Concetti Chiave
- Stalin consolidò il suo potere sconfiggendo Trockji, instaurando una dittatura caratterizzata da un rigido controllo educativo e artistico, e attuò grandi purghe contro oppositori.
- Mussolini fondò il partito fascista in Italia, salì al potere con la marcia su Roma e instaurò un regime totalitario grazie a censura, propaganda e alleanze strategiche.
- Hitler sfruttò le debolezze della repubblica di Weimar e la crisi del '29 per consolidare il potere, promuovendo la supremazia razziale e attuando una violenta repressione degli oppositori.
- Stalin implementò piani quinquennali per potenziare l'industria pesante e attuò un regime di terrore contro i kulaki, con arresti e deportazioni di massa.
- Hitler, dopo aver consolidato il suo potere come Fuhrer, avviò la nazificazione della Germania, imponendo leggi razziali e intensificando la persecuzione di ebrei e minoranze.
Indice
La lotta per il potere in URSS
Dopo il ritiro dalla vita politica di Lenin, il potere fu conteso tra Stalin e Trockji. Stalin, ritenendo che la URSS potesse costruire da sola una società socialista, ottenne il consenso dei nazionalisti e,acquistando sempre più potere sconfisse Trockji, costringendolo a fuggire all'estero, dove egli denunciò il governo sovietico come degenerazione del socialismo e trovò morte per mano dei sicari di Stalin. Assunto il potere Stalin instaurò una vera e propria dittatura: rivoluzionò il sistema educativo, introducendo nei programmi scolastici lo studio del marxismo, le opere artistiche vennero usate solo a scopo propagandistico, la libertà di espressione venne completamente annullata e venne ridimensionato il ruolo della chiesa. In campo economico, Stalin, cercò di risollevare il settore industriale, in particolar modo l’industria pesante, tramite piani quinquennali supervisionati dallo stato. Attuò inoltre un vero e proprio regime di terrore con forme repressive, specialmente contro i kulaki, che vennero arrestati, deportati e fucilati. Diede inizio all’epoca delle grandi purghe, dove ogni persona sospettata di ostilità al regime, poteva subire un esecuzione sommaria.
L'ascesa del fascismo in Italia
In Italia il partito fascista fu fondato da Mussolini, ex socialista, che inizialmente elaborò un programma rivoluzionario, ma non tardò a cambiare rotta e ad avvicinarsi al patronato industriale e agricolo. Già dagli inizi il fascismo faceva uso sistematico della violenza, avvantaggiato dalla totale indifferenza delle forze dell’ordine che ne videro uno strumento per contrastare la diffusione del comunismo. Un'alleanza con i liberali legittimò il fascismo, trasformandolo da semplice movimento a vero e proprio partito. Mussolini, avvantaggiato dai successi delle camice nere, decise che fosse giunto il momento di assumere il potere e annunciò la marcia su Roma. Il re non assunse nessun provvedimento per ostacolare l’ascesa del fascismo e, anzi, affidò il governo a Mussolini. Iniziò così la scalata al potere assoluto.
Il regime di Mussolini
Sostituendo all’esercito regio le camice nere e consolidando il rapportò con il vaticano, che poi porterà alla firma dei patti lateranensi, Mussolini, si assicurò l’appoggio di maggiori centri d’interesse. Uscirà vincente dalle elezioni grazie anche a brogli e intimidazioni che vennero denunciati da Matteotti. L’omicidio di quest ultimo causerà la protesta dell’Aventino che però rappresentò, per Mussolini, l’occasione adatta per rafforzare il suo potere. Inizio così l’instaurazione del regime: i giornali vennero censurati o impiegati nella propaganda, così come la radio e il cinema, i partiti vennero sciolti con l’esclusione del partito fascista, fu avviata la fascistizzazione delle istituzioni scolastiche e fu favorito l’incremento demografico con sussidi per le famiglie numerose e l’esclusione delle donne dai settori lavorativi. Per riavviare l’economia adottò una politica protezionistica, tentando di raggiungere l’autarchia con battaglia del grano. In politica estera le ambizioni espansionistiche portarono alla guerra in Etiopia e al graduale avvicinamento alla Germania nazista.
