Concetti Chiave
- Il 23 marzo 1919, Mussolini fonda a Milano i Fasci italiani di combattimento, un movimento politico con radici nel simbolismo romano e nell'indipendenza dai partiti tradizionali.
- Il programma combina nazionalismo estremo con elementi di sinistra radicale e antisocialismo, mirando a un impero mediterraneo e a dare voce ai reduci di guerra.
- Il movimento si oppone all'intellettualismo, preferendo l'azione diretta, e si evolve da forza progressista a conservatrice, collaborando con re, chiesa e capitale.
- L'incendio dell'Avanti nel 1919 segna l'inizio delle azioni violente del fascismo, che diventeranno legali con l'ascesa al potere di Mussolini.
- La propaganda di massa è una novità del fascismo, con Mussolini come leader carismatico che cattura l'immaginazione popolare, enfatizzando il ritorno alle tradizioni romane.
Indice
La nascita del fascismo
Il 23 marzo 1919 Mussolini a 36 anni nella sala riunioni Circolo dell'alleanza industriale, in piazza San Sepolcro a Milano viene dato una sorta di manifesto politico diciannovista e sansepolcrista con una folla di circa 100 persone tra ex arditi, intellettuali, giovani che non hanno fatto in tempo a combattere la guerra ma vogliono una forma di vita migliore per l’uomo e si sentono emarginati, chi ha partecipato a Fiume.
Simboli e ideologie del fascismo
Vengono presi i fasci come simbolo di autorità politica perché in epoca romana erano fatti di betulla o olmi e portati dai lettori, i funzionari che accompagnavano i magistrati. Si può anche notare come l’impero romano sia la base del fascismo. La parola fascio, però, girava da tempo in Italia per indicare il movimento spontaneo al di fuori dei partiti e si formava dal basso. Un esempio sono i Fasci dei lavoratori siciliani nel 1891 per indicare scioperi nelle campagne soffocati da Crispi.
- Nazionalismo italianistico tipico della destra estrema: vuole fare dell’Italia un grande paese ed è fortemente il sogno quasi ossessivo di creare un impero mediterraneo che racchiudesse Jugoslavia, Albania, Egitto
-Presenti elementi della sinistra estrema e repubblicani: socialismo rivoluzionario, idea intervento attivo classi povere ma piegate nei confronti dei combattenti. In particolare bisogna dare voce ai reduci di guerra
-Antisocialismo e anticapitalismo: elementi validi per i primi anni. Si vede nell’alta finanza e nella borghesia l’accumulo di ricchezze che impoverisce l’Italia con un movimento egoistico
-Antintellettualistico in favore della prassi e dell’azione: gli intellettuali sono un’ élite di inetti, incapaci, impotenti, liberali, non in grado di incidere nella storia
Contraddizioni e adattamenti del partito
Il partito nel tempo si adatterà a vivere con il re, la chiesa e il grande capitale per mantenere il potere e da forza progressista diventerà conservatrice.
La violenza come strumento politico
Un mese dopo la fondazione dei fasci, nell’aprile del 1919, Marinetti organizza la prima azione che porterà i fascisti sui giornali: l’incendio dell’Avanti come atto antisocialista e di vendetta di Mussolini.
Questa sarà la prima azione di violenza del fascismo che sarà caratterizzante di tutta la sua storia: nei primi anni era paramilitare e illegale ma quando Mussolini andrà al potere la violenza diventerà legale poiché si utilizzerà l’esercito, la polizia, i processi marginali e il confinio senza processo.
Propaganda e visione del nuovo italiano
In questo modo si voleva imporre una visione unica e accettabile del mondo, riducendo la libertà di pensiero, parole e voto.
Si parla di un nuovo italiano ma in realtà è un antico italiano poiché si deve riscoprire l’Impero romano e le tradizioni passate. Infatti si esalta la campagna e la donna come massaia e mezzo per fare molti figli mentre l’uomo si deve preparare alla battaglia ma entrambi devono vivere a servizio dello stato.
La novità del fascismo è nella sua propaganda con mezzi di massa in cui Mussolini è quel capo carismatico di cui Lenin parlava e di cui la folla si innamora.
Domande da interrogazione
- Qual è l'origine e il significato dei "Fasci italiani di combattimento"?
- Quali erano i principali elementi del programma dei Fasci italiani di combattimento?
- Come si manifestava la violenza nel movimento fascista?
- Qual era la visione del "nuovo italiano" secondo il fascismo?
I "Fasci italiani di combattimento" furono fondati da Mussolini il 23 marzo 1919 a Milano, ispirandosi ai fasci romani come simbolo di autorità politica. Erano un movimento spontaneo, al di fuori dei partiti tradizionali, che mirava a migliorare la vita degli uomini emarginati e a riscoprire le tradizioni dell'Impero romano.
Il programma includeva nazionalismo estremo, elementi di socialismo rivoluzionario, antisocialismo e anticapitalismo, e un approccio antintellettualistico. Si proponeva di dare voce ai reduci di guerra e di opporsi all'accumulo di ricchezze da parte dell'alta finanza e della borghesia.
La violenza era una caratteristica distintiva del fascismo, iniziata con l'incendio dell'Avanti nel 1919. Nei primi anni, era di natura paramilitare e illegale, ma divenne legale con l'uso dell'esercito e della polizia una volta che Mussolini salì al potere, imponendo una visione unica del mondo e riducendo la libertà di pensiero e parola.
Il "nuovo italiano" era in realtà un ritorno all'antico italiano, con un'enfasi sulla riscoperta dell'Impero romano e delle tradizioni passate. Si esaltava la campagna, la donna come massaia e madre prolifica, e l'uomo preparato alla battaglia, entrambi al servizio dello stato. La propaganda di massa e il carisma di Mussolini erano strumenti chiave per diffondere questa visione.