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Concetti Chiave

  • La Prima Guerra Mondiale fu innescata da tensioni internazionali tra potenze europee come Inghilterra, Germania, Francia, Austria e Russia, alimentate da rivalità coloniali e questioni territoriali nei Balcani.
  • Le alleanze militari giocarono un ruolo cruciale: la Triplice Intesa (Francia, Gran Bretagna e Russia) e la Triplice Alleanza (Italia, Austria, Germania) polarizzarono l'Europa.
  • L'assassinio dell'arciduca Francesco Ferdinando d'Austria da parte di un serbo scatenò il conflitto, con le alleanze che si attivarono rapidamente, espandendo la guerra a livello globale.
  • L'Italia inizialmente neutrale, entrò in guerra nel 1915 al fianco dell'Intesa, spinta da interessi territoriali e pressioni politiche interne tra interventisti e neutralisti.
  • Il conflitto si sviluppò come una guerra di trincea e logoramento, segnata da battaglie iconiche come Caporetto e dall'introduzione della guerra sottomarina da parte della Germania.

Cause

Indice

  1. Tensioni internazionali e alleanze
  2. Cause interne e guerre balcaniche
  3. Scoppio della guerra e alleanze
  4. Italia e la sua posizione
  5. Neutralisti e interventisti
  6. Accordi segreti e fronte italiano
  7. Disfatta di Caporetto e guerra sottomarina
  8. Clima di sfiducia negli eserciti

Tensioni internazionali e alleanze

Dopo il congresso di Vienna, per circa un secolo, l’Europa conobbe un periodo di sostanziale pace.

L’equilibrio andò però rapidamente incrinandosi all’inizio del 1900.

Le cause internazionali sono:

1. una tensione permanente tra Inghilterra e Germania (l’Inghilterra deteneva la leadership sui mari, ma la Germania iniziava ad intraprendere politiche coloniali), tra Germania e Francia (rivali coloniali per la questione dell’Alsazia e Lorena) e tra Austria e Russia (questione balcanica: essendo l’Impero Turco in decadenza, l’Austria vuole conquistare territori per espandersi, la Russia per ottenere lo sbocco al mare);

2. instabilità delle regioni confinanti agli Stati in conflitto;

3. livelli elevatissimi di armamento.

Alla luce di tutte queste tensioni gli stati europei stringono alleanze:

· Triplice intesa (Francia, Gran Bretagna e Russia), sorta nel 1907 in risposta alla

· Triplice alleanza (Italia, Austria, Germania).

Cause interne e guerre balcaniche

Le cause comuni, interne ai singoli stati sono:

1. l’orientamento generale verso la guerra: le ideologie imperialiste hanno lasciato una forte eredità (ogni nazione cerca di ingrandirsi e di avere la meglio sugli altri stati)

2. si diffondono pensieri all’interno delle masse popolari favorevoli alla guerra, in quanto questa viene proposta come metodo per risolvere i grandi problemi degli italiani.

Negli ultimi anni prima della guerra (1912-13) scoppiano due brevi ma significative guerre balcaniche che portano la Serbia ad emergere come maggior potenza della zona, in contrasto con l’Austria, in quanto quest’ultima possedeva la Bosnia-Erzegovina, negando lo sbocco al mare alla Serbia.

Scoppio della guerra e alleanze

Il 28 giugno 1914 un giovane di nazionalità serba uccide l’arciduca Francesco Ferdinando, erede al trono d’Austria. i principali eventi storici della Grande GuerraL’Austria attribuì la complicità dell’attentato al governo serbo, quindi il 28 luglio l’Austria dichiara guerra alla Serbia.

A questo punto scattano le alleanze: con la Serbia entrano Russia e Francia e, dopo pochi giorni anche l’Inghilterra (dopo che la Germania, per attaccare la Francia, non la colpisce sul confine, ma passa attraverso il Belgio, che era unno stato neutrale).

Si aggiungerà anche il Giappone, per contrastare la Germania, la quale aveva obiettivi sul Pacifico.

Con la Turchia entrano Austria e Germania.

La Germania, come anche tutto il mondo, era convinta che la guerra sarebbe durata poco, perché il sistema economico mondiale non avrebbe potuto sopportare un lungo periodo di interruzione degli scambi internazionali.

La Germani optò per la guerra-lampo, che però si trasformò in breve tempo in guerra di trincea, di logoramento. Gli eserciti si fronteggiavano lanciando inutili offensive, lasciando la situazione bloccata per diversi mesi.

