Concetti Chiave
- Il liberalismo promuove la libertà di pensiero, espressione e associazione, ma ha mostrato limiti nella concezione economica del XIX secolo.
- La corsa alla colonizzazione è stata guidata dall'espansione economica, portando a conquiste territoriali in Asia e Africa da parte di potenze europee.
- Il Canale di Suez, strategico per il commercio, fu scavato da una compagnia francese e poi acquisito dagli inglesi, evidenziando le rivalità imperiali.
- Conflitti tra potenze come Francia e Inghilterra in Africa culminarono in episodi come la crisi di Fascioda, segnando la competizione coloniale.
- Le banche europee, in particolare quelle tedesche, sostennero il colonialismo finanziando industrie e influenzando politiche governative.
Indice
Il liberalismo e l'economia
Il liberalismo professa la libertà in termini di libertà di pensiero, di espressione e di associazione.
Il liberalismo nell’Ottocento dal punto di vista economico viene individuato nella nascita dei Trust, ma abbiamo individuato anche alcuni errori della concezione liberale perché i liberali ritenevano che non fosse espandibile il volume di affari e dunque le quote commerciali del mondo dovevano essere conquistate pur di ricorrere alla forza. Ciò causò la rincorsa alla colonizzazione (Cina, Giappone…) nell’ottica duplice dello sfruttamento delle materie prime e di quota protetta del mercato mondiale.
Colonizzazione e conquiste territoriali
Inoltre ci sono anche conquiste territoriali, oltre alle grandi conquiste inglesi, i francesi conquistano buona parte della penisola indo-cinese (con difficoltà dovute alla resistenza del Vietnam); gli olandesi estendono il loro controllo e i portoghesi occupano Angola e Mozambico (zone utili al commercio).
Conflitti e scontri in Africa
Sempre nell’ottica del miglioramento delle relazioni commerciali e dello sfruttamento commerciale nel 1869 una compagnia francese diretta da Ferdinand de Lesseps aveva scavato il Canale di Suez. La compagnia era stata poi acquisita dagli inglesi che conquistano il controllo della zona in una guerra contro la Turchia. In Africa francesi e inglesi si scontrano varie volte e la loro convivenza crea contrasti; l’episodio più famosa è quello di Fascioda, in Sudan. Gli inglesi avevano già il controllo dell’Egitto e si stavano spingendo verso sud; erano già sistemati nella zona del golfo di Guinea ed erano presenti soprattutto nel Sudafrica. Gli inglesi a partire dal Sudafrica conquistano Malawi, Tanzania e salgono verso Nord creando una dorsale Nord-Sud di controllo dell’Africa. I francesi, invece, si spostano da Occidente (Senegal) verso Oriente e quindi avviene lo scontro tra le due potenze. Oltre alle grandi potenze francesi e inglesi in Africa c’erano inoltre piccoli domini olandesi, spagnoli, portoghesi e tedeschi.
Congresso di Berlino e questione balcanica
Per cercare di risolvere i problemi che si ponevano soprattutto nell’area africana, ma anche in Asia e in America Latina, nel 1878, Bismarck convoca a Berlino un congresso, un congresso nel quale la Germania si tiene fuori e svolge il ruolo di arbitro.
Il problema più grande era l’ingarbugliatissima situazione della penisola balcanica; la cosiddetta “questione d’oriente”. La situazione era ingarbugliata perché la Turchia era in declino, Austria e Russia puntavano al controllo della zona, ci sono forti interessi economici da parte degli inglesi e da parte dei francesi. Anche i tedeschi fanno un pensierino sul controllo della penisola balcanica, tanto che viene costruita la linea ferrata Berlino-Belgrado-Bagdad.
Ruolo delle banche nel colonialismo
Le banche sono un altro elemento importante sia per il colonialismo sia per lo sviluppo dell’economia internazionale e le banche tedesche sono in primo piano (Deutsche Bank, Dresdner Bank, Darmstadt Bank, Düsseldorf Bank). Le grandi banche finanziano le attività industriali, quindi vogliono dei ritorni. Dunque questi ritorni economici spingono le banche a far pressione sui governi e i governi ad assecondare le banche. La politica coloniale regolata in un certo modo doveva quindi consolidare la leadership tedesca in Europa e favorire gli interessi del grande capitale finanziario (in particolare tedesco) nel mondo.
Liberalismo e libero scambio
Il liberalismo è stata l’ideologia dominante. Parlare di liberalismo quindi, vuol dire da una parte permettere la libera associazione dei cittadini e la libera espressione del pensiero, dall’altra proporre una visione economica fondata sul libero scambio.
Equilibri nei Balcani
Nel 1912 cessano le insurrezioni nei Balcani e viene costituito il Regno di Bulgaria. Per compensare gli equilibri alterati nella penisola balcanica, l’Austria ottiene l’annessione della Bosnia-Erzegovina.
Domande da interrogazione
- Quali sono i principi fondamentali del liberalismo?
- Quali furono le conseguenze economiche del liberalismo nell'Ottocento?
- Quali furono le principali potenze coinvolte nella colonizzazione dell'Africa?
- Quale ruolo ebbero le banche nello sviluppo economico e coloniale?
- Come si risolse la questione balcanica nel 1912?
Il liberalismo professa la libertà di pensiero, di espressione e di associazione, e promuove una visione economica basata sul libero scambio.
Il liberalismo economico portò alla nascita dei Trust e alla convinzione che le quote commerciali dovessero essere conquistate, anche con la forza, causando la corsa alla colonizzazione.
Le principali potenze furono la Francia e l'Inghilterra, ma vi erano anche domini olandesi, spagnoli, portoghesi e tedeschi.
Le banche, in particolare quelle tedesche, finanziarono le attività industriali e fecero pressione sui governi per favorire gli interessi del grande capitale finanziario.
Nel 1912 cessarono le insurrezioni nei Balcani e venne costituito il Regno di Bulgaria, mentre l'Austria ottenne l'annessione della Bosnia-Erzegovina per compensare gli equilibri alterati.