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Concetti Chiave

  • La Repubblica di Weimar nacque in un clima di incertezza post-bellica con la costituzione di consigli operai e militari, proclamando la repubblica sotto la guida di Elbert.
  • Nonostante il controllo socialdemocratico, le divisioni interne e la repressione degli spartachisti segnarono un periodo di conflitti e instabilità politica.
  • L'economia tedesca fu devastata da un'inflazione incontrollabile, peggiorata dalle richieste di risarcimento postbellico e dall'occupazione francese della Ruhr.
  • Il governo introdusse il nuovo marco di rendita e grazie al piano Dawes, ricevette prestiti dagli Stati Uniti, riavviando l'economia ma aumentando la dipendenza estera.
  • Il Partito nazionalsocialista, guidato da Adolf Hitler, guadagnò consensi promuovendo idee nazionaliste e razziste, culminando nel tentativo di colpo di stato a Monaco.

Le agitazioni operaie in Germania e la costituzione della repubblica

Indice

  1. La nascita della repubblica di Weimar
  2. Divisioni politiche e repressione
  3. Crisi economica e inflazione
  4. Occupazione della Ruhr e reazioni
  5. Ascesa della destra eversiva
  6. Il mito culturale di Weimar

La nascita della repubblica di Weimar

C’era una situazione molto incerta a causa della crisi economica del dopoguerra, che riguardava soprattutto gli ex imperi centrali. In Germania sembrava molto vicina una rivoluzione, infatti poco prima della disfatta bellica ci fu la rivolta dei marinai, la prima di molte altre.

Si crearono, sull’idea dei soviet russi, consigli di operai e di soldati. Fu proclamata la repubblica e il capo fu il socialdemocratico Elbert. Un assemblea costituente convocata a Weimar creò la nuova costituzione. Secondo la costituzione:

* il potere legislativo era del parlamento eletto a suffragio sia maschile sia femminile con sistema proporzionale e del consiglio federale, fatto dai rappresentanti delle regioni

* il presidente della repubblica era eletto ogni sette anni dai cittadini e nominava il capo del governo, poteva scogliere il parlamento, poteva sospendere i diritti costituzionali dei cittadini in caso di minaccia alla sicurezza.

In continuità con il passato c’erano le gerarchie dei militari e della burocrazia. La repressione del moto rivoluzionario spartachista

Divisioni politiche e repressione

I socialdemocratici e i socialisti controllavano una grande parte del governo, ma erano divisi sui programmi:

1. i socialdemocratici avevano la maggioranza e l’appoggio delle masse e dei sindacati, e volevano un regime parlamentare

2. i socialisti volevano riforme importanti

3. c’era poi, all’estrema sinistra, la Lega di Spartaco, che poi diventerà il Partito comunista tedesco, voleva una rivoluzione

A Berlino ci fu una manifestazione dell’estrema sinistra contro il trasferimento del prefetto socialista: divenne un conflitto armato. Noske schierò i “copri franchi”, ossia squadre d’azione contro la rivoluzione. Fecero una repressione sistematica, eliminando prima tutto il nucleo dirigente comunista, poi tutti i rivoltosi. Alla fine della rivolta di Berlino, queste squadre continuarono ad operare in modo autonomo rispetto al governo e grazie all’appoggio di ufficiali dell’estrema destra. Uccisero anche chi voleva attuare ciò che pretendeva la pace cercando di moderare le richieste.

Una spirale inflazionistica senza precedenti

Crisi economica e inflazione

Il problema più grave restava la crisi economica. L’inflazione era incontenibile. Le cause erano gli interventi che lo stato fece per avere i soldi per pagare la guerra e i trattati di pace:

* dichiarò inconvertibile la moneta in oro

* introdusse il corso forzoso, ossia l’obbligo di accettarla in pagamento nonostante l’inconvertibilità

La situazione peggiorò nel 1921, quando i paesi vincitori avanzarono le richieste di risarcimento per i danni di guerra e gli Stati Uniti chiesero a tutti i paesi la restituzione dei prestiti.