Italia e la sua posizione

In un primo moneto l’Italia si era dichiarata neutrale (la Triplice Alleanza, di cui faceva parte, non la impegnava ad entrare in guerra), anche perché un intervento a fianco dell’Austria non sarebbe stato vantaggioso, dato che gli interessi italiani in Trentino, nelle Venezie e nell’Adriatico erano in conflitto con gli stessi austriaci.

I rapporti con l’Austria si erano poi negli ultimi tempi raffreddati, a causa della questione delle terre irredente (Trento e Trieste) sotto il dominio austriaco, quindi il 24 maggio 1915 l’Italia entrò in guerra a fianco dell’Intesa.

Neutralisti e interventisti

Allo scoppio del conflitto di erano delineate due correnti di opinione: gli interventisti e i neutralisti.

Gli interventisti si divisero in interventisti di destra (favorevoli ad un intervento a fianco dell’Intesa) e interventisti di sinistra (favorevoli ad un intervento a fianco dell’Alleanza). A prescindere dall’orientamento, l’obiettivo principale per loro era comunque quello di entrare in guerra.

I neutralisti si divisero in giolittiani (si spiravano alle idee di Giolitti che sosteneva che la guerra non era da farsi, perché l’Italia non era pronta ad affrontarla sia economicamente che militarmente), socialisti (pacifisti e antimilitaristi) e cattolici (contrari alla guerra per ragioni di culto). Il neutralismo fu poi soprannominato “neutralismo a termine”, in quanto, una volta entrata in guerra l’Italia, essi andarono al fronte a combattere.

Accordi segreti e fronte italiano

Inizialmente l’Italia tentò approcci diplomatici con l’Austria, per ottenere le terre del Trentino e delle Venezie, ma l’Austria rifiutò.

Nel 1915 si strinsero gli accordi segreti con l’intesa (patto di Londra) che prevedevano che in caso di vittoria, l’Italia avrebbe ottenuto le terre irredente e i territori balcanici dell’Istria (escluso fiume) e della Dalmazia.

Il generale Cadorna, sul fronte italiano, tentò di sfondare le linee austriache lungo il fiume Isonzo, ma non ottenne risultati soddisfacenti.

Di conseguenza, l’Austria fece la controffensiva, la cosiddetta “spedizione punitiva” contro l’ex alleato, colpevole di tradimento.

Disfatta di Caporetto e guerra sottomarina

Nel 1917 gli austriaci sfondano a Caporetto (“disfatta di Caporetto”) e l’esercito italiano è costretto ad arretrare fino al Piave.

Intanto la marina inglese attuò un blocco navale volto a strangolare l’economia tedesca.

La Germania, in risposta, attuò la guerra sottomarina, con la quale i sommergibili tedeschi attaccavano le navi di qualunque nazionalità che si avvicinassero alle coste inglesi. Affondano anche le Lusitania, un transatlantico americano e ciò provocò la decisione del presidente Wilson di entrare in guerra contro l’Austria.

Clima di sfiducia negli eserciti

In questo periodo, pero, si stava diffondendo in tutti gli eserciti un clima di sfiducia, vi furono molte diserzioni, fughe, fraternizzazioni con i nemici, automutilazioni. Si creò nelle menti geli eserciti la paura di essere uccisi e il rifiuto di uccidere.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le principali cause internazionali della Prima Guerra Mondiale?
  2. Le principali cause internazionali furono le tensioni tra Inghilterra e Germania, Germania e Francia, e Austria e Russia, l'instabilità delle regioni confinanti e i livelli elevati di armamento.

  3. Come si svilupparono le alleanze tra gli stati europei prima della guerra?
  4. Gli stati europei formarono la Triplice Intesa (Francia, Gran Bretagna e Russia) e la Triplice Alleanza (Italia, Austria, Germania) in risposta alle crescenti tensioni.

  5. Quale evento scatenò l'inizio del conflitto?
  6. L'assassinio dell'arciduca Francesco Ferdinando d'Austria da parte di un giovane serbo il 28 giugno 1914 scatenò l'inizio del conflitto, portando l'Austria a dichiarare guerra alla Serbia.

  7. Qual era la posizione iniziale dell'Italia riguardo alla guerra e come cambiò?
  8. L'Italia inizialmente si dichiarò neutrale, ma successivamente entrò in guerra a fianco dell'Intesa il 24 maggio 1915, a causa di interessi territoriali in conflitto con l'Austria.

  9. Quali furono le conseguenze della disfatta di Caporetto per l'esercito italiano?
  10. Dopo la disfatta di Caporetto nel 1917, l'esercito italiano fu costretto ad arretrare fino al Piave, mentre la marina inglese attuava un blocco navale contro la Germania.

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