L'ascesa di Hitler in Germania
Situazione decisamente peggiore stava svolgendosi in Germania dove Hitler, dopo il soggiorno in carcere, stava sfruttando le debolezze della repubblica di Weimar. Il partito nazionalsocialista si proponeva come l’unica salvezza della Germania, indebolita ulteriormente dalla crisi del 29. Il programma Hitleriano era incentrato soprattutto sull’affermazione della razza, la conquista dello spazio vitale e l’eliminazione dei propri nemici, ovvero, i liberali, i comunisti e gli ebrei, ritenuti i colpevoli della crisi e i portatori del bolscevismo. Hitler iniziò quindi ad acquisire potere, anche grazie alle azioni delle SS e delle SA e ottenne l’incarico di formare il governo. Per aumentare i suoi consensi e legittimare le forze repressive ordinò l’incendio del reichstag e incolpò i comunisti, che vennero arrestati.
Il regime nazista e le sue atrocità
Assunto il potere incrementò la forza del partito, unico rimasto, e cercò di sbarazzarsi dell’opposizione interna, facendo uccidere, nella notte dei lunghi coltelli, i componenti delle SA. Assunto l’incarico di Fuhrer iniziò la nazificazione della Germania. Fece uso della propaganda e dell’educazione scolastica; l’arte fu sottoposta ad un rigido controllo e vennero bruciati tutti i libri ritenuti ostili al regime; vennero costruite opere celebrative; il dissenso venne combattuto con le uccisioni o le deportazioni delle quali le maggiori vittime furono gli ebrei. Verso di loro il primo atto fu il boicottaggio, successivamente vennero emanate le leggi di Norimberga. Agli ebrei fu tolta la cittadinanza tedesca e la possibilità di occupare cariche pubbliche. Passaggio decisivo fu segnato dalla notte dei cristalli, ma lo sterminio faceva parte di un progetto più ampio che era finalizzato all'affermazione della razza ariana e le cui vittime non furono solo gli ebrei ma anche i rom, i neri, i gay e i portatori di handicap ai quali era stato destinato il progetto eutanasia.
Domande da interrogazione
- Quali furono le principali azioni di Stalin dopo aver assunto il potere?
- Come Mussolini riuscì a consolidare il suo potere in Italia?
- Quali furono le strategie di Hitler per ottenere e mantenere il potere in Germania?
- Quali furono le politiche di Mussolini in ambito economico e demografico?
- In che modo Hitler attuò la persecuzione degli ebrei e di altre minoranze?
Stalin instaurò una dittatura, rivoluzionò il sistema educativo, usò l'arte per la propaganda, annullò la libertà di espressione, ridimensionò il ruolo della chiesa, e attuò piani quinquennali per l'industria. Inoltre, instaurò un regime di terrore con purghe e repressioni.
Mussolini consolidò il suo potere attraverso l'uso della violenza, alleanze politiche, la marcia su Roma, e il sostegno del re. Rafforzò il suo regime con la censura, la propaganda, e la fascistizzazione delle istituzioni.
Hitler sfruttò le debolezze della repubblica di Weimar, usò la propaganda, le forze repressive delle SS e SA, e l'incendio del Reichstag per ottenere potere. Consolidò il suo regime con la nazificazione, la propaganda, e la repressione degli oppositori.
Mussolini adottò una politica protezionistica, cercò l'autarchia con la battaglia del grano, e favorì l'incremento demografico con sussidi per le famiglie numerose e l'esclusione delle donne dal lavoro.
Hitler attuò la persecuzione con il boicottaggio, le leggi di Norimberga, la notte dei cristalli, e lo sterminio sistematico. Le vittime includevano ebrei, rom, neri, gay, e portatori di handicap, con il progetto eutanasia.