L’occupazione francese della Ruhr e la svolta conservatrice

Occupazione della Ruhr e reazioni

La Germania chiedette una sospensione dei pagamenti, e la Francia, in risposta, occupò la Ruhr, paese ricco di miniere di carbone. Nella Ruhr ci fu la resistenza passiva, ossia fu indetto uno sciopero per bloccare la produzione. Questa occupazione determinò un ulteriore ondata inflazionistica:

* i lavoratori a reddito fisso videro i loro stipendi avere sempre meno potere d’acquisto

* quelli che avevano beni all’estero divennero sempre più ricchi.

Il governo fece alcuni provvedimenti proseguiti anche dal successivo governo di centro destra di Marx:

* mise fine al boicottaggio della Ruhr, così che la Francia gradualmente tolse l’occupazione

* fece una persecuzione delle persone di sinistra

* creò una nuova moneta, il marco di rendita, basato non sulle riserve d’oro ma su un’ipoteca su tutti i beni della nazione.

Per quanto riguarda i debiti agli altri stati, grazie al piano Dawes, gli americano fecero dei prestiti alla Germania per la produzione, e quindi l’economia tedesca si rimise in moto, anche se molto in dipendenza dagli Stati Uniti.

La destra eversiva contro la repubblica di Weimar

Ascesa della destra eversiva

Sia la destra moderata sia quella estrema vedevano aumentare i loro consensi. Hindenburg, un maresciallo, fu eletto alla presidenza della repubblica, e fu un punto di riferimento per i nazionalisti. In nazionalismo si unì al razzismo, soprattutto contro gli ebrei. Aveva sempre più importanza il Partito nazionalsocialista tedesco dei lavoratori, del quale faceva parte Adolf Hitler. Egli era un giovane austriaco trasferito in Germania prima della guerra, senza lavoro e senza fissa dimora. Aveva doti di grande comunicatore, e organizzò il partito secondo l’assoluta autorità del capo, e formo squadre paramilitari, le SA. Monaco era diventata il centro del partito, e Hitler tentò di farla diventare la base per un colpo di stato. Fallì, e Hitler venne arrestato ma non espulso. Si convinse della necessità di guadagnare l’appoggio di esercito e polizia per avere il potere. In carcere scrisse “La mia battaglia”, nel quale esponeva le sue idee politiche:

1. l’opposizione al trattato di Versailles

2. la riunificazione di tutti i tedeschi

3. la privazione dei diritto di cittadinanza per chi non era tedesco, soprattutto per gli ebrei

4. la necessità di garantire alla Germania uno spazio vitale, e quindi di ampliarne i confini ad est

Il “mito di Weimar”: un’opera splendida prima della catastrofe

Il mito culturale di Weimar

La repubblica di Weimar divenne un mito, legato soprattutto alla grande fioritura artistica e culturale di quel anni. Ci fu una specie di nuovo rinascimenti, che fece nascere correnti culturali, opere artistiche e letterarie di grande livello. Gli artisti di quel tempo è come se avessero avuto la previsione del disastro che si sarebbe abbattuto sulla Germania.

Domande da interrogazione

  1. Qual era la situazione economica e politica in Germania durante il Biennio Rosso?
  2. La Germania affrontava una crisi economica post-bellica con inflazione incontrollabile e agitazioni operaie. La repubblica di Weimar fu proclamata, ma era minacciata da divisioni politiche interne e pressioni esterne.

  3. Quali furono le principali divisioni politiche all'interno del governo tedesco?
  4. Il governo era diviso tra socialdemocratici, che volevano un regime parlamentare, socialisti che cercavano riforme importanti, e la Lega di Spartaco, che aspirava a una rivoluzione.

  5. Come reagì la Germania all'occupazione francese della Ruhr?
  6. La Germania rispose con resistenza passiva, organizzando scioperi per bloccare la produzione, il che aggravò ulteriormente l'inflazione.

  7. Quali furono le conseguenze della crisi economica sulla società tedesca?
  8. L'inflazione ridusse il potere d'acquisto dei lavoratori a reddito fisso, mentre chi possedeva beni all'estero si arricchì. Il governo introdusse il marco di rendita per stabilizzare l'economia.

  9. Qual era l'obiettivo politico di Adolf Hitler e del Partito nazionalsocialista?
  10. Hitler mirava a opporsi al trattato di Versailles, riunificare i tedeschi, privare i non tedeschi dei diritti di cittadinanza, e garantire alla Germania uno spazio vitale espandendo i confini a est.

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