Concetti Chiave
- Il liberalismo è un'ideologia che si oppose all'assolutismo e promuoveva un governo limitato, influenzando il pensiero politico dal XVI secolo in poi.
- Principi fondamentali del liberalismo includono libertà civili, Stato di diritto, separazione tra religione e politica, proprietà privata, ed economia di mercato.
- Le rivoluzioni inglese, francese e americana nel 600 e 700 furono realizzazioni chiave degli ideali liberali, promuovendo tolleranza religiosa e libertà d'opinione.
- Il liberalismo ha avuto esiti diversi nei vari paesi, con figure di spicco come A. de Tocqueville in Francia e Stuart Mill in Inghilterra.
- Il rapporto tra liberalismo e religione variava, con il protestantesimo liberale che si sviluppò in Germania e il cattolicesimo liberale in Belgio e Francia, nonostante l'opposizione papale.

Indice
Breve introduzione sul liberalismo
Il liberalismo è una corrente di pensiero filosofico, politica che trova origine nell'ostilità verso l'assolutismo e che è stata elaborata tra la fine del XVI e l'inizio del XVII secolo.
Questo tipo di pensiero ha portato a un cambiamento profondo anche nella politica di diversi paesi del mondo. Chiaramente la concezione liberale di uno Stato fa sì che esistano dei limiti al potere dello Stato stesso, ossia che venga previsto un governo limitato. Tuttavia, questa visione si è evoluta nel corso del tempo, dando origine a quelli che sono gli Stati democratici moderni. Coloro che hanno delineato i principi comuni che caratterizzano questo tipo di pensiero. Si sono concentrati soprattutto su alcuni punti:
- Le libertà civili e i diritti delle persone
- Lo Stato di diritto
- La separazione tra il potere religioso e quello politico
- La proprietà
- L'economia di mercato
Il termine liberalismo deriva da un aggettivo, latino, che significa “libero”. Questo termine fu usato numerose volte da critici, pensatori e scrittori e in particolare viene citato in alcune opere di William Shakespeare da John Locke e anche dallo stesso George Washington, che a questo proposito afferma: «Man mano che l'umanità diventerà più liberale, sarà più incline a permettere che tutti coloro che si comportano come membri degni della comunità abbiano uguale diritto alla protezione del governo civile. Spero di vedere l'America tra le nazioni più importanti in esempi di giustizia e liberalità.»
Esistono varie forme di liberalismo:
- classico
- radicalismo e liberalismo sociale
- economico
- libertarianismo
- anarco – capitalismo
- miniarchismo
Il liberalismo dal punto di vista storico – politico
Gli ispiratori sono Locke e Montesquieu. Gli ideali liberali furono realizzati nella Rivoluzione Inglese del 600 e in quelle Francese e Americana del 700.
Le idee liberali erano quelle di tolleranza (religiosa in primis perché se si volevano evitare le lotte civili bisognava attuare la libertà di confessione non imponendo una religione di stato), libertà d’opinione ( e quindi di stampa per potere esprimere le opinioni), riconoscimento dei diritti civili anche sul piano economico e quindi libero commerciolibera industria e proprietà privata e infine un governo rappresentativo: il governo eletto dal popolo ma non da tutti, per cui non c’è il suffragio universale anche perché era associato al giacobinismo (=ghigliottina) e quindi lo temevano. Questa corrente di pensiero è espressione di una borghesia moderata cioè benestante (infatti non volevano il suffragio universale) e il modello era l’Inghilterra e quindi un’elezione censitaria. Il liberalismo è quindi una teoria dei limiti del potere: da un potere assoluto se ne voleva uno più ridotto. Si parla quindi di costituzionalismo perché una costituzione per essere tale deve garantire i diritti dei cittadini e, per garantirli, la divisione dei poteri. Il liberalismo è la teoria opposta all’assolutismo ma non vuole estendere a tutti il potere.
Il liberalismo ha poi avuti esiti diversi in base ai Paesi in cui è stato portato avanti:
- Francia = come esponente del pensiero abbiamo A. de Tocqueville
- Inghilterra = il liberalismo è l’espressione di una nuova classe sociale che sta portando avanti lo sviluppo commerciale e industriale del paese. Il pensatore dominante in questo caso è Stuart Mill.
- Germania e Italia = in Germania abbiamo le riflessioni di Von Humboldt e, invece, in Italia Benedetto Croce elaborò una visione del liberalismo, che venne tenuta in considerazione da tutti gli intellettuali che non trovavano un punto di riferimento nel fascismo.
- Stati Uniti = si auspicò che il potere pubblico entrasse nelle questioni relative ai contrasti sociali.

Il rapporto tra il liberalismo e la religione
Dopo la diffusione del liberalismo nel XIX secolo, la religione sentì la necessità di adeguarsi alle esigenze delle libertà individuale e nazionale, invece, in Germania in modo particolare, si diffondeva l’idea del protestantesimo liberale.
Il cattolicesimo liberale fu caratterizzato dall’accettazione delle teorie liberali e dalle conseguenti politiche. L’incontro tra la corrente politica e il cattolicesimo venne elaborato in Belgio e in seguito in Francia. Nel 1832, però, venne emanata l’enciclica in cui Gregorio XVI condanna questo avvicinamento. In Italia, invece, ci furono illustri personalità che portarono avanti questa ideologia:
- Manzoni
- Rosmini
- Lambruschini
- Tommaseo
- Minghetti
Il protestantesimo liberale, invece, si sviluppò soprattutto in ambito luterano, sostenendo che la religione dovesse essere studiata e interpretata come un evento storico e un metodo affine, esattamente come si faceva per altri fenomeni umani. Personalità illustri sono:
- A. Ritschl
- D.F. Strauss
- A. Schweitzer
Domande da interrogazione
- Qual è l'origine del liberalismo e quali sono i suoi principi fondamentali?
- Quali sono le diverse forme di liberalismo menzionate nel testo?
- Come si è sviluppato il liberalismo nei vari paesi secondo il testo?
- Qual è stato il rapporto tra il liberalismo e la religione nel XIX secolo?
- Chi sono alcune delle personalità illustri associate al liberalismo religioso?
Il liberalismo è un'ideologia politica e filosofica nata tra il XVI e il XVII secolo, in opposizione all'assolutismo. I suoi principi fondamentali includono le libertà civili, lo Stato di diritto, la separazione tra potere religioso e politico, la proprietà privata e l'economia di mercato.
Il testo menziona diverse forme di liberalismo, tra cui il liberalismo classico, il radicalismo e liberalismo sociale, il liberalismo economico, il libertarianismo, l'anarco-capitalismo e il miniarchismo.
In Francia, il liberalismo è stato rappresentato da A. de Tocqueville; in Inghilterra, ha sostenuto lo sviluppo commerciale e industriale con Stuart Mill come pensatore dominante; in Germania, Von Humboldt ha contribuito al pensiero liberale, mentre in Italia Benedetto Croce ha elaborato una visione del liberalismo. Negli Stati Uniti, si è auspicato un intervento del potere pubblico nei contrasti sociali.
Nel XIX secolo, la religione ha dovuto adattarsi alle esigenze delle libertà individuali e nazionali. In Germania, si è diffuso il protestantesimo liberale, mentre il cattolicesimo liberale ha accettato le teorie liberali, nonostante la condanna dell'enciclica di Gregorio XVI nel 1832.
Alcune personalità illustri associate al liberalismo religioso includono Manzoni, Rosmini, Lambruschini, Tommaseo e Minghetti per il cattolicesimo liberale, e A. Ritschl, D.F. Strauss, A. Schweitzer per il protestantesimo liberale.