna intenzione di colpire gli italiani, semplicemente vietarono il commercio di alcune merci, ma ne lasciarono libero il commercio di altre, soprattutto di quelle merci che avrebbero poi consentito all'Italia di concludere la guerra di Etiopia. Mussolini però usò propagandisticamente questo evento dichiarando che l'Italia era stata aggredita dalla società delle nazioni, dagli stati ricchi, e si senti dunque isolato, iniziò una serie di politiche di isolamento, e anche l'autarchia dal punto di vista economico, ruppe inoltre con Francia e Inghilterra e si avvicinò alla Germania fascista stipulando l'asse Roma-Berlino.
Domande da interrogazione
- Qual era la posizione iniziale di Mussolini nei confronti di Hitler e della Germania?
- Cosa portò Mussolini a cambiare la sua posizione e formare l'asse Roma-Berlino?
- Quali furono le conseguenze dell'invasione dell'Etiopia da parte di Mussolini?
- Quali furono le motivazioni di Mussolini per l'invasione dell'Etiopia?
- Come reagì Mussolini alla condanna internazionale per l'invasione dell'Etiopia?
Mussolini inizialmente si oppose fermamente all'ascesa di Hitler e della Germania, minacciando anche la guerra per contrastare l'annessione dell'Austria da parte della Germania.
Dopo la condanna dell'Italia da parte della Società delle Nazioni per l'invasione dell'Etiopia, Mussolini si sentì isolato e si avvicinò alla Germania, portando alla formazione dell'asse Roma-Berlino.
L'invasione portò alla condanna dell'Italia da parte della Società delle Nazioni e a un embargo economico, seppur blando, da parte di Francia e Inghilterra, che non intendevano colpire duramente l'Italia.
Mussolini voleva realizzare il sogno dell'impero e dimostrare la superiorità del fascismo rispetto al vecchio stato liberale, utilizzando l'invasione anche a scopo propagandistico.
Mussolini usò la condanna come propaganda, dichiarando che l'Italia era stata aggredita dai ricchi stati della Società delle Nazioni, e adottò politiche di isolamento e autarchia economica.