Concetti Chiave
- Il Fascismo nasce dal malcontento e dai disordini del Biennio rosso, con Mussolini che crea squadre d'azione per frenare le rivolte di operai e contadini.
- Sostenuto da proprietari terrieri, industriali e istituzioni come polizia ed esercito, il Fascismo viene inizialmente accolto per la sua capacità di riportare ordine.
- Mussolini trasforma il movimento in Partito nazionale fascista, modificando l'ideologia per attrarre un più ampio consenso politico e sociale.
- Con la marcia su Roma nel 1922, Mussolini ottiene il potere e legalizza le squadre d'azione come milizie volontarie, consolidando il regime.
- Le riforme principali includono la legge Gentile per l'educazione e la legge Acerbo per le elezioni, rafforzando il controllo fascista e portando all'inizio della dittatura.
Indice
Malcontento e nascita del fascismo
Causa principale: Malcontento diffuso sfociato nei disordini del Biennio rosso, timore di rivoluzione socialista.
Fine 1920 Mussolini crea una forza paramilitare, le squadre d’azione, per fermare con la violenza i disordini di operai e contadini.
Fanno parte: - Reduci di guerra, che non riescono a reintegrarsi
- Giovani
- Soprattutto ceto medio, spaventato dai disordini del 1919/20 e dalla minaccia
socialista.
Sostenitori:
- Proprietari terrieri, che per primi finanziano il Fascismo per sedare i disordini nelle
campagne.
- Industriali, preoccupati dall’occupazione delle fabbriche che, pensano che il governo. Molto debole e vedono con favore questo movimento.
- Forze istituzionali: polizia, esercito, magistratura
- Corte, in particolare la Regina
- Liberali, Giolitti pensa di farli partecipare alla vita politica (come per i socialisti), per Diminuire l’aspetto eversivo.
- Cattolici conservatori e il nuovo Papa Pio XI
Trasformazione del movimento fascista
Elezioni 1921: Giolitti include nella sua lista, alla vittoria per la prima volta il movimento è in Parlamento.
Mussolini, per rendere il movimento più accettabile, lo trasforma in Partito nazionale fascista e modifica l’ideologia:
-da repubblicano a monarchico
da anticapitalista a sostenitore della politica economica liberale
da anticlericale a sostenitore del clero, resta ostile al partito popolare di Don Sturzo
Marcia su Roma e ascesa al potere
Fine 1922: Mussolini decide di rafforzare i tempi per salire al governo.
A fine ottobre riunisce a Napoli migliaia di camice nere per marciare su Roma.
Il Governo chiede al Re di proclamare lo stato d’assedio per far intervenire l’esercito, ma il Re non fa nulla.
Il 28 ottobre i fascisti entrano a Roma.
Il 30 ottobre il Re Vittorio Emanuele III affida a Mussolini l’incarico del nuovo governo.
Consolidamento del regime fascista
Come prime azioni di governo, mi scioglie le amministrazioni socialiste o popolari, fa estinguere le cooperative rosse, si oppone ai sindacati e prende alcuni provvedimenti per rivalutare la lira.
Opposizioni e alcuni alleati chiedono di abolire le squadre d’azione e l’uso della violenza
Mussolini le legalizza, chiamandole “milizie volontarie” per la sicurezza nazionale, le trasforma così in vero esercito del regime.
Leggi e riforme fasciste
1922/24 Mussolini esercita governo moderato per farsi accettare come leader conservatore, che ha riportato in Italia ordine sociale e sicurezza.
- scuola (legge gentile) importanza insegnamento religione cattolica.
- legge elettorale (acerbo) riforma in senso maggioritario : il partito con il 25% dei voti ha 213 seggi e voto non è più segreto.
Elezioni 1924 e delitto Matteotti
Elezioni 1924: Unica lista del Partito fascista, che ha una larga maggioranza.
Giacomo Matteotti, segretario partito socialista, denuncia in Parlamento brogli e violenze dei fascisti durante campagna elettorale. Dopo pochi giorni è rapito e assassinato dai fascisti.
Gli oppositori abbandonano il Parlamento (Secessione dell’Aventino). Sperano che il Re tolga fiducia a Mussolini, ma non avviene nulla e protesta si esaurisce,
Inizio 1925: in Parlamento Mussolini si assume “responsabilità politica e morale” del delitto Matteotti di fatto autorizzando persecuzione degli oppositori e inizio dittatura.
Domande da interrogazione
- Quali furono le cause principali che portarono all'ascesa del Fascismo in Italia?
- Chi furono i principali sostenitori del movimento fascista?
- Quali furono le prime azioni di governo di Mussolini dopo la marcia su Roma?
- Come reagì Mussolini alle richieste di abolire le squadre d'azione?
Il malcontento diffuso e il timore di una rivoluzione socialista, emersi durante il Biennio rosso, furono le cause principali che portarono all'ascesa del Fascismo.
I principali sostenitori furono i proprietari terrieri, gli industriali, le forze istituzionali come polizia ed esercito, la corte reale, i liberali e i cattolici conservatori.
Mussolini sciolse le amministrazioni socialiste o popolari, estinse le cooperative rosse, si oppose ai sindacati e prese provvedimenti per rivalutare la lira.
Mussolini legalizzò le squadre d'azione, trasformandole in "milizie volontarie" per la sicurezza nazionale, consolidandole come esercito del regime.