Concetti Chiave
- La rivoluzione industriale inizia in Italia dal 1900, principalmente nel Nord-Ovest, portando a migrazioni verso Europa e America.
- Giolitti coinvolge socialisti e cattolici nella vita politica, ampliando il ruolo politico oltre le classi ricche.
- Il fascismo di Mussolini, iniziato con la marcia su Roma nel 1922, elimina la libertà di stampa e scioglie i partiti politici.
- L'alleanza tra Mussolini e Hitler porta all'emanazione delle leggi razziali del 1938 e alla Shoah.
- La Resistenza italiana contro il nazifascismo culmina con la vittoria delle forze democratiche e l'istituzione della Repubblica nel 1946.
Indice
L'unificazione e la rivoluzione industriale
Il 17 marzo del 1861 l’Italia è uno Stato unito. Nel 1871 Roma diventa la capitale. Nel 1885 comincia la colonizzazione con l’occupazione dell’Eritrea.
La rivoluzione industriale arriva in Italia solo dal 1900, soprattutto al Nord-Ovest.
Gli abitanti del resto dell’Italia sono costretti a migrare in Europa o in America. Il liberale Giolitti capisce di dover rendere partecipe nella vita politica le masse lavoratrici socialiste e i cattolici. Da adesso non solo i ricchi, ma tutti cominciano ad assumere lo stesso ruolo politico.La prima guerra mondiale e le sue conseguenze
Nel 1914 scoppia la Prima guerra mondiale. L’Italia è prima neutrale poi entra in guerra nel 1915 per propaganda nazionalista. Alla fine, nel 1918, sono 10 milioni i morti, di cui 700 mila italiani.
L'ascesa del fascismo e le leggi razziali
Dopo la guerra ci sono disordini economici e sociali, la sinistra è debole e sale al potere Mussolini (con una interminabile violenza) fondando il Pnf, di un estremo nazionalismo. La marcia su Roma è nel 1922 e il re Vittorio Emanuele Ì affida a Mussolini la guida del governo. Il fascismo sopprime ogni opinione diversa o contraria, anche con la violenza. Con le leggi fascistissime del 1925 viene eliminata la libertà di stampa e i partiti politici vengono sciolti, introducendo la pena di morte e il confino.
Questo porta all’alleanza con Hitler: nel 1938 si emanano le leggi razziali, con la creazione dei campi di sterminio nei quali avviene la Shoah: muoiono sei milioni di ebrei, omosessuali, zingari, dissidenti politici.
La seconda guerra mondiale e la resistenza
Hitler attacca la Polonia per ampliare il suo “spazio vitale” e nel 1939 scoppia la Seconda guerra mondiale. L’Italia combatte dal 1940 al 1943 al fianco di Germania e Giappone. Il 25 luglio del 1943 Mussolini viene arrestato; l’8 settembre del 1943 l’Italia scioglie l’alleanza con Hitler e firma l’armistizio con gli antifascisti. Allora i nazisti attaccano l’Italia e Mussolini al nord fonda la Repubblica di Salò ancora alleata con Hitler. Comincia allora la Resistenza, la lotta per la liberazione dal nazifascismo appoggiata anche dagli eserciti inglese e americano. Nel giugno del 1945 vincono definitivamente le forze democratiche. Il 2 giugno del 1946 con il referendum si sceglie la Repubblica italiana. Il 1° gennaio del 1948 entra in vigore la Costituzione.
Domande da interrogazione
- Quali furono le conseguenze della Prima guerra mondiale per l'Italia?
- Come si sviluppò il fascismo in Italia sotto Mussolini?
- Quali furono gli eventi chiave che portarono alla fine del fascismo in Italia?
Alla fine della Prima guerra mondiale nel 1918, l'Italia contò 700 mila morti tra i 10 milioni totali. Dopo la guerra, il paese affrontò disordini economici e sociali, che portarono all'ascesa di Mussolini e del fascismo.
Mussolini salì al potere nel 1922 con la marcia su Roma. Il fascismo soppresse ogni opinione contraria, eliminò la libertà di stampa e sciolse i partiti politici con le leggi fascistissime del 1925, introducendo la pena di morte e il confino.
Mussolini fu arrestato il 25 luglio 1943, e l'Italia firmò l'armistizio con gli antifascisti l'8 settembre 1943. La Resistenza, supportata dagli eserciti inglese e americano, portò alla vittoria delle forze democratiche nel giugno 1945. Il 2 giugno 1946, un referendum sancì la nascita della Repubblica italiana.